Già un bel po’ di tempo fa avevo anticipato sulla mia pagina
di fb che avrei postato presto il dado vegetale home made. Da allora sono
successe moltissime cose, e sono riuscita a farvi vedere solo le foto della
preparazione. Quelle del dado vere e proprie invece non si sono mai viste, e
senza stare a trasformare questo post in un momento di sfogo triste ed inutile,
vi dico soltanto che il mio caro pc mi ha abbandonata. Se n’è andato così all’improvviso,
portandosi dietro una montagna di foto, di post già scritti, di progetti di
lavoro e chi più ne ha più ne metta. Bene, qui finisce il racconto della
dipartita del pc, che ho ancora il nervoso e preferisco non dilungarmi
troppo. Ho recuperato solo una foto del
dado, che era rimasta per fortuna nella scheda della fotocamera. Era da una
vita che volevo fare da me il dado vegetale. Ho letto diversi metodi in testi
diversi, ne proverò sicuramente altri ma per oggi ho scelto il
procedimento che suggerisce anche Lisa Casali nel suo bel libro: Autoproduzione in cucina. E’ una preparazione che mi ha
dato enormi soddisfazioni. Io non ho mai usato il dado industriale per
cucinare, ma in certe preparazioni un po’ di sapore concentrato non ci sta
male! Io faccio moltissime zuppe, autoproduco il seitan e il muscolo di grano, e tante altre preparazioni di cui vi parlerò. E converrete con me che un buon brodo è fondamentale in
certi casi! Quindi quale soluzione migliore? Bisogna solo farsi venire la
voglia di tenere acceso il forno per un po’ di ore, ma se avete un
essiccatore è tutto più semplice. Prima o poi lo comprerò, nel frattempo mi
arrangio come posso. Ma ricordatevi che il sole è il migliore essiccatore al
mondo, chi vive al sud lo sa bene, quindi quando è possibile, ricordiamoci di
sfruttare anche questa naturalissima fonte di energia e calore. Vi lascio il
procedimento, niente di difficile, solo qualche accorgimento: usate verdure
biologiche, visto che in questo caso mangiamo soprattutto la parte di scarto. Io
poi ho aggiunto anche del porro e del prezzemolo, ai classici sedano carota e
cipolla, e un po’ di alga nori, ormai non ne faccio più a meno, quando previsto
dalla ricetta ovviamente! Per il resto serve solo un po’ di pazienza!
Ecco le verdure pronte per il primo passaggio sul fornello
Ed eccole prima di entrare in forno :D
sei il solito genio!
RispondiEliminaChe pazienza ma anche che belle soddisfazioni! Se ti consola io ho il computer in riparazione e non lo vedrò prima di un mese. Mi sto arrangiando con un iPad!
RispondiElimina@Raffaella: Ahahah, Raffaella, genio mi sembra un pò troppo,però grazie! non capita tutti i giorni di sentirselo dire :D
RispondiElimina@Arianna: anche se non è vero che mal comune è mezzo gaudio, ti dico solo che ti capisco, io non avevo nemmeno l'ipad, ma solo il cellulare per scaricare la psta :( Però sono sopravvissuta, gliela si può fare :D
Grazie! Ciao e un bacione a tutte e due
ricetta molto. molto e ripeto molto intelligente!
RispondiEliminaadoro preparare con le mie manine tanti bei prodotti indispensabili in cucina...questo libro mi manca e mi sa che me lo comprerò presto!
RispondiEliminaConosco Lisa e le sue proposte sono davvero molto interessanti. Questo dado mi sa che lo proverò prestissimo! Un bacione ps. Mi spiace x il pc, è successo anche a me e capisco il nervoso!!!
RispondiEliminabrava e grazie per la genialità
RispondiEliminaCiao Simona, mi dispiace per il pc. Questa ricetta è davvero molto interessante, ho pensato di fare il dado in casa decine di volte ma non sapevo da che parte cominciare. Poichè le tue ricette sonoi sempre una garanzia la provo di sicuro. Grazie!
RispondiEliminaecco, proprio la ricetta che cercavo! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaGrazie di queste indicazioni per il dado secco.
RispondiEliminaConosco e uso ricette per dadi al sale ed anche i miei "dadi" di verdure tritate e messe in freezer, ma di quello essiccato non ne avevo ancora viste. Proverò.
Ciao Su
Sembra davvero molto interessante...
RispondiEliminaCristina
The Style Avenger
Non credo che riuscirei ad avere la pazienza di aspettare dieci ore, ma sicuramente il sapore deve essere tutta un'altra cosa rispetto a quello industriale. Personalmente non uso mai il dado ma effettivamente con le piccole invece fa comodo usare il dado per insaporire le pappine.
RispondiEliminadecisamente geniale!!potevi farlo solo tu :)
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