è sempre l'ora del tè.....
Da quando ho memoria, tutte le domeniche, mia zia viene a pranzo a casa nostra. Non so quando sia iniziata questa tradizione, ma so per certo che da molto tempo ormai è una consuetudine. E come nella migliore tradizione appunto, non arriva mai a mani vuote, ma portando con sè un vassoio di paste.
Ora, a onor del vero devo dire che da quando i dolci li faccio io il vassoio compare molto di rado, ma quand'ero piccola l'immagine della zia era quella di colei che arrivava con i dolci della domenica.
Si usava aprire subito il pacchetto per scegliere ognuno il dolcetto che avrebbe concluso il pranzo in dolcezza. L'unica che non partecipava a questo rito ero io, che tanto i dolci non mi hanno mai fatto impazzire e soprattutto mi piacevano sempre quelli che gli altri mangiavano solo in mancanza d'altro.
Così, se a casa mia andavano per la maggiore creme, liquori, panna e bignè, io optavo sempre per qualcosa di più sobrio. Ed è per questo che non mi avventavo sul vassoio. Tanto sapevo che la mia pastina di riso non l'avrebbe scelta nessuno. Solo una volta successe che mio padre la prese non avendola io prenotata per tempo. Ricordo ancora che fu un caso di cui si parlò per molto tempo avendone fatta io una questione di principio (in poche parole, avevo rotto per tutto il giorno) :-)
Non essendo mai stata io una gran mangiona, finiva che la pastina la tenevo per la merenda accompagnata dal tè della domenica.
Anche ora le pastine di riso mi ricordano quest'abitudine, che in effetti andò avanti per molto tempo, fino a quando, crescendo, le abitudini non cambiarono e come sempre accade, ad un certo punto il rito del tè della domenica scomparve insieme alle pastine di riso, rimpiazzato dalle uscite con le amichette.
Ma per il contest di Tuki, pensando all'ora del tè non ho potuto non ricordare questa pausa dolce che mi ha accompagnato per molti anni. Così ho rifatto le mie amate pastine di riso, dopo tanto tempo a dire il vero. Ho scelto una versione mignon e mi sono concessa qualche licenza aggiungendo al ripieno una nota fruttata di pesca e profumandola con acqua di rose. Le ho preparate proprio per te cara Tuki, spero ti piacciano, anche se eguagliare la meraviglia dei tuoi dolci per noi umani è un'impresa impossibile, ma anche il pensiero conta no? :-)
E visto che in questi giorni si festeggia il tuo blog compleanno, ne approfitto per fare tantissimi auguri al tuo meraviglioso blog.
Pastine di riso all'acqua di rose e pesca
Ingredienti
per circa 11 mignon
latte: 300 ml
uova: 1
riso per risotti: 50 gr
zucchero: 50 gr
burro: 20 gr
crema pasticcera: 3 cucchiai
pasta frolla: 200 gr circa
vaniglia: 1/2 stecca
acqua di rose: due cucchiaini
pesca: 1 piccola
sale: un pizzico
Procedimento
Foderare con la pasta frolla tirata sottile (circa 3 mm) degli stampini precedentemente imburrati ed infarinati ( io ne ho preparati 11 di svasati, con la base di 5 cm di diametro )
Portare a bollore il latte con la raschiatura della bacca di vaniglia. Versare il riso e cuocere a fuoco basso mescolando, fino a che il latte non sia stato assorbito e lasciare raffreddare. Con le fruste elettriche lavorare il burro morbido con lo zucchero fino a renderlo soffice. Aggiungere il tuorlo e lavorare ancora finchè non diventa spumoso. Ridurre la pesca in purea (deve essere dolce e ben matura) e unirla alla crema pasticcera.
Aggiungere il riso al composto di uova e mescolare bene. Unire al composto anche la crema pasticcera alla pesca, due cucchiaini di acqua di rose, un pizzico di sale e mescolare bene. A parte montare l'albume a neve e aggiungerlo al composto facendo attenzione a non smontarlo. Togliere gli stampini dal frigorifero, bucherellarne il fondo con una forchetta e aiutandosi con un cucchiaio riempirli con il composto di riso rimanendo 1/2 cm sotto il bordo (in forno gonfieranno)
Cuocere a 175°C per 35/40 minuti circa. Toglierli quando la frolla sarà di un bel colore dorato. Farli raffreddare 5 minuti e poi estrarli dagli stampini aiutandosi con un coltellino affilato. Far raffreddare su una gratella. Spolverizzare di zucchero a velo e servire.
Alcune annotazioni: la quantità di frolla è indicativa, non l'ho pesata.
Con questa ricetta partecipo al contest della bravissima e meravigliosa Tuki de La ciliegina sulla torta : " E' sempre l'ora del tè"
Baci a tutti e al prossimo post
ommamma che carine!!!!! ne vorrei proprio una...brava!!!
RispondiEliminaChe bel ricordo..... e queste pastine? deliziose, la foto poi con le rose di sfondo ha quell'aria un pò retrò che sembra uscita da un libro impolverato.... davvero meravigliosa foto e ricetta! baci
RispondiEliminaIn bocca al lupo mia cara: le tue pastine sono deliziose e lo stesso dicasi per la foto così romantica :D
RispondiEliminaProprio ieri la cavia mi chiedeva la torta di riso! ma certo la mia non sarebbe stata così delicata e raffinata. Ricodo una bottiglietta di acqua di rose che mamma aveva in dispensa, non so neanche per cosa poi! Ma io non l'ho mai usata. Queste tortine mignon mi fanno sognare...bacioni tesoro, buon we
RispondiEliminaCredo che questa tradizione tesoro abbia accompagnato molte di noi sopartutto da piccole nn c'era domenica che dopo la messa con la mia famiglia nn si andasse a scegliere le paste adesso diciamo che mi diletto io a fare i dolci quindi è raro che li acquisti pero spesso mi prende questa mania e se le compro le prendo smepre di domenica....le tue paste sono un incanto tesoro...acqua di rose e pesca...femminili e delicate veramente molto romantiche!!!Bacioni e tvbbbbbbbbbbbbb e quel tè insieme prima o poi si deve prendere...io ci spero sempre!!!
RispondiEliminaImma
Io invece se arrivava qualche parente con le paste ero capace di assaltare il vassoio, di scegliere le mie preferite e di mettermele da parte facendo in modo che non ci si avvicinasse nessuno, specie mio fratello più piccolo! E ti confesso anche anche a me difficilmente duravano fino all'ora del tè...Deliziose le tue pastine e carinissima la presentazione!Un bacione
RispondiEliminasono carinissime!!!!
RispondiEliminaMi piace quando il cibo è legato ai ricordi. Ora però sto andando a correre, quindi ho letto il racconto, ma la ricetta la lascio per dopo, se no mi viene fame!
RispondiEliminache tenere!non ho mai assaggiato delle tortine con il riso, ma ricordando altri dolci, tipo arroz y leche, saranno sicuramente buonissime! Le proverò e ti farò sapere...grazie per l'idea!
RispondiEliminaDeliziose e raffinate!!!sempre bravissima, un abbraccio
RispondiEliminaChe incanto, complimenti e buon fine settimana!!
RispondiEliminaaahaahah sai che m'hai fatto ricordare quando ero piccola l'assalto alle pasterelle della domenica con i cugini zii ecc?? ahahaahah che forza!!! Ottimo questo tuo dolcetto.. non l'ho mai assaggiato... baci e buon w.e. :-D
RispondiEliminaveramente molto particolari.mi ispirano, sai che non ho ancora fatto dolci con il riso anche se fa parte di una tradizione consolidata?!devo rimediare!
RispondiEliminaOddio che bontà! Credo che queste tortine siano del tutto simili a quelli che noi a Firenze chiamiamo budini di riso...un involucro di pastafrolla che racchiude della crema al riso...semplicemnte deliziose! Io ne vado pazza!
RispondiEliminaUn ricordo bellissimo, che condivido in un certo senso, visto che anche per me, da piccina, la domenica era la giornata dei pasticcini!!
RispondiEliminaE questi mignon sono una delizia!! Ciao Viola, a presto!!
davvero splendide e golose!!sempre bravissima!!!baci!
RispondiEliminache deliziose pastine,complimenti e buon week end!
RispondiEliminaInvece a casa mia era mia nonna che veniva a pranzo la domenica e portava i dolci fatti da lei!Le tue pastine sono favolose, soprattutto perchè sanno di ricordi!
RispondiEliminaUn abbraccio!
i dolci legati ai ricordi d'infanzia sono sempre i migliori !!!!
RispondiEliminasono bellissime !!
Cara Violetta, quanti ricordi mi hai suscitato con questo bellissimo e tenero post. Il rito dei dolci domenicali. Anch'io da bambina, di fronte al vassoio dei dolci non mi affrettavo, amante com'ero delle pietanze salate, però mi piaceva un pasticcino, non ricordo neanche il nome, fatto da due dischi di pasta frolla, farcito da una cremina delicata, con un bordino di, credo, nocciole tritate. Mi piaceva il "gioco" di consistenze fra la fragranza della pasta frolla e della granella e la morbidezza della crema.
RispondiEliminaI tuoi dolcetti, cara Violetta, sono speciali, sanno di buono, di genuino.
Li immagino molto aromatici, tra il profumo dell'acqua di rose, l'aroma della vaniglia e la morbidezza della pesca.
Mi ricordano, per la loro ricchezza aromatica, e per l'utilizzo del riso, dei dolcetti mediorientali.
Bravissima!
Baci e buon fine settimana
Giovanna
carine e delicate...
RispondiEliminaFantastiche! Per anni ed anni le pastine di riso sono stati i miei dolci preferiti in una buonissima pasticceria di Salsomaggiore, dove andavo in vacanza dai nonni... Che bei ricordi che mi hanno rievocato le tue!
RispondiEliminaBuon week end!
mi piace molto il riso nei dolci e queste pastine devono essere deliziosissime!!
RispondiEliminaQuando mi inviti a prendere il te? ^_-!!!
a presto un baciotto e buon we ^_^
Davvero deliziose...e profumate! Una meraviglia...
RispondiEliminaBaci e buon fine settimana
sono favolosi! profumati di rose e ricordi!
RispondiEliminaciao viola, che meraviglia le tue tortine :-) e la tua foto è stupenda, con quelle rose... fa tanto tè in giardino nella campagna inglese.. andrebbero bene per il film che ho scelto oggi :)
RispondiEliminabacio
Che delicatezza! devo provarle!
RispondiEliminaChe bello Tondo!
Deliziose, per gli occhi e per il palato :)
RispondiEliminaun dolce sublime. Non riesco ad immaginarne il sapore, ma sono sicura che è molto delicato.
RispondiEliminaMmm ne prenderei un paio, le conosco perche` le compravo anni fa in pasticceria e mi piacevano molto nella loro semplicita`, buonissime anche senza rose o pesca, ogni tanto un dolcetto ci vuole anche per me. Ciao.
RispondiEliminaLa foto "rapisce", davvero bellissima..
RispondiEliminaTuoi nuovi follower!
Francesca & Pietro di SingerFood & Chiccherie
http://singerfood.blogspot.com/
Leggerti è sempe un piacere e queste pastine sono una vera chicca per l'ora del tè.
RispondiEliminaBuon w.e.
Quanto mi piacciono queste pastine, sempre bravissima Viola!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminameravigliose queste pastine di riso, le trovo molto delicate... come il racconto
RispondiEliminacomplimenti davvero!
Mia cara Viola, queste pastine sembrano dirmi: "Visto come siamo carine? Che aspetti a provarci?" A me, infatti, piace molto il riso nelle preparazioni dolci, molto più che in quelle salate. Ho passato un paio di mesi a mangiare riso dolce al latte tutti i santi giorni :-D Una vera mania. Ora magari sarà la volta di queste pastine di riso all'acqua di rose che sembrano uscite dalle mani di una fata...così delicate ed odorose :-) Il tuo racconto è bellissimo! Come sempre :-)
RispondiEliminaSono bellissime e quelle rose dietro fanno da stupenda cornice... davvero una favola, bravissima! Buon w.e.
RispondiEliminaChe teneeeeeeere :))))
RispondiEliminaBellissimo racconto :*
Ciao!
RispondiEliminaPiacere di fare la tua conoscenza!
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Baci e buon week end!
...questa ricetta e' romantica da morire...
RispondiEliminaDavvero golose eleganti e molto raffinate queste pastine di riso.
RispondiEliminaComplimenti come sempre.
Ok lo ammetto io la snobbavo la pastina di riso ma perchè non aveva la ua acqua di rose!
RispondiEliminaI RICORDI...SERVONO A FERCI CAPIRE COME SCORRE VELOCE IL TEMPO!!!!
RispondiEliminapROPRIO UN BEL RACCONTO...E COMPLIMENTI PER LE TUE TORTINE!!!!
bUONA VITA E BUONA CUCINA!!!!!
Complimenti anche per me queste pastine sono legate alla memoria...grazie per aver risvegliato un ricordo!
RispondiEliminaMuy ricos estos pasteles.
RispondiEliminaUn saludo.
wow, che meraviglia questi dolcetti, te ne prendo uno anche se sono le 3 di notte(non sono insonnia, anzi':)). E ottima idea per usare l'acqua di rose. A presto
RispondiEliminaDelicatissime...così tanto che mi dispiacerebbe mangiarle...ma forse anche no! ;)
RispondiEliminaHo sempre amato le pastine di riso sai?!!... voglio assolutamente provare questa tua idea... pesca e rose... wow, romantiche direi!
RispondiElimina