Mi piacciono moltissimo i piatti trasformisti, come questo sformato vegan di porri e broccoli, che pouò andare bene come secondo piatto, come piccolo antipasto, o anche come piatto unico. Basta variare le dimensioni e abbinarlo ad ingredienti diversi et voilà, decidete voi come servirlo in tavola, o perchè no? magari sul divano. Perché a me per esempio è un genere di ricetta che mi piace molto da sostituire al un panino (che adoro) per un pranzo o cena easy, di quelle in relax, zero lavoro, zero fatica, un solo piatto da lavare, il tappo della bottiglia di birra da buttare e il vetro da riciclare... ah, è vero, c’è pure la forchetta, va bene dai, è solo un po’ più faticoso di quanto pensassi, ma ce la possiamo fare ;)
Quindi avrete capito che lo sformato lo adoro come piatto veloce da venerdì sera sul divano. Se avete verdure al vapore avanzate poi è veramente velocissimo: qualche verdura invernale, un po’ di farina di ceci, semi oleosi e poco pane grattugiato. Tutto qua, facile no? E vi assicuro che è delizioso. In quanto all’aspetto non siete obbligati a prepararlo come quello in foto, per semplificare, mettete tutto in una piccola pirofila, via in forno, poi tagliate lo sformato di verdure e sistematelo per benino sul piatto. Semplice no? Sono certa che non smetterete più di prepararlo. E se avete qualche "non formaggio" vegan stagionato, tipo gondino, potete grattugiarne un pò e mescolarlo all'impasto. Darà ancora più sapore al vostro sformato di verdure invernali.
Ultimamente non ho voglia di pensare a ricette troppo complicate. Non so se capita anche a voi, ma avete presente quei periodi in cui tutto sembra troppo difficile? Persino fare una ricetta appena elaborata. Ho voglia di mangiare un sacco di cose, ma nessuna di prepararmele, il che è un problema. Quindi niente, vado avanti a riso integrale con verdure, pasta, legumi e poco altro.
I dolci non li nomino nemmeno perché per fortuna non mi piacciono molto, quindi non sento la mancanza di quelle cose elaboratissime che richiedono un giorno di lavoro quando va bene. Sto raccogliendo tutte le forze per farmi le brioche integrali, ieri ho provato, ma dopo aver tirato fuori dalla dispensa gli ingredienti ero già a pezzi, così ho desistito e rimandato a data da destinarsi.
Ora devo cercare di arrivare in forze a domenica perché mi aspettano le frittelle vegan (se volete la ricetta è qui ) e quelle le preparo di sicuro perché le adoro. Detto ciò, dove voglio arrivare con questo post? Ovviamente alla ricetta di oggi, tartellette vegan con confettura di fragole e lamponi: semplice semplice, che richiede solo lo sforzo di preparare la pasta frolla (se vi sembra già molto complicato, preparatela il giorno prima così poi avrete il tempo per riprendervi e concludere il lavoro )
Fatta la pasta frolla il resto del percorso è tutto in discesa. Sono carine, e potrebbero andare bene anche per qualche ricorrenza, per esempio San Valentino, che ne dite? Minimo sforzo, massima resa, perfette per un te, un caffè, o un dopo cena romantico ma non sfarzoso, ma tanto a chi piacciono le cose sfarzose? A noi no vero? Buono ma semplice è il mio motto al momento Quindi gustatevi queste semplicissime e buonissime tartellette vegan con fragole, lamponi e cioccolato.
Il radicchio di Treviso non ha bisogno di presentazione. Però confesso che non ne vado matta, o meglio, mi piace tantissimo il risotto ( potete trovare anche una proposta alternativa al classico riso qui ) ma non mi piace moltissimo al forno per esempio o nella pasta. Alla griglia mi piace abbastanza ma non me lo sogno di notte per intenderci. Mentre se si tratta di qualcosa sott’olio, beh, allora la musica cambia decisamente anche se si tratta di radicchio di Treviso, perchè come tutto quello che finisce sott’olio, anche il radicchio mi fa capitolare.
Ed eccoci quindi alla ricetta di oggi, semplicissima ma irresistibile: radicchio sbollentato in acqua e aceto, aromatizzato con erbe e condito con olio evo leggero. E’ un delizioso antipasto, buonissimo su crostini di pane tostato.
Questo è un contorno da consumare subito, quindi abbiate solo l’accortezza di tenerlo coperto di olio fino al giorno dopo e poi consumatelo. Se invece volete conservarlo per più tempo, è opportuno procedere alla pastorizzazione. Mi raccomando, con i sott’olio preparati in casa bisogna fare sempre molta attenzione.
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