Non ho mai postato un minestrone, malgrado a me piaccia molto, come sempre le cose più normali si lasciano sempre da parte. Però non è che tutti i giorni possiamo metterci a fare piatti troppo lunghi o ricercati. Anche le ricette semplici e veloci ci stanno, come il minestrone. Chi è che non lo sa fare? credo nessuno, però magari non si pensa di metterci dentro qualcosa di diverso dalla pasta o dal riso. In questo per esempio ci ho messo il grano saraceno, per un primo piatto senza glutine. Io il grano saraceno lo uso soprattutto sotto forma di farina nei dolci, ma è ottimo anche asciutto e condito inventandosi delle insalate sempre diverse e di stagione. Oppure al posto della pasta nelle minestre di erdure, favoloso anche per farci dei burger. Cuoce in fretta ed ricco di proprietà, soprattutto antiossidanti ed è importantissimo per il benessere del sistema cardiovascolare. Non voglio dilungarmi in discorsi complessi sulle sue proprietà, ci sono tante fonti per approfondire. Io ho fatto mio il principio di variare il più possibile quello di cui mi nutro tutti i giorni. Se non lo conoscete provatelo, la prossima volta che preparate una zuppa o una minestra, metteteci il grano saraceno al posto della pasta. E’ così che si scopre sempre qualcosa di nuovo, provando, sperimentando, leggendo. Io così, nel tempo ho scoperto cose di cui oggi non potrei più fare a meno.
lunedì 30 novembre 2015
lunedì 23 novembre 2015
Confettura di mele Cotogne e pere
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Pentola Le Creuset |
Parto dal fatto che mi hanno regalato delle bellissime mele cotogne, solo che io non ci avevo mai fatto la marmellata, ma era tanto che la volevo provare, così ho rispolverato un vecchio ricettario di famiglia (non proprio la mia, ma insomma, sempre nelle cerchie diciamo) giusto per vedere se c’era qualcosa di particolare da sapere e mi sono messa all’opera seguendo giusto qualche consiglio per il procedimento, poi però come sempre ho fatto di testa mia perché alcune cose non mi sembravano molto sensate . Per esempio, ho omesso completamente il limone in quanto le mele cotogne erano già tanto aspre per i miei gusti, e pensare che a me le cose aspre piacciono eh! ma queste lo erano troppo, (saranno tutte così?) Sempre per lo stesso motivo ho aggiunto anche una bella pera, abbastanza grande, perché non è che aggiungendo tonnellate di zucchero il problema si risolve, e comunque non è il sistema che prediligo. Quindi alla fine la confettura di Mele Cotogne è diventata una confettura di mele Cotogne e Pere, morbida e vellutata, molto buona, non credevo! Della giusta consistenza senza bisogno di metterci acqua per poi stracuocerla. Mah… però non so dire se le mele cotogne che avevo io erano diverse dalle altre, cioè non so perché in tante ricette che ho visto ci aggiungono acqua, io se dovessi rifarla la rifarei così ecco, però se qualcuno ha un’esperienza diversa da raccontare io come sempre ascolto volentieri, non sia mai che la prossima volta trovo delle mele tutte diverse e non so cosa fare ;) Comunque l’ho trovata perfetta, sia come sapore, che come consistenza, ma si sa, ogni scarrafone è bello a mamma soja ;) In purezza dico la verità, non so se mi sarebbe piaciuta. Quindi se anche voi siete un po’ perplessi di fronte al sapore delle mele cotogne (sempre che non fossero le mie ad essere strane) ma ne avete molte da consumare, provate così, questa vi convincerà. Io poi ci ho preparato questa :) Che ne dite? vi ho convinti? :)
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sabato 21 novembre 2015
Chips di Cavolini di Bruxelles
Post del sabato: Chips di cavolini di Bruxelles! In realtà non posto mai di sabato, e non so nemmeno se questo possa essere considerato un vero e proprio post, perché in fin dei conti quella che vi darò non è certo una ricetta, diciamo più che altro un’idea ecco, però carina, sfiziosa e facilissima! E’ da un po’ che ho in mente di darvi la versione light e super veloce delle mie chips di radici e tuberi, questa. Ma tra una cosa e l’altra non ho mai avuto il tempo di sperimentarla. Intanto vi lascio questi cavolini croccantissimi che seguono lo stesso principio di preparazione.
Ieri mi serviva qualcosa per un’aperitivo veloce, e ovviamente non avevo il tempo di preparare tartine, torte salate, e via dicendo, così, dato che avevo dei Cavolini di Bruxelles, li ho puliti, e con le parti di scarto, cioè le foglie più esterne, ci ho fatto queste deliziose chips. Certo non è che ve ne vengano una montagna, però potete sempre mescolarle ad altre verdure, come il cavolo nero o riccio per esempio. Oppure potete servire oltre a queste qualche altro snacks. Comunque sono deliziose. Prossima occasione provo a fare così le rape e le carote e vedo cose ne viene fuori, intanto vi lascio queste, fanno molta simpatia a chi se le trova in tavola, davvero, tutti a dire: cosa sono queste? "Cosa sono?" Eh, a casa mia si mangia solo roba strana, dicono sempre così! ahahaha, spero un giorno di smettere di sentire ‘sta frase, a me sembra roba normalissima, sono gli altri che sono strani! Non sembra anche a voi? ;)
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giovedì 19 novembre 2015
Pesto alla salvia e alghe Arame
Questo è uno dei mille pesti che ho preparato in questo periodo, perché oltre che con il basilico lo sappiamo tutti che si possono preparare anche con tantissime altre erbe aromatiche e verdure. Forse non è proprio appropriato chiamarli pesti, non in tutti i casi comunque, forse andrebbe bene salsa, o crema, non lo so, fatto sta che sono buonissimi comunque li chiamiate. Questo è uno dei tanti che ho provato, finiscono talmente in fretta che qualche volta non riesco nemmeno a fotografarli, ma questo l’ho messo in salvo per un paio di giorni ed eccolo qui, immortalato in tutto il suo bellissimo verde salvia.
Non c’è molto da spiegare, quindi non mi dilungherò sulla ricetta, magari spendo due parole sulle alghe, così che anche chi non le usa o non le conosce magari incuriosito corre a comperarle. Le alghe come abbiamo già detto hanno tante proprietà e fanno molto bene, a patto che non soffriate di disturbi alla tiroide, in quel caso è meglio consultare un medico o nutrizionista. In tutti gli altri casi, le alghe sono un alimento molto importante, ricche di iodio, ferro, e in misura minore di magnesio, fosforo e potassio. Per questo sono considerate degli ottimi integratori che agiscono anche rafforzando il sistema immunitario. L’uso cosigliato è due volte alla settimana. Ogni alga ha le sue proprietà e quindi è bene usarle un po’ tutte. Le Arame che ho utilizzato in questa ricetta sono tra le mie preferite perché hanno un sapore molto delicato, che può piacere un po’ a tutti senza essere invasivo, ma ovviamente dipende anche dalle quantità utilizzate. Sono ottime nelle insalate, saltate con la pasta o con le verdure, o nei pesti come quello di oggi. Prossimamente vi darò qualche altro suggerimento per utilizzare le alghe in modo semplice così da poterle introdurre nella dieta settimanale senza troppe difficoltà nel caso foste in cerca di suggerimenti in merito.
Intanto ecco il pesto di salvia
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lunedì 16 novembre 2015
Polpette di quinoa e amaranto con zucca e funghi
Non siete stanchi di polpette vero? Perché oggi vi do l’ennesima versione. E come sono stavolta? di quinoa e amaranto con funghi e zucca. Diciamo una delle tante versioni autunnali che si presta a tante reinterpretazioni, secondo la vostra fantasia e secondo quello che avete in frigorifero. Per esempio, se non avete la zucca o i funghi, potete metterci degli spinaci, qualche erba aromatica, curry e curcuma che con gli spinaci ci stanno bene, insomma, le verdure si possono cambiare di volta in volta. Quello che mi interessa e’ l’uso degli pseudocereali, quinoa e amaranto. L’amaranto, meno noto forse della quinoa, ha un gusto particolare che mi piace molto, e trasformato in polpetta è un buon modo per utilizzarlo. Chi lo conosce sa che in cottura diventa un po’ gelatinoso; in questa preparazione la sua caratteristica consistenza non dà fastidio in quanto poi verrà mescolato ad altri ingredienti per diventare appunto polpetta :) Se però volete mangiarlo condito come si può fare con la quinoa, è preferibile mescolarlo ad altri cereali, e cuocerli insieme, scegliendo magari quelli che hanno tempi di cottura simili.
A me al di fuori da questo tipo di preparazione piace molto sottoforma di farina per esempio nelle torte salate come questa, o nei biscotti sia dolci che salati. In tutti i casi il suo sapore particolare, oltre alle sue proprietà, lo rendono un ingrediente veramente interessante. Se avete voglia di provarlo, potete iniziare da queste sfiziose polpettine, e se volete cimentarvi in qualcosa di più ardito, vi consiglio la crostata salata, veramente deliziosa, piaciuta molto anche a chi non è vegano!
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giovedì 12 novembre 2015
Zuppa di fagioli e cavolo nero
Questa di cavolo nero è una delle zuppe invernali che mi piacciono di più. Magari è un po’ lunga da preparare, ma nemmeno tanto se partite da fagioli che avete cotto il giorno prima. Io di solito quando decido di cucinarli ne faccio sempre un po’ di più per farne in seguito una zuppa, o dei burgers. Così anche per questo piatto invernale basta solo un minimo di organizzazione, ma ne vale senz'altro la pena. Non è la classica ribollita, adoro anche quella ma questa è una zuppa più semplice, con meno verdure e perfetta anche per riciclare qualche legume rimasto.
Il cavolo nero a casa mia d’inverno non manca mai, lo trovo favoloso in mille preparazioni, questa, insieme ovviamente a ribollita e simili è decisamente una delle mie preferite.
Certe volte rifletto sull'indice di gradimento delle ricette di questo blog, ma le dinamiche mi sono ancora abbastanza oscure. A parte i dolci che riscuotono sempre molto successo, ci sono ricette che io adoro che magari non vengono visitate più di tanto, altre di una semplicità estrema che diventano le più visitate. Io ne ho due sul mio blog che si contendono il primato, una è la torta millefoglie che ho postato credo appena aperto il blog o giù di li, non vado nemmeno a controllare per non guardare la foto!
L’altra è la zuppa di ceci e cavolo nero, e di questo sono molto orgogliosa perché è una ricetta vegan, datata pure quella ma è sempre piaciuta molto e continua a piacere. Anche quella foto non la voglio vedere, e prometto a tutti che prima o poi la sostituirò! malgrado questo, pare che nessuno si sia spaventato troppo e tutti continuano tranquillamente a guardarla.
Ora vediamo se questa riuscirà a guadagnarsi il primato rispetto alla cugina più vecchia. Io voto decisamente per la novità sarà che sento ancora il sapore del cavolo nero e del pane ammorbidito! e poi ci sono anche le mie amate alghe, non posso non preferirla. Che bontà, devo rifarla prima di subito. Un'altra idea con i legumi? leggete qui
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lunedì 9 novembre 2015
Crostata di briciole ripiena di marmellata
Questo è uno dei dolci più gettonato a casa mia, ed è anche
il mio preferito, ragion per cui tendo a riprodurlo abbastanza spesso. Non so
com'è mi sembra ogni volta più buono. Dà il massimo appena sfornato, dopo che
si è raffreddato perché la pasta frolla è bella croccante e non ha ancora
assorbito l’umidità della marmellata, poi si ammorbidisce leggermente ma rimane
comunque un dolce delizioso.
Da preparare è velocissimo, si mette tutto nel mixer in 30
secondi l’impasto è pronto. Non dovete impastare a mano e sporcare la
spianatoia, niente di niente. L’unica cosa: consiglio un riposo lungo in
frigorifero, così che l’impasto si raffreddi bene.
In quanto alle farine, io fino ad ora ho sperimentato
queste, ma ci si può sbizzarrire a cambiarle per provare sapori e consistenze
diversi. L’unica variante che faccio è la farina di mandorle in sostituzione al
cocco rapè.
Vi metto qualche foto in più così potete vedere com'è la torta quando esce dal forno. Mi sembra un’ottima ricetta per farvi
iniziare bene la settimana, io invece l’ho conclusa mangiandolo e lo trovato
perfetto ugualmente. E’ proprio uno di quei dolci che in qualunque momento lo
mangi, non sarà mai quello sbagliato ;)
mercoledì 4 novembre 2015
Panzerotti vegan stracchino e rucola
Sto sperimentando panini, panzerotti e simili, ve l’ho detto no che a cena sono sempre fuori casa, così mi devo inventare qualcosa, ne faccio delle gran scorpacciate e ne sono felice. Mi sono sempre piaciuti i panini, soprattutto per i club sandwich ho una vera passione, solo che ora o me li faccio a casa o diventa praticamente impossibile poterne mangiare uno, almeno per ora in questa parte del mondo. Ho preparato un simil club sandwich che mi è piaciuto tantissimo e che posterò più avanti perché per il momento ricetta e foto sono destinate ad altro e non a questo blog, e un'altro sandwich invece lo potete trovare qui ;)
Però oggi posso postare questi deliziosi panzerotti, non so se il nome sia appropriato ma non me ne sono venuti in mante altri, con rucola e stracchino vegan, che tra l’altro ho scoperto delizioso. Ne avevo provati alcuni che non mi erano piaciuti per niente, ma questo è veramente fantastico e sono entusiasta che il supermercato vicino a casa abbia uno scaffale frigo tutto dedicato ai prodotti bio e vegan, così è tutto più semplice e non serve che faccia sempre tutto in casa perché a dire il vero ogni tanto non ne ho proprio il tempo, soprattutto il formaggio non è cosa sempre semplice e veloce. Vi ricordate quello di mandorle fermentato? Ora sto sperimentando quello di anacardi, speriamo vada tutto bene così poi potrò raccontarvi l’avventura, ma se ne parlerà tra un pò
Bene, allora questi panzerotti dicevo sono facili da preparare, veloci da cuocere e sul ripieno potete sbizzarrirvi con tutto quello che vi piace; io sono andata sul classico, stracchino vegan e rucola, d’altra parte è sempre stato il mio preferito. La pasta è molto sottile, morbida e sono ottimi anche preparati in anticipo e poi riscaldati su una piastra. Che altro dire, niente se non di provarli magari in occasione dell'ormai istituita (da me) consuetudine settimanale di cenare sul divano davanti alla tv (meglio spenta :) ) ovviamente chi può concederselo, sennò anche a tavola andranno benissimo :)
lunedì 2 novembre 2015
Risotto integrale di zucchine
Il riso integrale mi è sempre piaciuto moltissimo. Molti anni fa, quando non vivevo ancora da sola, il mio piatto preferito era il riso integrale bollito, con zucchine e carote a pezzetti piccoli appena sbollentati, condito con olio evo crudo. E’ superfluo dire che di tutta la famiglia l’unica che mangiava il riso in questo modo ero io. Piatto che fu nominato da allora e per sempre "riso punitivo", che insieme agli immancabili (per me) "biscotti di fango" identificava perfettamente il mio "genere" :)
Ancora adoro questo piatto, anche se lo preparo raramente dato che ho sempre un sacco di cose da sperimentare, però quanto è buono :)
Va bene, immagino che anche molti di voi non si entusiasmerebbero di fronte a tanta semplicità, però il riso integrale quello si che è buono, e questo è un dato di fatto :)
Unico difetto, come ho ribadito in altre occasioni, è il tempo di cottura abbastanza lungo, quindi anche in questo caso, un po’ come per i legumi, serve una minima organizzazione, che si traduce in: ricordarsi di mettere in ammollo il riso il giorno prima, dopodiché la cottura non sarà più così lunga. E questa è una cosa. L’altra questione è quella legata all’utilizzo del riso integrale per certe preparazioni. E’ vero che per molti pensano che il riso integrale dia il meglio di sé bollito e poi condito, o usato per polpette e simili. Nel risotto in molti sostengono che non leghi e non risulti abbastanza cremoso. Beh ecco,sono d’ accordo in parte, perché dipende dagli ingredienti usati, e dal metodo. Alcune verdure rendono senz'altro meglio di altre, e le zucchine rendono benissimo. Il risotto di oggi sono decisamente fuori stagione, scusatemi, ma avevo delle zucchine frutto di esuberi e mi dispiaceva aspettare la prossima estate per postarlo, magari tra di voi c’è qualcuno che deve ancora smaltire qualche esubero e questa ricetta potrebbe fare al caso suo. Comunque, il risotto integrale con zucchine è molto cremoso, buono, cuoce in mezz’ora ed è gustosissimo, uno dei miei preferiti proprio per la sua morbidezza. Ovviamente l’ho preparato solo con olio d’oliva, e mantecato con una crema preparata con tre cucchiai di base di zucchine, frullata con un goccio di brodo e poi leggermente montata con dell’olio evo (un po’come una maionese) Con questo ho fatto la mantecatura che ha dato al piatto cremosità. La ricetta è proprio basica, niente di sofisticato o strano, volevo semplicemente spiegarvi il mio risotto integrale. Ovviamente cambiando le verdure cambieranno anche le mantecature, ma cominciamo con questa. Abbiamo tutto l’inverno per sperimentarne altre e al momento ne ho altre due in cantiere, ma vi racconterò. Intanto vi lascio questa così potete cominciare ad esercitarvi.
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