Oggi un post molto veloce, sono molto stanca e anche in
cucina non è che produco moltissimo in questo periodo, ma ci sta no? È estate
per tutti e c’è bisogno di una pausa. Questa ricetta l’ho preparata un po’ di
tempo fa, mi rendo conto che magari non sarà precisissima nelle dosi, ma io
faccio spesso tutto ad occhio, non peso, e quindi non sempre riesco a riportare
tutto con esattezza. Ma in cucina c’è di bello che ci sono ricette che ad
occhio vengono benissimo, quindi perché dannarsi a pesare tutto? Mal che vada si può sempre aggiustare strada
facendo e quando si può io ne approfitto sempre :D
Questo è un piatto nato così, in un momento di creatività
che mi è venuta con gli ingredienti che avevo in casa. E’ venuta bene, mi è
piaciuta e quindi ve la propongo. E’ chiaro che ci possono essere infinite
varianti, a seconda dei gusti e di quel che si ha in dispensa. E’ più che altro
un’idea ecco, da interpretare a proprio piacimento e secondo la stagione. Però è
carina no? Insomma, in tavola fa la sua figura, e si sa, anche l’occhio vuole
la sua parte :D Vi lascio la ricetta, un po’ approssimativa e corro a riposarmi
un po’…non so ancora come… ma un modo lo troverò :D
Anche oggi un’altra ricetta semplice ma sfiziosa, perfetta
da abbinare ad un calice di Rosso di Rigole 2011Tenute Tomasella. D’estate
disponiamo di tanti ingredienti buoni, frutta e verdura colorate e saporite,
quindi portiamole in tavola tutti i giorni, variando il più possibile, magari rivedendole un po’ e presentandole in
modo diverso.
I fichi forse siamo abituati a pensarli solo come frutta o
dessert, ma possono diventare protagonisti anche di piatti salati molto gustosi.
Così io li ho abbinati a del formaggio di capra filante con erbe
aromatiche e crostini di pane alle noci. Un piatto delicato, ma molto
gustoso, e se volete una ricetta per un ottimo pane alle noci, andate qui
E il vino perfetto per questo piatto? un Rosso di Rigole 2011 ottenuto da Merlot e dall’autoctono
friulano Refosco: un vino di colore rosso rubino con sfumature viola, dotato di
grande complessità aromatica, dalle eleganti note di frutti di bosco, lampone e
leggere sfumature erbacee, tipiche del Merlot delle nostre terre da servire a
14°. La scheda per l'approfondimento qui
Vi ho già parlato della cantina Tenute Tomasella qui equi. L’azienda si estende su 150 ettari, di cui 30 vitati, (23 in Veneto e 7 in
Friuli). I vini che inizialmente venivano prodotti dalla cantina erano
sostanzialmente spumanti realizzati con metodo Charmat lungo, legati alla
tradizione delle bollicine tipica del territorio veneto. L’evoluzione poi è
andata verso vini di matrice Friulana, che esprimono tutte le caratteristiche del territorio di appartenenza.
Vi lascio alla ricetta, molto semplice, ma vi piacerà. Può
essere un delizioso secondo piatto, o anche un antipasto, fate voi.
So che magari l’idea di accendere il forno per fare il pane
in questi giorni potrebbe non farvi impazzire di gioia, ma so anche che c’è chi
se ne infischia bellamente del caldo e il forno lo accende lo stesso! Quindi
oggi vi lascio la ricetta del mio pane alle noci, sapendo che ci sarà qualche
impavido/a che non si spaventa di fronte ad un’ infornata! E che sarà mai! Tanto
più che qui si passa dal caldo al fresco in un batter d’occhio, quindi basta
guardare il meteo e scegliere il giorno giusto!
Mi piace molto il pane alle noci, ed era da tanto che volevo postare la ricetta. Ed eccola
qua, un pane gustoso, morbido, ruvido al punto giusto per accompagnare frutta,malto, tahina, o per essere mangiato anche con una buona e fresca insalata,
magari leggermente tostato per un po’ di croccantezza. L’unico avvertimento è
quello di stare attentissimi a sgusciare le noci, non vorrei che per una piccola
distrazione ci rimetteste un dente! Ecco, solo questo, per il resto è una
ricetta semplice ma che vi darà molta soddisfazione con gli abbinamenti giusti!
Bando alle ciance, passo alla ricetta, sono un po’ di fretta e non voglio
dilungarmi troppo, prima finisco e prima metterete le mani in pasta!
Anche oggi una ricetta in abbinamento ad un vino. Stavolta
una bollicina: lo spumante Rigole Brut delle Tenute Tomasella. Un vino dal
colore giallo paglierino con riflessi verdolini da uve Pinot e Chardonnay: il
bouquet presenta lievi sentori di crosta di pane, delicati sentori di albicocca
e fiori bianchi. Avvolgente, equilibrato, dal gusto pieno, secco e persistente ottenuto grazie a fermentazione lenta a temperatura controllata attorno 16-18 °C, presa di spuma con metodo Charmat lungo (3 mesi) e sosta sui lieviti di circa 5 mesi.
Vi ho già parlato delle Tenute Tomasella qui. La cantina si
estende su 30 ettari vitati tra la DOC Friuli Grave e la DOC Piave, di cui 7 ettari
in Friuli e 23 in Veneto. E’
una realtà vitivinicola conosciuta per il rispetto
delle tradizioni e dell’ambiente, per la produzione di
novità intriganti che prescindono dagli schemi tipici della zona. L’attenzione
verso la qualità e la scelta di principi enologici d’avanguardia caratterizzano
ogni fase della produzione. La passione per la terra e per i suoi frutti
accompagna la creazione di vini di ottima qualità e squisitamente genuini.
Quando ho cominciato a pensare ad un’abbinamento con questo spumante,
ho pensato subito ad un’aperitivo, sarà che le bollicine mettono allegria, sarà
che l’aperitivo è sempre un momento di festa e di relax, di spensieratezza e
convivialità, che l’abbinamento m’è venuto immediato. Cosa unire ad un
calice di Rigole brut se non un fritto leggero e croccantissimo? E così perché non
dei deliziosi fiori di zucca in tempura? Un piatto semplice, sfizioso ed
intrigante soprattutto se abbinato ad una salsa agrodolce. E l’aperitivo è
pronto! Basta solo riempire i calici, con lo spumante Rigole Brut Tenute Tomasella, servito a 6° e
rigorosamente mantenuto nel secchiello con il ghiaccio! Mi raccomando, solo
così la freschezza del vino, e la croccantezza dei fiori di zucca in tempura
formeranno un connubio perfetto!
Tutte le informazioni su questo spumante e sui metodi di affinamento e vinificazione particolari che gli conferiscono il caratteristico profumo, sapore e colore le trovate nella scheda
Un piatto di spaghetti è sempre un piacere, ma se ai soliti
spaghetti sostituiamo quelli di riso, e ci aggiungiamo tante verdurine
colorate, ecco che il nostro pranzo diventa esotico! Ci vuole pochissimo per
preparare questa ricetta, a patto che abbiate un po’ di zenzero fresco ( che a
me non manca mai) un peperoncino, dell’olio di sesamo (ma eventualmente va bene
anche quello d’oliva) e della salsa di soia, ma ormai sono diventati
ingredienti talmente comuni che anche se non li avete, reperirli sarà
semplicissimo.
E poi le verdure, quelle che vi piacciono di più, quelle di
stagione e più sono colorate più il piatto sarà bello, perché si sa, anche
l’occhio vuole la sua parte. Quindi si a carote, zucchine, peperoni, fagiolini,
pisellini, e gli immancabili germogli di soia. Se per caso non li trovate
freschi, potete utilizzare quelli in scatola, a patto di saltarli molto
velocemente per non fargli perdere la croccantezza. E’ una ricetta che si
presta anche ad essere preparata con del riso al posto degli spaghetti, quindi
potete portare più di una variante, a seconda di quello che vi trovate ad avere
in casa. Non resta che mettersi al
lavoro, e vedrete che con questo piatto riscuoterete un grande successo!
Oggi un post un po’ particolare, perché la ricetta che vi
propongo nasce dall’ esigenza di creare un piatto in abbinamento ad un vino che
ho avuto il piacere di degustare grazie all’ incontro con un’importante azienda vinicola, Tenute Tomasella, situata al confine tra il Friuli e il
Veneto, tra la DOC Friuli Grave e la DOC Piave. Due terre così importanti per
la produzione vinicola, che si distinguono per caratteristiche ben precise,
ma che nel loro incontro danno vita ad una produzione particolare e
decisamente eccellente, dovuta alla conoscenza, alla passione e alla dedizione
di chi queste terre le conosce da sempre, che le cura con rispetto e sapienza.
Per chi volesse avere informazioni sui vini e sulle TenuteTomasella, lascio i link per gli approfondimenti, che trovate qui equi, così
potrete sapere tutto anche sulle tecniche di vinificazione.
Io invece vi
racconto di come è nata questa ricetta, semplice, fatta di pochi
ingredienti, ma tutti d’eccellenza e di grande tradizione. I loro sapori
freschi, si sposano perfettamente con le note di questo Grave friulano 2013, sottilmente aromatico, di timo e rosmarino, fruttato di mela e pera, con ricordi di miele e fiori d'acacia e la tipica nota di mandorla.
Ho scelto un abbinamento classico, burrata e datterini, scegliendo
però di concentrare il profumo e l’aroma dei pomodori con un’asciugatura al forno, così da renderli
saporitissimi ed esaltare il gusto e la freschezza del formaggio, morbido e
cremoso. Ho aggiunto poi una nota croccante con delle cialde di pane sottilissime,
che si ammorbidiscono un po’ grazie all’umidità del formaggio, regalando al
palato un’alternanza di morbido e croccante, al profumo di erbe fresche e
basilico.
La ricetta è semplicissima ma d’effetto, bella da portare in
tavola, da abbinare ad un calice di D.O.C Grave friulano 2013servito fresco,
mi raccomando! 10° saranno perfetti
per esaltarne tutti i profumi e gli aromi.
Un po’ di riso basmati, qualche verdura di stagione, latte
di cocco e una spruzzata di lime e cosa vi viene in mente? A me un viaggio nei
sapori esotici della cucina indiana, meglio dire una cucina fusion, visto che qualche contaminazione di fatto c'è, che ci fa viaggiare, almeno col palato! La cucina
orientale e mediorientale sono da sempre la mia grande passione, così d’estate
dò spazio alla fantasia e metto insieme profumi e colori un po’ diversi, perché
si sa, ogni tanto c’è voglia di cambiare, e se grandi cambiamenti spesso sono
difficili e faticosi, le piccole cose invece ci vengono in aiuto.
Se avete voglia di una cena in giardino, di invitare gli
amici, di sorprenderli con profumi e sapori che sanno di paesi lontani, questa
ricetta è perfetta. Aggiungete qualche salsa, magari, ilbaba ganoush, un po’ dihummus, dei legumi speziati,
delle melanzane ripiene per accompagnare il riso ed il gioco è fatto. Ma soprattutto
non dimenticate le candele accese e qualche cuscino qua e là.
Cos’altro può servire? Solo una bella tavola preparata per
l’occasione una buona compagnia ed il gioco è fatto, e prima di iniziare a gustare i vostri piatti non dimenticate di augurare a tutti un buon
viaggio… nei sapori naturalmente!
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