Sapori di un tempo
La gelatina di uva fragola è perfetta per questa grigia domenica d'autunno.
Mi lascio accarezzare da un ricordo dolce e amaro...i ricordi lo sono sempre.
Preparo la colazione. Oggi mi sento nostalgica. Sapevo che questa gelatina dolce e pungente mi sarebbe piaciuta. Mi tornano alla mente profumi e sapori antichi.
Preparo anche il Pain perdu....se nostalgia deve essere, allora, che nostalgia sia.
Ho tenuto fede alla promessa che avevo fatto a me stessa, quella che quest'anno avrei preparato qualcosa con la frutta e la verdura dell'ortogiardino. Adoro le cose sottovetro, la brillantezza dei colori e la cura necessaria a prepararle. Cose preziose che racchiudono non solo sapori ma anche passione, amore e dedizione.....
Questa gelatina ha un sapore particolare. Ho aggiunto qualche spezia e del vino passito, è vellutata, morbida e profumata. Ovviamente il vino si può sostituire tranquillamente con l'acqua, verrà altrettanto buona. E l'ho accompagnata con il "pain perdu"....quanto mi piace..me lo preparava mia nonna.....Un ottimo sistema per riutilizzare il pane raffermo. Se non lo conoscete provatelo....
Per una colazione o un brunch lo trovo perfetto.....
Gelatina di uva fragola
Ingredienti
uva fragola: 1,5 kg
vino passito: 100 gr (si può sostituire con acqua)
zucchero: 750 gr per litro di liquido
cannella: una stecca
pepe garofanato: 20 grani circa
limone: due scorzette
mela: una cotogna o renetta
Procedimento
Lavare ed asciugare un chilo e mezzo di uva fragola non del tutto matura e comunque integra e soda. Mondarla, metterla in una pentola e schiacciarla bene. Tagliare a fettine la mela e unirla all'uva, insieme al vino (o all'acqua). Far cuocere per 10-15 minuti a fuoco basso. Poi versare tutto in un telo di lino o colino a maglie strette e recuperare tutto il liquido. Scaldare il liquido ottenuto e mettere in infusione la stecca di cannella, il pepe garofanato schiacciato e chiuso in una garza, le scorzette dei limoni e lasciare una notte. Passare nuovamente al colino il liquido, pesarlo e rimetterlo sul fuoco aggiungendo 750 gr di zucchero per ogni litro di liquido.
Fare cuocere a fiamma bassa finchè raggiungerà la giusta consistenza. Io l'ho lasciata poco più di un'ora.
Eventualmente fare la prova piattino tenendolo inclinato e facendo scorrere poca gelatina. Se scende piano è pronta.
Versare bollente nei vasetti sterilizzati.Chiudere e capovolgere lasciando raffreddare appoggiati su un tagliere di legno. Deve fare il sottovuoto.
Conservare la gelatina al riparo dalla luce e al fresco.
Con questa quatità ho ottenuto due vasetti da 0,25 l e uno piccolo.
Pain perdu o pan perduto
Ingredienti
Ingredienti
per circa 6/8 fette
uova: 2
latte: un bicchiere (+ per ammollare il pane)
zucchero: un cucchiaino
vaniglia: qb
burro: qb
Tagliare delle fette di circa due cm di spessore di pane raffermo (filone o pane in cassetta, ma comunque andrà bene quello che avete purchè si possano ottenetre delle fette spesse).
Metterle ad ammorbidire un pò nel latte. Non lasciarlo troppo!
Intanto sbattere le uova con il bicchiere di latte, lo zucchero e un pò di vaniglia.
Preparare la padella con un pezzetto di burro e mettere sul fuoco. Il burro, come quantità, dovrà velare il fondo della padella. Quando è caldo, passare le fette di pane nella pastella rigirandole e passarle nella padella. Farle dorare, da entrambi i lati. Passarle un attimo nella carta assorbente e adagiarle in un piatto. Spolverizzare di zucchero a velo. Servire con miele e confetture.
Alcune annotazioni: il pepe garofanato, è un pepe dai grani più grosso di quello nero o bianco e dali' aroma delicato che ricorda i chiodi di garofano.....Se non lo trovate ovviamente si può omettere...la gelatina è buona anche se non è speziata.
Il pane perduto è una preparazione che ha origini in Francia. Generalmente si fa con pane raffermo che si lascia prima ammorbidire un pò nel latte. Ma se il pane è già morbido omettete il primo passaggio nel latte sennò rischiate di ritrovarvi con un pane spappolato al posto della fetta croccante e morbida.
tesoro ma che meraviglia è......quel colore cosi intenso che avoca profumi e sensazioni meravigliose e sai nn mi provoca proprio nostalgia ma anzi tanti carica e buon umore perche è fatta con amore come solo tu sai fare!!il pain perdu invece mai provato ma se è un ricordo di nonna allora sarà favoloso!!!bacioni imma
RispondiEliminaDavvero evocativo questo post...a parte la gelatina che è qualcosa di fantastico, l'abbinamento con il pain perdue è strepitoso...j'adore!!!!Baciotti
RispondiEliminaNon conoscevo nessuno dei due ma mi hai fatto venire una voglia!!!!!!
RispondiEliminaChe bello raccolgliersi i frutti del proprio orto!!
Ecco ecco, ho giusto una pagnotta moscia che mi fa sentire in colpa...!
RispondiEliminaPotrei innamorarmi dei questa gelatina già solo per il suo colore acceso e brillante. In una grigia giornata d'autunno è come portare un raggio di sole e poi pensa come sarebbe con il mio "something Red" ^__^ Solo al pensiero di tutte quelle spezie che adoro mi sto inebriando. E il ricordo della nonna rende tutto ancora più buono.
RispondiEliminaUn abbraccio grande grande, a prestissimo :-*
Stupende le ricette condite con i ricordi, lo dico sempre ! :-)
RispondiEliminaciao viola, come vorrei assaggiare la tua gelatina....mi sembra di sentirne il profumocosì dolcemente speziato...mmmm....non ho mai provato il pan perdu, ma deve essere molto buono.
RispondiEliminaAnche a me piacciono le cose sotto vetro, buon inizio settimana!! baci
Che meravigliosa ricetta, fa tornare bambini!
RispondiEliminaSarà la stagione che ci rende nostalgiche??????
RispondiEliminaAdoro l'uva fragola, la rubavo sempre tra i filari dei confinanti di mio nonno!!!!!!!!!!
Voglio provare a fare questa gelatina, ma anche il pane perduto....deve essere un bel connubio!!
Baciotti
Angela
Eccì...eccì...eccì.....sdo maaaaleeeeeeccì!!!!!!!!!! :0
RispondiEliminaMi vieni a coccolare con la gelatinaaaaaaa bbuoooonnnnnnnnnnnaaaaaaa??? ;)
Ma sono raffreddata per davvero o per finta??? AHHAHHA.....:D
interessante questa ricetta! chissa che bontà! bacio
RispondiEliminafantastico viola, che coincidenza! ieri ho fatto la vendemmia ed abbiamo spremuto anche un po di uva fragola, per rendere il vino con una leggera nota dolce.
RispondiEliminail toast alla francese non l'ho mai provato, anche se mi ha sempre attirato.. e credo che con questo "bel" tempo sia giunto finalmente il momento!
RispondiEliminala marmellata di uva fragola è divina! in pasticceria dove lavoro fanno dei bicchierini di fondente con una specie di mosto di quest'uva.. è un pezzo di paradiso.....
Abito in un posto noto anche per il passito...spero di potermici dedicare.
RispondiEliminaIl pan perdu invece lo provo presto!
Baci tesoro.
ciao viola, tu la gelatina e io la focaccia, è un'esplosione di uva fragola :)))))
RispondiEliminabuona settimana!
sai non conoscevo ne' l'uno ne' l'altro grazie per aver dato le due ricette e tutte le spiegazioni ho appreso 3 cose che sconoscevo:la gelatina,il pepe,e questo pane...bravissima dunque e bacioni e un buon inizio di settimana
RispondiEliminaMmmhhh!!! Che bontà quella gelatina!! Adoro l'uva fragola e quel suo sapore intenso!! Chissa che delizia!! Bravissima!!
RispondiEliminaAnche il pan perduto, deve essere buonissimo e lo devo assolutamente provare!!
P.S. Grazie per i tuoi commenti sempre molto carini!
Spevo ceh dovevo venire a far colazione da te! :)
RispondiEliminaUna colazione che sa di chiacchere e tranquillità, dolcezza e pace...mi piace! come quelle di una volta appunto!
LA gelatina d'uva è deliziosa e poi tu l'hai aromatizzata così bene!
brava!
baci!
E' un miraggio per me questa meravigliosa gelatina...L'uva fragola, per sfortuna mia e delle bellissime ricette che vedo in giro,qui non c'è. Mi accontento di ammirare ma quant'è difficile! Ma il pain perdu lo farò sicuramente, ciao carissima un bacione
RispondiEliminaGià, l'uva fragola. Devo provarla anche come gelatina.
RispondiEliminaBuona settimana
@Dolci a go go: grazie Imma, il tuo entusiasmo è contagioso! Porti sempre il buonumore.
RispondiEliminaTi abbraccio e ti ringrazio tanto per le parole sempre carine nei miei confronti.
@Ambra: grazie Ambra, con le gelatine c'intendiamo, anche tu fai meraviglie sotto vetro! Ti abbraccio
@Zia Elle: si in effetti è una grande soddisfazione. Come altrettanto frustrante quando non si riesce a sta dietro a tutto vedere le cose sprecate. Stavolta sono riuscita nell'intento. Grazie e un bacio
@Antonella: provala così...ti darà delle soddisfazioni. A me piace tanto Poi è bello non sprecare nulla, e soprattutto il pane. Ti abbraccio
@Federica : grazie tesorino...in effetti per il tuo something red il colore ci starebbe tutto.....Ma sono sicura che a te le idee non mancano per sorprenderci sempre. Grazie e un bacione
@Arabafelice: grazie Stefania, mi trovi d'accordo. Un abbraccio
@Puffin: è vero, ultimamente mi ritrovo sempre più spesso ad aver voglia di provare confetture, marmellate, verdure e chissa che altro....Però è bello, nuove passioni e idee da condividere. Allora ci scambieremo qualche ricetta sotto vetro. Grazie cara un bacione
@Aria in cucina : eh si...quanto tempo che non sentivo questo profumo....Grazie e un bacione
@Angie: eh...un pò l'autunno, un pò l'età mi sa....almeno per me....Cambiamo discorso và...
Comunque anche a me ricorda tanto gli anni da bambina, quelli in cui si mangiava l'uva frgola del nonno e si beveva il fragolino......Grazie per i complimenti. Mi fanno sempre piacere. Un abbraccio
@ Pamirilla: ma certo che vengo a coccolarti con questa gelatina...solo se mi fai trovare Ironman però......:DDD
RispondiEliminaDai, riprenditi sennò vengo coi sulfumigi...altro che gelatina......Certo che tra te e il gatto in casa...neanche uno di sano!!!!!!!!!!!
Bacioni
@Zucchero e farina: grazie cara. Un abbraccio
@Valerioscialla: che peccato non si faccia più il fragolino. Quello si mi ricorda tanto quand'ero piccina.....Bella la vendemmia, sono quelle cose che ti riportano al contatto con le tradizioni...Mi piacciono un sacco. Grazie e a presto.
@Patapata: ma davvero lavori in una pasticceria? Ma che bello......E dev'essere molto particolare se fanno bicchierini di fondent col mosto d'uva. A trovarle qui queste cose.Grazie e un abbraccio
@Pagnottella: eh...dove vivi tu è pieno di cose meravigliose.....Compresa te:DDDD
Un abbraccio e grazie
@Babs : che piacere trovarti qui, grazie per la visita.Allora siamo in sintonia di sapori oggi....Certo anche la focaccia è una meraviglia. Un abbraccio e a presto
@Scarlett: grazie, mi fa piacere proporre cose che qualcuno non conosce. Anch'io imparo tanto da voi. Alemo qualche volta è uno scambio reciproco. Grazie cara e a presto
RispondiElimina@Manuela: Te lo consiglio. E' una preparazione semplice ma mi affascina sempre. sarà il nome? Sarà per le sue origini così chic? Non lo so, ma credo per il sapore sostanzialmente e per l'idea di riciclare il pane buono raffermo!
Grazie cara, sei troppo carina
@Terry: dai, una volta allora te la preparo. Un bacione e grazie
@Ornella: grazie Ornella....eh sapessi aquanto soffro anch'io quando vengo da te :DDDD
Ti abbraccio e a presto
Il pan perdu non l'avevo mai sentito dire... ma è davevro invitante, sopratutto se mangiato con quella gelatina dal colore rosso rubino e dal profumo intenso! Altro che colazione, questa è una colazione con i fiocchi!!! :-D Un abbraccio, buon lunedì!
RispondiEliminaUn très bon petit déjeuner.
RispondiEliminaJ'aurai aimé avoir le même.
Bonne semaine et à bientôt.
che meraviglie!!!!! nemmeno io li conoscevo!!!! bravissima! un bacione!
RispondiEliminaChe meravigliosa colazione, dolce e colorata!
RispondiEliminala prossima volta mi chiami, che arrivo a farti compagnia........
Buon inizio settimana, un abbraccio!
Ma che meraviglia, ecco io invece non mi sono mai dedicata al sottovetro.. non so come mai, forse una forma di pigrizia!
RispondiEliminaIl pain perdu lo adoro! Sono secoli che non ne mangio però! Devo rimediare!!
Fantastiche ed interessanti queste ricette tesoro, ti auguro una splendida settimana, un bacione :-))
RispondiEliminaL'aspetto di questa gelatina è sorprendente..il suo colore favoloso rapisce lo sguardo...e l'abbinamento con un pane dei ricordi una meraviglia
RispondiEliminaMai fatta!Ma potrei innamorarmene seriamente!Un colore e una brillantezza unica... irresistibile! Un abbraccio
RispondiEliminaQuanta ragione hai riguardo le conserve sotto vetro... ho le tue stesse sensazioni. Magica questa gelatina, mi piace molto anche il pain perdu:)
RispondiEliminaUn abbraccio, buona settimana:)
Pat
Complimenti, tesoro, sia per la deliziosa gelatina che per l'originale e invitante Pain perdu!!! Il loro abbinamento deve essere SUBLIME!! Un abbraccio, a presto
RispondiEliminaEh!!!!Una bellissima ricetta!!!!!
RispondiEliminaSemplice come piace a me e decisamente nostalgica!!!!!!
Un abbraccio grandissimo!!!!!!
Una delizia, mi hai fatto venir voglia di provare..Un bacione!
RispondiEliminaEccomi!!! tesorina i'm back! :-) e che trovo? questa fantastica ricetta sul tuo bel blogghino! ah come mi ingolosisci! :-) mille e mille baci! :-*
RispondiEliminaMia cara come sei nostalgica oggi, sara' l'autunno?,anche io mi sento un Po cosi' ma per tante altre ragioni e problemi a cui non so trovare una soluzione, meno male che ci siete voi che mi tirate su con le vostre magnifiche ricette, tu specialmente, sei la mia preferita... Non so se si può dire, ma ti voglio bene. Buon autunno.
RispondiEliminaSara
Penso ad un sapore e ad un profumo delizioso per questa gelatina
RispondiEliminaLa gelatina sembra meravigliosa....però quello che mi ha conquistato è il pan perduto...non l'ho mai mangiato!!! se te lo faceva la tua nonnina deve essere sicuramente una cosa divina...le nonne non sbagliano su queste cose ^_^
RispondiEliminaGrazie per avermi illuminato con questa gelatina!! Quest'anno ho piantato una vite di uva fragola nera, e se il prossimo anno deciderà di donarmi qualche bel grappolo, insieme a tutta quella che di solito mi regalano, sarà subito Gelatina!! Che belli i ricordi, ma non devi essere malinconica , anzi devi essere felice di ricordare!! Buona notte!
RispondiEliminaEccola la gelatina di uva fragola! O f(r)agola! :D
RispondiEliminaDagli ingredeinti è una gelatina chiccosisssima, altro che!!
Passito e cannella la impreziosiscono molto e incuriosiscono me... chissà come sono con l'uva fragola...
Avevo sentito parlare del pain perdu, ma non lo conoscevo fino in fondo...
Caspita, cosa darei per una colazione così domattina... non ho NULLA da mangiare perche non ho avuto tempo di preparare alcunchè e non so perchè la vedo bene a insaporire una mattina che comincia uggiosa e diventa sole d'autunno...
une gelée bien alléchante parfaite pour être tartinée le matin au petit déjeuner
RispondiEliminabonne soirée
Che splendida preparazione cara Viola!!! Complimenti!!!
RispondiEliminaA che ora è fissato il brunch? Io ci sonoooo :-)
RispondiEliminaChe acquolina mi é venuta vedendo la tua foto lassù! ;D E' una meraviglia da provare! Grazie Viola! Baciiiiiii! :D
RispondiEliminache delicata questa preparazione,complimenti :)
RispondiEliminaIl colore di questa gelatina è cosi' prezioso che sembra un gioiello e un po' quest'uva lo è visto che non la trovo qui (e l'adoro ovviamente :-). Una colazione come questa la farei subito!
RispondiEliminaVioletta che belle parole! Bellissime! E ottima la gelatina.
RispondiEliminaBaci Giovanna
è una magnifica idea di salsa, io la userei su un cheese cake anche, una bella idea, grazie
RispondiEliminaLe cose sottovetro...fanno venire nostalgia anche a noi, piacciono anche a noi e abbiamo già messo in dispensa diverse cosine che cercheremo man mano di postare. Deliziosa la tua gelatina di uva, è ottima e versatile, ma il pain perdu ci attira ancora di più, qualcosa di squisito!
RispondiEliminaBacioni
Sabrina&Luca
FA VO LO SA!!!!!!!! ne ho apena fatto 3 chili e mezzo! :)
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