lunedì 28 settembre 2015
Crocchette di sorgo e verdure
Crocchette, polpettine, burger e chi più ne ha più ne metta ve li ho proposti in diversi modi, (per esempio qui, qui, qui e qui) però io penso che non siano mai abbastanza. Ci ritroviamo spesso con qualcosa da riciclare in cucina, o magari abbiamo comperato una confezione di un nuovo cereale e non sappiamo bene come usarlo. Le polpette sono sempre un’ottima partenza, o anche arrivo se scoprite che quello che avete comperato non vi piace molto, perché sotto forma di polpetta tutto diventa magicamente buono!
Quindi, oggi facciamo le crocchette di sorgo, forse non lo conoscerete proprio tutti, ma è un ottimo cereale da riscoprire, quindi se vi capita provatelo. E’ sempre una buona cosa variare il più possibile a tavola, quindi non fermiamoci a pasta riso farro e orzo. (In ogni caso se non avete il sorgo potete tranquillamente preparare queste deliziose crocchette anche con altri cereali magari già cotti e avanzati)
Il sorgo dicevo, somiglia un po’ al miglio ma i chicchi sono più grossi. E' privo di glutine. Potete utilizzarlo in insalate, minestre, sotto forma di farina ecc ecc, oppure per farne delle polpettine o simili. Quelle di oggi sono nate da avanzi di barbabietole e rapanelli. A me le barbabietole piacciono moltissimo, sia crude marinate che cotte e anche centrifugate.
Non le trovo spesso con le foglie purtroppo, ma quando capita non le butto perché sono buonissime. Stavolta le ho messe nelle crocchette di sorgo, ed insieme ci ho messo anche le foglie di un mazzetto di rapanelli.
Ovviamente potete sostituirle con altre verdure a foglia verde, come gli spinaci per esempio. Però se avete la fortuna di comperare delle rape con le foglie, non buttatele, sono ottime anche in padella appena appassite con poco sale e poi condite con un filo d’olio. Come contorno ovviamente ho preparato un’insalata con le rape, i rapanelli e del cicorino fresco. Un bel po’ di limone per accompagnare e se avete voglia preparate una salsina di accompagnamento, magari a base di yogurt vegetale, oppure una buona maionese sempre vegetale come questa.
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giovedì 24 settembre 2015
Crostoni ai funghi
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Pentola Le Creuset |
Oggi una ricetta super facile; più che una ricetta è un’idea su come si possono utilizzare le alghe in cucina. A me le alghe piacciono molto, le uso spesso, ma non quanto vorrei, con la scusa di provare sempre tutto talvolta si trascura quello che è più collaudato e che ci piace davvero. La ricetta che preferisco, sono gli spaghetti aglio, olio, peperoncino fresco e alghe che devo assolutamente postare, spero quanto prima di riuscire a fotografarla prima di avventarmi sul piatto :)
Comunque, a parte questo, anche l’abbinamento con i funghi non è niente male. In questo caso ho preparato questi deliziosi crostoni ai funghi usando le alghe Arame, ma vanno bene anche le Hijiki, e le Wakame, potete comunque sperimentare. Io sono dell’idea che una ricetta si può quasi sempre reinterpretare a seconda di quello che si ha a disposizione, se avete un’alga invece che un’altra non resta altro da fare che provare.
Come si usano le alghe? Dipende, normalmente basta un ammollo di 15/20 minuti in acqua, poi si possono mangiare così, oppure dopo l’ammollo, possono essere saltate o cotte più a lungo. Io normalmente le salto brevemente, quando preparo la zuppa invece le lascio sobbollire lentamente così insaporiscono bene il brodo.
Le alghe sono ricche di iodio e ferro, alcune di più altre di meno, ognuna poi ha caratteristiche nutrizionali diverse, quindi è bene variarle e non abusarne in caso di ipertiroidismo.
Vi lascio il procedimento per preparare questi crostoni ai funghi, qualche volta una ricetta semplice, veloce e buona ci può salvare una cena, quindi diamogli il giusto spazio :) se invece volete proprio complicarvi la vita, usate questo condimento per condire delle ottime tagliatelle, (purchè le facciate voi però, sennò che complicazione sarebbe! una ricetta per preparare le tagliatelle la trovate qui) o da servire con dell'ottima polenta.
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venerdì 18 settembre 2015
Insalata di lenticchie e avena ammollata
Ma perché mangiarli crudi? I chicchi dei cereali crudi, lasciati in ammollo hanno tutte le proprietà degli alimenti germinati che sono moltissime, quindi dal punto di vista nutrizionale sono ricchi di vitamine e minerali, inoltre con con l’ammollo ( ed eventualmente con la successiva fase di germogliazione) si eliminano i fitati e altre sostanze antinutrizionali.
Direi che visto che fanno benissimo e ci risparmiano anche la scocciatura della cottura, cosa possiamo volere di più da questi cereali? Io ho scelto l’avena perché mi piace molto, ma si possono utilizzare anche orzo, farro, quinoa ecc ecc, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Con cosa abbinarli? Beh, si va a gusto personale e a stagionalità. Si possono fare delle deliziose insalate crude e cotte insieme, o solo crude, magari tiepide, oppure fredde, insomma, le opzioni non mancano, e anche d’inverno ci si può sbizzarrire.
Cosa ci ho messo io? Le verdure ancora di stagione, quindi i pomodori, il peperone, un po’ di cavolo cappuccio, delle lenticchie bollite così da farne un piatto completo ed alcuni germogli di broccolo, ottimi, molto saporiti, un po’ piccanti, deliziosi ed infine qualche germoglio di semi di senape. Un pieno di gusto e di salute, provatela, prima che arrivi l’inverno e troviate mille scuse per non mangiare più l’insalata
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lunedì 14 settembre 2015
Barrette energetiche vegan
Queste barrette sono una delle cose più buone che ho preparato ultimamente, ovviamente secondo il mio gusto, che non è quello dei più, ve lo dico subito! Fino ad ora nessun' altro le ha assaggiate, perché quando le faccio, me le mangio tutte. Anche perché, quando dovrei farle assaggiare? non sono un dessert, quindi non le posso offrire dopo cena, non sono dei dolcetti da servire con il tè. Sarebbero perfette prima di fare sport, ma solitamente la gente prima di fare sport non passa a salutarmi :)
Così quando è il momento giusto per mangiarle, d solito ci sono solo io. Comunque, se proprio devo dirvela tutta, siccome io non è che sono questa gran sportiva, (anche se è una vita che provo a diventarlo, più con la forza del pensiero che altro) queste barrette le mangio per merenda e basta.
Sono nate un po’ per caso, durante una sperimentazione con l’amaranto, con cui volevo preparare delle sfoglie croccanti che alla fine si sono trasformate in queste barrette. L’amaranto per chi non lo conoscesse è uno pseudocereale dal sapore molto particolare. Io lo adoro, ma sappiate che non è da tutti, così almeno è riportato in letteratura. Io trovo che abbia un sapore delizioso, e me lo mangerei anche solo cotto al naturale. lo uso in svariati modi, per esempio nella pasta di questa crostata salata è una vera delizia, ci ho preparato anche dei biscotti che posterò presto. E’ un alimento molto proteico, con un elevato contenuto di lisina, ed è fonte di calcio, ferro, magnesio, fosforo e lecitina. Come il grano saraceno dal punto di vista nutrizionale è considerato a metà tra un cereale e un legume, giusto per darvi qualche indicazione. Ora avete tutte le scuse per preparare queste deliziose barrette energetiche per sportivi ( e golosi ) Roba da mettersi a correre solo per poterne mangiare a volontà! Che sia la volta buona?
mercoledì 9 settembre 2015
Torta vegan cacao e prugne
Periodo di sperimentazioni, tante, diverse e fogli volati ovunque in casa. Spesso li perdo e poi li ritrovo, ma non è detto che ciò avvenga nella medesima stagione, ragion per cui, prima di perdere anche la ricetta di questa torta per ritrovarla magari quando le prugne sarebbero solo un lontano ricordo, meglio postarla subito anche se altre attendono da più tempo.
Comunque, un dolce veramente buonissimo, che ho apprezzato ancor di più il giorno dopo. Le prugne lasciate intere sono favolose e lo rendono golosissimo.
Velocissimo da preparare, l’ho fatto con le farine che avevo in casa, fermo restando che se avete farine diverse potete sperimentare.
Due parole sulla margarina: io non la compero mai, quindi o me la faccio in casa, o uso l’olio di semi di ottima qualità, quindi spremuto a freddo e bio; tenete conto che l’olio conferisce sapore all’impasto, quindi se vorrete provare anche un olio d’oliva leggero, sempre ottimo perché resiste bene alle alte temperature, sappiate che il sapore sarà più deciso, e non tutti lo gradiscono nei dolci quindi che dire, non resta che provare per trovare quello che più si avvicina al vostro gusto. L'olio di semi di girasole, tra gli olii di semi, resiste meglio alle alte temperature, quindi magari è da preferire ad altri per le cotture.
Comunque a parte il tipo di olio, il dolce è super buono, facile da preparare e bello da vedere, e si sa, anche questo ha la sua importanza. In poche parole se lo servite ai vostri ospiti farete un figurone.
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lunedì 7 settembre 2015
Tofu strapazzato
Il tofu questo sconosciuto :) Certo non dai vegetariani, né tantomeno dai vegani, o da chi come pensano in molti, mangia cose strane! ma quanti sono convinti che il tofu sia qualcosa di immangiabile? Io credo in molti , o per lo meno, a me molte persone chiedono: "come fai a mangiare il tofu? Non sa di niente e ha una consistenza pari a quella del polistirolo".
Beh ecco, l’ho già detto più volte che non sono per niente d’accordo, perché a me il tofu piace, e il tofu strapazzato lo adoro! (preciso però che non ne abuso, pur piacendomi; ricordiamoci che deriva dalla soia, e per quanto si comperi quella bio priva di ogm, beh ecco, io la certezza non ce l'ho, la soia gialla rimane comunque tra gli ingredienti maggiormente geneticamente modificati)
Certo, se comperate quello confezionato, lo aprite, magari non lo asciugate nemmeno e lo mettete in tavola come fosse un formaggio, magari pensando di accompagnarlo ad un pezzo di pane, convengo con voi che non è certo il massimo della goduria, anzi, non mangiatelo assolutamente così, sennò non lo proverete mai più ! :)
Se invece lo trattate nei modi dovuti, diventa un alimento veramente interessante. A parte le consistenze che lo rendono più o meno cremoso, quindi va scelto in base all’uso che se ne deve fare, per quanto riguarda il gusto, ci sono tanti modi per renderlo appetibile. Marinato, fermentato, affumicato, e sono solo alcuni dei modi che io conosco; ma senza rendere le cose troppo complicate, oggi vi lascio la mia ricetta salvavita, ovviamente protagonista il tofu; è veloce da fare, quando capita che in frigorifero non ho niente di pronto, lo preparo in pochissimo tempo.
E’ buono, gustoso, sfizioso e facile da preparare, cosa si può chiedere di più ad un pezzo di tofu?
Non ci sono accortezze particolari, se non quella di utilizzare un tofu abbastanza solido, meglio se autoprodotto, sennò andrà benissimo quello acquistato, asciugarlo bene e utilizzare uno schiacciapatate a fori larghi (io uso l’attrezzo per i passatelli)
Per il resto, largo alla fantasia e al gusto personale. Io lo aromatizzo con i miei amati capperi (li adoro e li metterei ovunque) un po’ di origano, la polvere di peperoni (giusto perché ce l’ho, ma non è indispensabile) ed il gioco è fatto. Potete aggiungere anche delle olive per farlo proprio alla mediterranea. Provatelo, sono certa che vi piacerà moltissimo. E se poi vi venisse voglia di provare qualche altra ricetta col tofu, guardate qui, e qui, giusto per qualche idea.
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martedì 1 settembre 2015
Taralli integrali pomodoro e origano
Questa è una ricetta per chi come me si entusiasma all’idea di riciclare gli avanzi e soprattutto le parti di scarto degli alimenti, vi ho già contagiati vero? :) (ognuno si entusiasma come può )
Prima che l’estate ci saluti, oltre che alle solite passate, ai sott’olii, e a conserve varie di pomodori, perché non trovare un modo per riciclarne anche le bucce? Per esempio, quando preparate sughi o pesti che prevedono l’eliminazione della buccia esterna, non buttatela. Potrete essiccarla in forno o nell’essiccatore e poi frullarla fino ad ottenere una polvere sottile da utilizzare per aromatizzare risotti ( basta spolverizzarne un po’ a fine cottura)o nei lievitati come per esempio pane o brioches salate, o in biscottini da aperitivo a base di pasta sfoglia o quello che più vi piace. Oppure come ho fatto io, potrete preparare degli sfizziosissimi taralli integrali gusto pizza! Vi assicuro che tutto ciò vi darà grande soddisfazione.
Solitamente mi chiedete consigli su come essiccare se non si ha l’essiccatore. Io prima di acquistarlo usavo il forno alla minima temperatura, con lo sportello leggermente aperto per far uscire l’umidità, per il tempo necessario che valutavo a seconda degli ingredienti e in modalità ventilato se non volava tutto! Ora che ho l’essiccatore non so più darvi i tempi precisi con il forno dato che non lo uso più a questo scopo, ma posso dirvi che le bucce, che sono molto sottili, non dovrebbero impiegare molto ad essiccare, quindi non è troppo dispendioso in termini di costi e di energie.
Io come vi ho già detto ho preparato dei taralli leggermente piccanti, aromatizzati con bucce di pomodoro e origano, Ma potete essiccare tante cose, largo alla fantasia. Sulla quantità di polvere di
pomodoro dipende da quanta ne avete a disposizione e dal gusto personale, dosandola si può ottenere un spore più o meno accentuato, sempre buono comunque, e questo è l’importante purchè non esageriate, ovvio.
E dato che accendere il forno ora non fa più così paura, mi raccomando, prima di buttare qualsiasi cosa pensateci, e ricordatevi che molto può essere riciclato e rendere deliziosi e originali i vostri piatti.
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