Quando cucino i cereali, ne faccio sempre più di quanti ne richieda la ricetta che sto realizzando, sia che si tratti di cereali bolliti, sia che si tratti di risotti o simili. E questo per il semplice fatto, che adoro le polpette, perciò ogni volta che posso, ne approfitto e creo occasioni per realizzarne sempre di nuove :)
Tutti sanno che le polpette sono un modo delizioso per riciclare qualche avanzo e questo, quando sono fatte in casa, me le fa piacere ancora di più. Anni fa, quando mia mamma mi preparava il risotto, io non vedevo l’ora di mangiare le polpette preparate con quello che avanzava, perché mi piacevano di più del risotto stesso; da allora la storia non è cambiata molto,quindi qualche porzione in più la prevedo sempre. Le polpette sono buone sia partendo dal risotto, che dal cereale asciutto condito poi con le verdure. In tutti i casi però un accompagnamento con una salsina è quasi d’obbligo, ma senza andare sul difficile, se avete poco tempo, basterà un po’ di senape, una maionese vegan (la ricetta qui ) o uno yogurt di soia naturale insaporito con qualche erba aromatica e/o con un po’ di senape. Se ci aggiungiamo poi un contorno di verdure crude miste ed il gioco è fatto, una cena sfiziosissima di quelle che mi piacciono tanto :)
Purtroppo tanto era il desiderio di mangiarle che ho dimenticato di trascrivere quante polpette sono venute fuori con questi ingredienti :)
Comunque direi 10/12, la prossima volta che le preparerò metterò il numero preciso, ma sapete com'è no? le ricette qualche volta nascono da improvvisazioni e con i quantitativi non sempre si riesce ad essere precisissimi. Per alcune si può avvalersi di un buon grado di "tolleranza" diciamo così, soprattutto quelle fatte con avanzi.Infatti questa più che una ricetta è un'idea di riciclo, che ognuno può rielaborare in base a quello che ha in casa, questo è il bello della cucina! e delle polpette :) Vedrete che verranno benissimo sempre e comunque, l'importante è partire da ingredienti buoni e sani, per il resto la strada sarà tutta in discesa :) E se volete qualche altra idea di stagione, guardate qui
Vorrei spendere invece due parole sul riso integrale: è vero che a cuocerlo ci vuole di più che un riso normale, però se lo lasciate a bagno tutta la notte i tempi si accorciano notevolmente. Quindi sciacquatelo e mettetelo a bagno per 12 ore. Poi procedete con la cottura che a questo punto sarà molto più rapida. A breve posterò un risotto con riso integrale così vi spiego meglio la cottura, intanto vi lascio queste crocchette per una cenetta sfiziosa da divano, avete presente? Beh, a me le cenette da divano piacciono tanto, sarà perché posso farle raramente :) Se non gradite, sedetevi pure a tavola, le polpettine andranno benissimo comunque ;)
Che ne dite di uno stufato di fagioli misti speziato? I legumi sono un alimento importantissimo che non dovrebbe mancare sulla nostra tavola, l’ho detto tante volte e rischio di essere ripetitiva, però sento un sacco di gente che non ne fa uso per questo o quell'altro motivo. Uno è senza dubbio legato al fatto che ci vuole un po’ a cuocerli, l’altro è legato alla digeribilità dell’alimento. Dunque, per quanto riguarda la prima questione, se voi vi ricordate di metterli in ammollo il giorno prima e avete una pentola a pressione, in 20 minuti ve la cavate e non mi sembra un tempo eccessivo, direi che è fattibile. Per aumentare la digeribilità invece vi consiglio di lasciarli in ammollo per 24 ore cambiando l’acqua tre, quattro volte con un pezzo di alga kombu e una foglia di alloro, e poi di cuocerli sempre con alloro e alga kombu per il tempo necessario. L’alga kombu poi la potete mangiare tranquillamente in insalata, oppure utilizzarla per la preparazione stessa. Detto ciò, resta da trovare qualche ricetta sfiziosa per gustare al meglio questo importantissimo ingrediente. Certo per me è facile perché io adoro i legumi e sulla mia tavola non mancano quasi mai, direi che mi piacciono in tutti i modi: sotto forma di zuppa, di minestra, in insalata, trasformati in burger vegetali, in paté e non so cos'altro, comunque per qualche spunto potete sbirciare tra queste pagine o guardare per esempio qui , qui, e qui, La ricetta di oggi è stata la mia cena di sabato: stufato di fagioli misti speziato, accompagnato da riso alla curcuma, uno di quei piatti che scaldano, avete presente? sia per la presenza delle spezie, sia perché lo stufato di per sé rimanda a piatti ricchi, avvolgenti e di casa. E poi è molto conviviale, servito in un bel piatto da portata al centro della tavola e con poco altro di accompagnamento avrete una cena sana, gustosa, sfiziosa e semplice da realizzare, per di più che si può preparare in anticipo. Sempre che vogliate una cena semplice eh, niente di sofisticato, ma per quello ci saranno altre ricette e altre occasioni. Ogni tanto anche qualcosa di proprio casalingo ha il suo perchè :)
Qualche variante per questa ricetta? Al posto del riso, potete preparare della polenta morbida aromatizzata con funghi o erbe aromatiche, oppure del cous cous che ne dite? Vogliamo provare? :)
Autunno non è solo arancione-zucca, perchè l’altro immancabile colore sulla mia tavola è senza dubbio il verde-broccolo. Adoro questo ortaggio bellissimo: nella pasta, nelle zuppe dal sapore orientale, nelle vellutate, nei contorni, ogni ricetta è buona per aggiungerne un pò.
Preparare la pasta con i broccoli è molto semplice, un po’ come quella con le cime di rapa che io adoro: olio aromatizzato con aglio e peperoncino, broccolo cotto insieme alla pasta il tutto poi saltato con l'olio profumato.
Quella di oggi però è una versione un po’diversa perché ho preparato con una parte del broccolo una crema per mantecare, così da rendere il piatto molto cremoso e più completo con gli anacardi che forniscono la parte proteica. Non so voi, ma per me il pranzo è un momento in cui solitamente ho poco tempo, quindi mi limito a prepararmi un unico piatto cercando di farlo il più completo possibile, quindi questa versione è ottima se non prevedete un secondo piatto. Basterà unirci un’insalata ricca magari con qualche seme ed il pranzo prende tutta un’altro sapore.
La crema di anacardi e broccoli preparata a pranzo poi a me torna molto utile per i miei panini serali, perché purtroppo sono costretta a mangiare fuori casa, e così anche il panino deve diventare il più completo possibile, vabbè ma questa è un’altra storia, tutto ciò per dirvi che se dovesse avanzarvi un pò di questa crema, niente paura, spalmatela su del buon pane integrale tostato e mangiatela così, magari aggiungendo una nota acidula a vostro piacimento, un formaggio vegan, o del patè di pomodori secchi, fate voi, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Io vi lascio la ricetta semplice e veloce, a come e quando mangiarla pensateci voi :)
Quante cose possiamo preparare con la zucca? Riso, pasta, vellutate, lasagne, gnocchi, contorni, pane, dolci, insomma direi che con la zucca si può fare veramente tutto. L’altro giorno riflettevo su cosa prepararmi per colazione, così, tanto per cambiare; con la colazione sarei un po’ abitudinaria anche se mi sforzo di variare. Solitamente opto per delle semplici fette biscottate con la marmellata, sostituite quando ho a disposizione quello buono, dal pane integrale con la marmellata o con la cioccolata, un po’ di frutta, spremuta, caffè e finisce qua.
Pensa che ti ripensa, avevo una bella zucca bio che stazionava in cucina e improvvisamente l’ho visualizzata sottoforma di panini con gocce di cioccolato. Mi è sembrata un’idea meravigliosa, e detto fatto ho cominciato a pensare un po’ a come poterli preparare. Ora, lo sappiamo che le farine vanno meglio se integrali, biologiche, magari senza glutine, tutte queste cose insomma. Però ogni tanto c’è un fattore che entra in gioco e che prevale su tutti, quello della pura gola, e che ci spinge verso ingredienti che magari solitamente non usiamo.
Così al sacchetto di manitoba iniziato e mai finito, ho fatto fare una fine degna: dentro dei panini soffici, in compagnia però anche di farina integrale e un po’ di farina di farro. Ne sono venuti dei panini morbidi dentro ma belli croccanti fuori. Ho usato poco lievito e lasciato lievitare il doppio del necessario.
Il risultato è che il giorno dopo ho fatto una colazione super, con questi panini semi dolci alla zucca e gocce di cioccolato, aperti e spalmati con abbondante crema al cioccolato, direi che ho cominciato la giornata alla grande, solo che poi avrei voluto rifare colazione sia a pranzo che a cena :)
Panini buoni, semplici e di sicuro effetto, deliziosi farciti con crema al cioccolato fondente o alla nocciola, o con malto alla nocciola, insomma fate voi, sono sicura che le idee non vi mancano. Se omettete le gocce di cioccolato, potete sbizzarrirvi con le marmellate, o anche con qualcosa di salato, ma io direi provate con le gocce, almeno una volta, sono sicura che non ve ne pentirete.
Premetto che non amo particolarmente i formaggi vegan, non ne mangio molti. Fino ad ora l’unico che ho fatto spesso è quello con lo yogurt di soia lasciato colare ed aromatizzato con erbe fresche. Malgrado i corsi che ho fatto sperando di appassionarmi all’argomento, niente, per ora non mi entusiasmano proprio, anche se alcuni li preferisco ad altri. Però il fermentino, il formaggio di mandorle fermentato, beh, quello si che mi ispira, ed è tutta un’altra storia rispetto agli altri.
Diverso tempo fa ho comperato un libro proprio sui formaggi veg, di Grazia Caciola e devo dire che ce ne sono diversi che vorrei provare, ma uno in particolare si è insinuato tra i miei pensieri, mi capite vero? ;)
Sarà che avevo letto diverse cose in giro sul fermentino appunto, fatto sta che quest’idea è rimasta latente nella mia testa finchè non è arrivato il suo momento. Perché proprio quel momento? Non ne ho idea, sono cose che vengono da sé, vanno prima elaborate e poi il momento arriva. Nel libro l’autrice non fa uso dei fermenti come avevo letto in altre ricette ma del rejuvelac (la ricetta qui) Dunque, secondo voi io non volevo provare a fare il rejuvelac invece che andare in farmacia a recuperare i fermenti? Certamente! scegliamo sempre la strada più complicata per carità! ed ecco spiegata la genesi della ricetta.
Comunque, devo dire che il risultato mi piace molto, l’ho appena finito che sono già pronta a rifarlo, e questo è il segno che sarà una di quelle ricette che restano :)
La crema fresca spalmata su crostini o crackers crudisti è buonissima anche in abbinamento ad altri ingredienti. La fermentazione si sente ma il sapore non è invadente, mentre nel formaggio preparato con i fermenti lattici il pizzicorio è più forte, almeno in quello che ho assaggiato io, ma dipenderà da tante cose presumo, con le fermentazioni è così.
Se poi procederete con l'essiccazione di questo formaggio di mandorle, il pizzicorio della fermentazione si accentuerà un pò, il formaggio risulterà più asciutto e io lo trovo perfetto passato al mixer ed utilizzato come sostitutivo del parmigiano.
La ricetta di questo formaggio come vi ho anticipato, è tratta dal libro di Grazia Cacciola: formaggi veg. Non l’ho riprodotta esattamente com’era, ma rielaborata secondo i miei gusti e quanto mi pareva necessario in base ai miei ingredienti. Per esempio non ho usato tanta acqua come indicato nella ricetta originale perché mi sarebbe venuto molto liquido, il risultato comunque mi sembra molto buono. Se lo provate caso mai raccontatemi la vostra esperienza che vi inserisco nella casistica :)
Ovviamente per aromatizzarlo ho utilizzato cose che tengo sempre in casa, quindi erano già pronte, come la polvere di peperone e quella di capperi, però se non le avete non sono obbligatorie, potete usare cipolla essiccata, aglio, potete provare con lo zafferano e quello che pensate possa piacervi, e questi si trovano tranquillamente nei negozi.
Le tartine della foto, per chi volesse provarle sono preparate con pane nero ai cereali, formaggio di mandorle fresco, patè di pomodori secchi (poco) e foglie di sedano tritate, attenti perchè sono irresistibili, se non volete cadere in tentazione non vi resta che prepararne poche :) Qio sotto invece l'immagine del formaggio e delle diverse "stagionature"
Questo è un post che non farà tutti felici, nel senso che non si tratta di un dolce goloso, né di uno di quei piatti che fanno fame al solo pensiero. E’ solo una misera bottiglietta piena di un liquido biancastro e torbido. E che cosa sarà mai? Orzata? Noooo, molto meglio perché credetemi, questa bottiglietta è magica :) Allora mettiamoci comodi che il discorso è un po’ lungo.
A parte gli scherzi, spero che questo post possa tornare utile a chi decida di provare a fare il Rejuvelac, perché quando l’ho deciso io, ho letto tante cose, ma nessuna rispondeva al mio grande quesito, o meglio, rispondeva solo in parte e il grande quesito era: ma il Rejuvelac puzza?
Perché in effetti dalla data di inizio delle mie sperimentazioni in merito, ho letto tanto. In molti chiedevano se in effetti l’odore forte e poco gradevole fosse normale, il che significa che è una condizione che si presenta spesso. Non sono anni che faccio il Rejuvelac, anzi diciamo che ho appena iniziato, però in un mese ho fatto fermentare di tutto, dalla quinoa, all’avena, al riso e non so cos’altro. Alla fine buttavo sempre tutto perché anche per me l’odore era troppo forte.
Finchè un giorno, dopo l’ennesimo tentativo, quell’odore non c’era, o meglio c’era ma molto attenuato e questo va bene. Le bollicine c’erano, il colore biancastro pure, finalmente il rejuvelac! Non restava che sperimentarlo e farci fermentare qualcosa, ma questo ve lo racconto al prossimo post. Quindi quali sono i miei consigli e le mie considerazioni alla luce di tutto quello che ho letto e della mia esperienza seppur non decennale? Ve lo spiego sotto, nel procedimento. Ora vorrei spendere due parole per spiegare a chi non lo sa cos’è il rejuvelac e a cosa serve. Il rejuvelac è il prodotto della fermentazione dei cereali. In rete troverete tutte le informazioni che vi servono, comunque riassumo dicendo che è ricco di vitamine: del gruppo B, K ed E, carboidrati, destrine e fosfati. E’ ricco di enzimi e assumerlo quotidianamente è un toccasana per la flora batterica intestinale. Oltre a questo è utilizzato come starter per far fermentare altre cose, per esempio il latte per fare lo yogurt o la frutta secca per farci i formaggi vegan. Questo in estrema sintesi perché non voglio fare un trattato, però tanto mi basta perché se volete fare il formaggio di mandorle o di anacardi a casa, o usate il rejuvelac o comperate i fermenti lattici in farmacia, il risultato però ion termini di gusto è un po’ diverso. Io vorrei aggiungere una cosa che mi viene dalla mia esperienza personale, e se ci fosse qualcuno che ha informazioni o idee diverse sarò felce di ascoltarle. Per esempio, in quanti sostengono che il rejuvelac sa di limone? A me non pare che sappia di limone, ha un suo sapore che non saprei definire ed è un po’ frizzante, le bollicine si vedono ad occhio: nella prima fermentazione sono piccole, nella seconda più grosse. Ma dopo due giorni in frigo praticamente scompaiono. Questo starà a significare come sostiene qualcuno che è meglio non tenerlo in frigo perché perde le sue proprietà? E qui si accettano suggerimenti. Io comunque il formaggio l’ho fatto con il rejuvelac preparato il giorno prima, quindi un giorno di frigo l’ha fatto, però è fermentato! Comunque sempre meglio utilizzarlo subito, lo dice anche l’autrice del libro formaggi veg Grazia Cacciola da cui ho preso ispirazione :) Ok basta sennò è troppo lunga la storia, passo a spiegarvi il procedimento
Di ragù vegan ne ho sperimentati già diversi, quello di lenticchie e verdure, quello di seitan e tofu, quello di verdure classico e questo ragù di semi. Quindi direi che posso stilare la mia personalissima classifica. All’ultimo posto ci metto quello di verdure, non perché non sia buono eh, ma se parlo di ragù ho in mente consistenze e sapori un po’ diversi.
Quello di lenticchie e verdure lo metto a pari merito con quello di seitan e tofu, buoni entrambi: golosi e corposi.
Questo ragù di semi, beh questo è stata una vera rivelazione e lo metto senz’altro al primo posto. L’adoro, mi piace proprio un sacco, mi piace la consistenza, il sapore, lo trovo un perfetto condimento per tagliatelle, gnocchi, tortelli ecc. Ma anche mangiato da solo, magari facendo scarpetta con del buon pane integrale, che dire ancora, è veramente irresistibile. L’idea non è mia però eh, dev’essere stato un genio ad inventarlo :)
Io ho solo visto in giro dei barattolini di ragù di semi vegan, e così ho voluto provare a farlo a modo mio. Quello pronto non l’ho mai assaggiato, quindi non so come sia, ma posso dirvi che preparato a casa è una meraviglia. Ora basta perché sennò mi ripeto, voi provatelo e poi fatemi sapere, sono certa che lo farete e rifarete. In più non è nemmeno troppo lungo da preparare, insomma ha tutto a suo favore, e cercando di descriverlo, malgrado abbia appena cenato, m’è tornata fame :)
Vi lascio la ricetta, io ci ho condito sia dei tortelli ripieni di erbette e ricotta vegan, sia delle tagliatelle di farro e canapa. Vi lascio le dosi anche per le tagliatelle caso mai vogliate provarle.
Sto cominciando ad andare fuori stagione, ma anche questo panino non avevo avuto il tempo di postarlo, ma è talmente buono che non volevo aspettare la prossima estate. Come sempre è un’idea, quindi le verdure si possono cambiare a seconda della stagione.
La crema di anacardi è molto buona e perfetta per rendere completo un panino tutto vegetale, costituisce la parte proteica senza ricorrere a tofu o seitan (che io cerco di non mangiare molto)
Adoro i panini, ed ogni sera costretta a cenare fuori casa li trovo una soluzione perfetta. Ma cosa metterci se le sole verdure non lo rendono abbastanza appetitoso e completo? Le creme di frutta secca, mandorle, anacardi ecc, o semi oleosi. In realtà questa è una versione semplificata della crema di anacardi, perché stavo sperimentando la fermentazione con il Rejuvelac per preparare il formaggio di anacardi, ma di questo vi parlerò in un altro post perché è troppo lungo.
Questa crema invece è veloce, si prepara in un attimo e rende il panino buonissimo e super goloso. Vi lascio dosi per due persone, da quanto mi piaceva l’ho mangiato tutto io… l’ho finito a fatica però eh, un pezzetto è rimasto e l’ho mangiato il giorno dopo. Conservato ben chiuso in frigorifero era ancora delizioso.
Prima che sia troppo freddo, che ne dite preparare qualcosa che ci ricorda l’estate? Dei crostoni con guacamole e germogli per esempio! Quest’estate li ho adorati, velocissimi da preparare e di sicuro effetto, sono molto buoni, sono belli, e non lasciano indifferente nessuno, ve lo assicuro. Ricetta semplicissima lo so, niente di pretenzioso, ma anche la semplicità ha le sue regole e non è detto che tutto quello che è semplice risulti poi anche buono.
Comunque, se volete rallegrare la tavola con qualcosa di colorato questa è un’ottima proposta. Troverete in rete tante ricette di guacamole, si può fare in mille modi e mille varianti. Io ho scelto di preparare questa salsa con gli ingredienti che piacciono a me, non ho voluto aggiungere il pomodoro perché ne mangio talmente tanti che se anche qualche volta li ometto va bene :)
Invece l’ho arricchita con dei germogli, sapete che che fanno molto bene vero? sono ricchissimi di proprietà, di vitamine ecc ecc, sono divertenti, buoni e sanno rendere anche il crostino più semplice davvero speciale. Non solo nell’insalata quindi, e potete scegliere quelli che preferite, io ho optato per la leggera piccantezza dei germogli di broccoli, accentuata poi anche dal peperoncino fresco, così, tanto per berci una buona birra ghiacciata d’accompagnamento, chi la beve ovviamente :)
Ecco, la ricetta è tutta qua, ci vuole più a scriverla che a prepararla, però è proprio buonissima!
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