Oggi sono veramente a pezzi, e triste,
ma veramente molto triste, sapete quella tristezza che si
appropria del vostro stomaco, del vostro cervello e del vostro cuore?
Proprio quella.
Qualche volta è così difficile capire
se la strada che si sta percorrendo è quella giusta o se si sta
sbagliando direzione che ci vorrebbe un manuale d' istruzioni, perché
in fin dei conti, l'esperienza passata non è che aiuti molto. Ogni
volta sembra che quello che abbiamo vissuto non c'entri niente con
oggi.
Ma allora quand'è che quello che è
stato servirà a capire qualcosa? E magari a non commettere errori?
Io sto ancora aspettando che quel momento arrivi! E quanto durerà
questa volta? Il tempo a volte sembra veramente infinito...
Quindi mi perdonerete se non mi dilungo
in chiacchiere, è che ho fretta di mettermi a fare qualcosa di
sbagliato, tipo fumare, bere birra, saltare i pasti e roba simile. Ma perchè
quando soffriamo vogliamo farci del male? Ditemi che anche voi quando
soffrite, quando lo stomaco vi si contorce e la voce fatica ad uscire
fate le peggiori cose! Ma poi tutto passa si dice no? E speriamo
stavolta passi in fretta...ho già trascorso un tempo infinito a far
passare i dolori, avrei proprio bisogno di una tregua.
E visto che non ho molta voglia di
mettermi ai fornelli, vi lascio una ricetta dolce che ho preparato qualche giorno fa. Lo zucchero si sa,
nei momenti bui aiuta sempre. L'unica cosa che consiglio, se siete
veramente tristi, è di sostituire un innocuo miele con un barattolo
gigante di cioccolata spalmabile! E a pensarci bene i biscotti a
questo punto sarebbero pure superflui. Ma ormai li ho fatti e vi
lascio la ricetta caso mai foste alla ricerca di un biscottino
leggero leggero, un po' come vorremmo che qualche volta fosse anche
la nostra vita...
Eccomi qua, di ritorno dalla Grecia e
con un pensierino per voi. E che vi potevo mai portare se non una
bella ricetta? In realtà sarebbe una ricetta turca, ma in certe zone
della Grecia questo piatto si mangia ovunque...soliti scambi tra
vicini direi. Comunque, a me l'imam Baiyldi piace tanto, è uno di
quei piatti che si devono mangiare senza troppi sensi di colpa, in
fin dei conti dopo una lunga giornata al mare, un giro in motorino,
nuotate e tuffi, bagni di sole e birra al tramonto, a fine giornata
ce lo saremo pur meritato un piatto sostanzioso no? :)
Vabbè, ognuno gestisca i sensi di
colpa a modo suo, il mio metodo è quello di convincermi che, il
giorno dopo, è quello decisivo per diventare una maratoneta
convinta, poi succede sempre qualcosa e quel giorno ancora deve
arrivare, ma so che prima o poi correrò tanto da consumare tutte le
calorie superflue accumulate negli anni :D Mi ci vedete a ottant'anni
a correre come una forsennata? Sento che andrà così.
Che posso raccontare della Grecia?
Posti incantevoli, atmosfera da sogno, cibo fantastico, mare
insuperabile...manca qualcosa? Ah ecco, l'unica cosa che proprio mi
fa soffrire sono tanti gatti troppo magri e affamati...anzi, ne
approfitto per lanciare un appello a voi gestori delle centinaia di
taverne greche: ma non gli potete dare qualcosa da mangiare a 'sti
poveri gatti quando chiudete la cucina?????? Uff...sono uno strazio
da vedere per me. Se non fosse per questo, la Grecia
sarebbe il paradiso :D
Ma torniamo all'imam bayildi! Fonti più
autorevoli di me potranno confermare o smentire, ma dalle interviste
raccolte negli anni, sono arrivata a capire che ognuno ha
la sua ricetta (che scoop!) in ogni caso, a parte il ripieno, le melanzane si possono
trattare in diversi modi, o bollendole qualche minuto in acqua, o friggendole pochi minuti o rosolandole in padella, facendo poi sempre seguire il passaggio in forno. Quindi! ognuno scelga il metodo che preferisce.
Quello che ho scelto io? Beh, fritte ovviamente! per una volta che le
faccio non voglio togliere nulla a questo piatto. Tanto domani vado a
correre ;)
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