Ho tante parole in testa...... parole e pensieri che non portano ad alcuna conclusione, apparentemente sconnessi, in equilibrio precario, come in una sorta di "caos calmo".
Da sole non vanno al di là del loro significato, ma lette tutte insieme, una dopo l'altra, vogliono dire molto di più. Ho provato a cambiarne l'ordine ma il significato è rimasto lo stesso.
Allora non sembrerebbe così difficile arrivare ad una conclusione, e forse non lo è, ma sarebbe comunque "solo" la mia, una delle tante possibili.
Perchè di sicuro, qualcun altro, mettendo in fila le mie stesse parole, arriverebbe da un'altra parte. Di sicuro convincersene richiede un certo impegno e un pò di obiettività. Qualche volta siamo certi di sapere, ma gli occhi con cui guardiamo le cose sono sempre e solo i nostri.
Si potrà guardare con gli occhi degli altri? Non lo so, ma ammesso che si possa, ci vogliono tempo e volontà. E io vorrei tanto avere la possibilità di trascorrere questo tempo in un altrove più congeniale, che so, magari in un'isola deserta, con il rumore del mare a cullare il mio respiro e con il sole a rischiarare le cose, per poter vedere oltre il mio sguardo.
Mentre qui, a mettere ordine nei pensieri, c'è solo il caos della vita. Che si possa parlare di ordine??????
Ci sarà un'isola deserta a portata di mano? ne cerco una urgentemente, che tra gli optionals distribuisca anche una buona dose di fegato, inteso come coraggio sia ben chiaro! Non devo mica fare il patè, ho altro per la testa! Si era capito per caso? :-)
Intanto che con il mio fagotto pieno di pensieri cerco un'isola libera, vi lascio una ricetta semplice, una torta, o un cake, come preferite, morbido e buono che seppur in mancanza un mare cristallino, sabbia, sole e tante palme vi regalerà comunque una pausa dolcissima.
lunedì 20 febbraio 2012
martedì 14 febbraio 2012
Saor di zucca, Taste&Match e prosecco colfòndo Bele Casel
Metti 8 foodbloggers venete fianco a fianco in quattro isole del gusto a presentare 8 piatti ispirati alla tradizione veneta. Aggiungi per ogni piatto un vino di diversa provenienza, e scopri come certi accostamenti sappiano dar vita a connubi sorprendenti. Metti un organizzatore, per la precisione Wine Explorer che abbia scelto come cornice ad un bellissimo evento una villa veneta del 700 lungo la Riviera del Brenta alle porte di Venezia. Metti tanti amici che abbiano voglia di scoprire la cucina della tradizione ma con un pizzico d'innovazione, che abbiano voglia di conoscere e scoprire vini d'eccezione, e che abbiano voglia di divertirsi, conoscere, gustare e trascorrere una serata diversa.
Sto parlando della terza edizione di Taste e Match, il 25 febbraio a Villa Alberti. Volete vedere che è successo a Milano? guardate qui! Per saper che succederà a Venezia invece non vi resta che raggiungerci.......
Chi saranno le mie compagne di avventura? Allora, alla postazione degli antipasti insieme a me, Elisabetta Tiveron, di Panemiele, poi seguiranno i primi piatti, i secondi e i dessert, con rispettivamente: La cucina di QB, Gustosamente insieme, La casetta delle pesche, Di tv e Tv, Aroma di casa e Dolci e salate tentazioni.
Se avete voglia di partecipare noi vi aspettiamo e non vediamo l'ora di conoscervi. Troverete tutti i dettagli nel sito di Wine Explorer, anche per la prenotazione. Io invece vi lascio con la ricetta di oggi, il mio saor di zucca! Poteva mai mancare il saor in una serata in cui si parla di tradizione veneta? Vi lascio la ricetta, e vi invito a venirlo a gustare insieme a noi, vi aspettiamo!!!!!!
Volete sapere qual'è il vino che ha ispirato questo piatto? Un favoloso prosecco colfòndo dell'azienda Bele Casel! Se siete curiosi, per gli approfondimenti leggete qui, io intanto comincio a scrivere....
lunedì 6 febbraio 2012
Frittata di pasta
Sono assente da tanto tempo, lo so, ma quando decidiamo di cambiare qualcosa della nostra vita, può succedere che invece di cose ne cambino molte. E così, dopo che ho deciso di intraprendere un viaggio moooooolto avventuroso verso la felicità, ho fatto certi incontri.
E a pensarci bene lo scopo del viaggio verso la felicità non è la felicità, che non sappiamo nemmeno bene cosa sia, ma è godersi il percorso fatto di sogni, di speranze, di entusiasmo, di esplorazioni del cuore e dell'anima, di emozioni, e anche di ricordi.
Esplorare cuore e anima è già di per sè un viaggio. E se dovessi raccontarlo in qualche modo direi che è un viaggio in territori in parte conosciuti e in parte inesplorati. Conosciuti magari tempo fa, tanto tempo fa. Che nel frattempo sia cambiato qualcosa?
Potrebbe anche essere che siano i nostri occhi ad essere cambiati, niente di più facile, e che luoghi già conosciuti non sembrino più gli stessi.
Sapere veramente chi siamo, cosa vogliamo e dove vogliamo veramente andare è difficile, spesso diventiamo quello che siamo solo perchè la vita ci ha dato/tolto certe occasioni, che ci hanno reso "altro" da quello che avremmo voluto essere o sognavamo di diventare.
Ma la domanda è: decidiamo noi ciò che vogliamo diventare, o è la vita a decidere per noi? Io penso che i nostri sogni siano nostri, ma che la vita decida il percorso che dobbiamo fare per arrivarci, un pò come quando si parte per una destinazione tanto desiderata, con la macchina appena revisionata, le valigie preparate con cura, la strada da fare imparata a memoria e la voglia di arrivarci presto. Poi capita che un incidente qualsiasi costringa ad un percorso alternativo, e il viaggio è totalmente da riprogrammare, nei modi e nei tempi. Qualche volta si è pure costretti a cambiare meta, qualche volta invece no, comunque sia, noi siamo la meta, e la vita è il viaggio.
Possiamo provare a programmare un viaggio sicuro o avventuroso, pieno ci certezze o improvvisato, sapendo comunque che potrà andare diversamente, e che se non riusciremo a trovare un percorso alternativo potremo rischiare di perderci....
Ma una bussola, a cercare bene, la si trova sempre! Io so qual'è la mia, anche se qualche volta, secondo me, non c'azzecca per niente :-) e voi, sapete qual'è la vostra?
E vabbè però, eccheccavolo, ma non si potrebbe parlare di cucina e basta in 'sto blog? In effetti è quello che ho cercato di fare in questo periodo, coi risultati che sono sotto gli occhi di tutti, cioè 0 post da un mese a questa parte! :-)
Ma che vi devo dire, se la mia mente ultimamente è una specie di calderone pieno di roba, talvolta incomprensibile, che sobbolle? avete un suggerimento, un segreto, una ricetta per tenere a freno i pensieri? Se si, accetto indicazioni. In ogni caso prometto che cercherò di ripigliarmi e che la prossima volta parlerò solo di ricette, sempre che riesca a rimettermi ai fornelli in tempi brevi. Se vi racconto quello che mangio ultimamente mi oscurano il blog, altro che foodblogger. E i commenti, questi sconosciuti, riprenderò a farne? Per dare risposta a questo ed altri interessantissimi quesiti non resta che aspettare. Armatevi di pazienza e intanto tirate fuori dal frigo gli avanzi, oggi ricetta di riciclo.
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