Sarà la voglia di primavera, sarà che cominciamo a pensare alla spiaggia, al mare, ai tuffi e alle immancabili infradito, ma io è da un po’ che ho voglia di arancini. E che c’entrano gli arancini con il mare direte voi? Basta andare in vacanza in Sicilia per capire il nesso :D Io gli arancini li mangiavo prima di andare in spiaggia, sapete com’è, c’è bisogno di calorie per stare distesi al sole a godersi il caldo africano! E ricordo anche lunghissime traversate in nave per raggiungere la Grecia dove per ammazzare il tempo mangiavamo enormi arancini di riso, il trionfo dell’unto insomma , ma erano altri tempi…bisogna andare con la memoria molto indietro nel tempo. Insomma, l’arancino di riso fa estate e sa di vacanza. Quindi mi sono detta che ho ne facevo una versione vegana, o non ne avrei mangiati mai più! E siccome l’idea mi atterriva, mi sono messa all’opera et voilà, ecco una fantastica versione degli arancini di riso, ma tutta vegana. VI assicuro che sono buonissimi!!! E nemmeno troppo complicati, a patto però che abbiate un po’ di ragù vegan da parte, così da non doverlo fare appositamente per gli arancini! Io quando lo preparo ne tengo un po’ in congelatore, così ce l’ho sempre pronto. Per il resto, la procedura non è diversa da quelli classici, tranne che per la panatura che essendo una versione vegan è senza uova, ma buonissima e croccantissima lo stesso. Passo alla ricetta che vi svelerà tutti i segreti, e per il ragù vegan, trovate una ricetta qui e un'altra qui
potete usare l'una o l'altra secondo i vostri gusti
Primo giorno di primavera e io festeggio con una ricetta che potrebbe sembrare invernale, tempismo perfetto, non c’è che dire :D. Però, però, c’è da dire che si forse la foto avrà anche tonalità più invernali che altro, ma il dolce, quello è quattro stagioni, ve lo assicuro! Certo, se dovessi stare a guardare la stagionalità degli ingredienti, come faccio sempre del resto, forse i conti potrebbero non tornare e riflettendo su questo mi sono chiesta: ma qual è la stagione delle banane? Boh, e chi lo sa! che magari non abbiano stagione le banane? D’altra parte è da una vita che siamo abituati a vederle sempre, molto prima che questa storia della stagionalità assumesse l’importanza che ha, insomma, si parla di altri tempi. Forse non ce n’era così bisogno come ora! Certo potrei dire che forse le banane non sono l’alimento che preferisco non tanto per questo, per altri motivi, ma non voglio rovinare la primavera a nessuno incriminando le banane di qualcosa. E per farvi vedere che sono capace di chiudere un occhio, e tante volte anche due, oggi farò un elogio alla banana con questo buonissimo plum-cake. Tra l’altro sono stanca, molto stanca, anzi stanchissima, le vitamine non mi bastano più, così ricorro al cibo, magari un po’ di cioccolata, che dite, farà bene? E se ci aggiungessi proprio due banane mature che casualmente ho in casa? Mi piacciono così tanto che sono diventate tutte nere Meglio nasconderle dentro un dolce, e così ecco qui un cake alle banane con gocce di cioccolato. La ricetta proviene direttamente dalla cucina di Luca Montersino , un dolce che trovo perfetto per una colazione energetica, o per uno spuntino che ridia un po’ di carica. Ho solamente diminuito di parecchio le dosi dello zucchero e sostituito il bicarbonato con il lievito ( eh si, proprio non mi piace il bicarbonato) Per il resto, la ricetta è tutta del maestro e questa è senz’altro una garanzia. E se vi va di sbirciare un altra ricetta simile, di un altro maestro pasticcere, guardate qui
Che io abbia una passione per la cucina mediorientale non è un segreto. Mi piace molto anche la cucina marocchina, e dato che la bella stagione si avvicina, io comincio ad aver voglia di preparare spesso qualcosa di sfizioso e conviviale da mangiare in compagnia degli amici, magari in giardino. E cosa c’è di più conviviale della cucina marocchina? Tutti intorno ad un tavolo ad assaggiare un po’ qui un po’ li. Salsine, insalate aromatiche, verdure di tutti i tipi, olive, formaggi. Si mangia e si chiacchiera amabilmente.
Oggi voglio lasciarvi la ricetta dei Baghrir, ottimi a colazione, ma anche per accompagnare un brunch. A me piacciono molto, sono belli, e di sicuro difficilmente i vostri ospiti li avranno mangiati spesso. Un modo veloce, facile per riunire tutti intorno ad un tavolo. Voi non faticherete troppo e i vostri amici saranno felici ogni tanto fanno comodo ricette così no? Cosa vi serve per preparare i baghrir? Pochissimi ingredienti, poco tempo e una buona padella antiaderente, il segreto è tutto nella cottura. Io ho usato l’antiaderente Lagostina, se non la conoscete, guardate il sito e scoprirete tanti prodotti interessanti per facilitarvi la vita in cucina, www.lagostina.it
Pentola Antiaderente di Lagostina
Ora vi lascio alla ricetta, provatela, sono sicura che vi piacerà moltissimo!
E’ quasi primavera e io già penso all’insalata di riso, Vero è che la mangerei anche d’inverno, ma di fatto c’è che effettivamente mi sono accorta che non ho più molta voglia di zuppe, brodini e vellutate. E questo è un segno! Segno che è ora di cambiare menù, di rispolverare i piatti primaverili.
Tra un po’ sarà tempo di erbette, ma ancora un po’ ci vuole, per ora nel mio orto giardino ci sono solo i carletti (forse non tutti sanno cosa sono, ma vi spiegherò) e la prima borragine! Mi darò da fare e li trasformerò in qualcosa di mangereccio ma non è ancora il momento!
Mentre è il momento di un altro piatto che ho preparato qualche giorno fa, un giorno in cui faceva veramente caldo e casualmente mi ritrovavo con una quantità considerevole di tofu morbido, bottino di una spedizione in un negozio di cibi orientali, dove se decidi di comperare del tofu, devi prepararti a portarne a casa in abbondanza.
Questa è una delle varie ricette provate e messe a punto, cui sono seguite un certo numero di salsine buonissime che ho mangiato però senza annotarmi gli ingredienti e ora chi se li ricorda più! Mannaggia a tutte le volte che mi riprometto di tenere un blocco e una penna vicino ai fornelli e non lo faccio! Capita anche a voi? :D Vabbè, aspettando che torni l’ispirazione per replicarne qualcuna , vi lascio l’unica messa nero su bianco! Si vede che ne valeva proprio la pena, ve la lascio, così se avete del tofu e non sapete proprio cosa farne, magari potrebbe venirvi in aiuto, a me è piaciuto molto!
L’altra sera m’è venuta voglia di hummus e di falafel, soprattutto di falafel direi, una di quelle volte che senti che devi prepararteli. Sarà che sta arrivando la primavera e si comincia già a fantasticare su possibili viaggi estivi. E poiché io adoro il medioriente, viene da sé che uno dei miei piatto dei sogni sono i falafel, che adoro accompagnati dallo tzatziki. Sarà che avevo un sacchetto di ceci da utilizzare e quando li compro solitamente me li figuro già sotto forma di polpette :D Insomma, questo è il loro destino se entrano in casa mia, o hummus o falafel ed era giunto il momento di prepararli.
Complice anche il fatto che, poco tempo fa, ho cenato in un ristorante mediorientale, lo chef è Giordano e abbiamo chiacchierato a lungo su come fare o non fare certi piatti e mi son detta: magari metto in pratica qualcosa di quello che mi ha suggerito. Probabilmente lo chef sarà ancora lì a chiedersi com’è che io a casa mia mi preparo tutta sta roba mediorientale, immagino un nativo di un paese arabo o giù di li non trovi normale che una veneta mangi mediorientale e si prepari i falafel o l’imam bayildi al posto delle lasagne la domenica, ma è così! succedono cose strane nel mondo :D
Quindi oggi, come avrete facilmente intuito vi lascio la ricetta dei falafel e quella dell’hummus. Quella dello Tzatziki la trovate qui, e dell’imam bayildi la trovate qui. Così potete prepararvi un pranzo o una cena mediorientale completi, farete un figurone, credetemi, aspettate solo la stagione delle melanzane! mi raccomando! capisco l'impazienza...ma la stagionalità prima di tutto :D
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