Si avvicina l’ennesima festa, non
facciamo in tempo a riprenderci da una che abbiamo già l’ansia per quella che
deve venire, beh, almeno per me è così, ma immagino che non tutti vivano le
festività con la mia apprensione J
Quindi sono sicura che sarete
entusiasti all’idea dei preparativi che vi aspettano, dalla scelta del menù,
alla preparazione della tavola eccetera eccetera. Cosa preparerò io a Pasqua? Sicuramente
qualcosa a base di asparagi perché gli asparagi per me sono la primavera, posterò
la ricetta nei prossimi giorni, e vi svelo già che saranno delle deliziose
lasagne. E per secondo piatto?
Sapete che a me il seitan piace
tanto ma che cerco di limitarne il consumo. E l’ ho limitato talmente tanto che
lo preparo solo due volte l’anno, a Natale e a Pasqua. Quindi oggi la ricetta
sarà quella del seitan al vino rosso, (è veramente buonissimo!) una ricetta che
preparo da anni ma che per motivi vari non sono mai riuscita a postare, ma oggi
è giunto il momento!
Se invece vi alletta di più l’
idea di provare la versione più fresca, vi lascio il link a quello che ho
preparato a Natale, seitan con una salsa di mela, delizioso pure questo, a voi
la scelta. Se opterete per il seitan al vino rosso, preparate anche un po’ di
polenta, morbida o grigliata, ci sta benissimo, anzi, non può proprio mancare.
E per contorno? Che ne dite delle
cipolline in agrodolce? Vi lascio entrambe le ricette qui sottoo.
Ho cambiato pc, anzi meglio, ho
abbandonato il Pc per il Mac, questo è il mio primo post. Le foto mi
sembrano tutte strane, mi sa che mi ci vorrà un po’ per adattare il lavoro al
nuovo sistema. Spero di non combinare troppi disastri, in ogni caso, le
ricette funzionano eh, quelle non le fa il Mac, ma le mie mani, insieme a pentole e fornelli J
In una padella antiaderente
scaldare quattro cucchiai d’olio evo con una foglia di alloro. Aggiungere le
cipolline e farle rosolare bene rigirandole aggiungendo anche un po’ di sale
finché saranno ben dorate. Aggiungere lo zucchero di canna chiaro e fare
caramellare le cipolline, rigirandole con un mestolo. Aggiungere il vino rosso
e farle cuocere finché saranno tenere (circa 25 minuti) aggiustando di sale e
pepe e se necessario e aggiungendo ancora un pizzico di zucchero.
Quella di oggi è una ricetta senza pretese. Cioè, chi non sa fare i carciofi in padella? credo non ci sia niente di complicato che necessiti una spiegazione. L’altro giorno però parlando con un’amica che mi chiedeva come poteva preparare i carciofi, ho riflettuto sul fatto che io i carciofi li faccio sempre allo stesso modo, cioè in padella con aglio e prezzemolo. Che sia il caso di provare qualcosa di diverso?
Perché no! E con un minimo sforzo ho messo insieme qualche ingrediente che mi permettesse di preparare questa variante dei carciofi in padella. Ho aggiunto capperi ed olive e i miei soliti carciofi in padella sono diventati carciofi alla mediterranea.
Io adoro i capperi e trovo che con i carciofi stiano benissimo. Idem per le olive, che in questo caso ho scelto taggiasche perché non volevo che sovrastassero il sapore dei carciofi. E la ricetta è tutta qua.
Alla faccia di chi mi ripete troppo spesso che le mie ricette sono complicate! Ma dove??? Certe volte faccio cose talmente semplici che potrebbero sembrare banali. Dico potrebbero perché anche i piatti più semplici spesso nascondono delle insidie. I carciofi alla mediterranea, e più in generale i carciofi in padella devono essere cotti bene, devono risultare morbidi, quindi vanno eliminate le foglie esterne, accorciati i gambi e tagliati a fettine così sono più veloci e facili da cuocere. Un po’ di liquido per aiutarvi nella cottura e nient’altro. Facili no? Secondo me sono assolutamente da provare, semplici ma sfiziosi.
Il radicchio di Treviso non ha bisogno di presentazione. Però confesso che non ne vado matta, o meglio, mi piace tantissimo il risotto ( potete trovare anche una proposta alternativa al classico riso qui ) ma non mi piace moltissimo al forno per esempio o nella pasta. Alla griglia mi piace abbastanza ma non me lo sogno di notte per intenderci. Mentre se si tratta di qualcosa sott’olio, beh, allora la musica cambia decisamente anche se si tratta di radicchio di Treviso, perchè come tutto quello che finisce sott’olio, anche il radicchio mi fa capitolare.
Ed eccoci quindi alla ricetta di oggi, semplicissima ma irresistibile: radicchio sbollentato in acqua e aceto, aromatizzato con erbe e condito con olio evo leggero. E’ un delizioso antipasto, buonissimo su crostini di pane tostato.
Questo è un contorno da consumare subito, quindi abbiate solo l’accortezza di tenerlo coperto di olio fino al giorno dopo e poi consumatelo. Se invece volete conservarlo per più tempo, è opportuno procedere alla pastorizzazione. Mi raccomando, con i sott’olio preparati in casa bisogna fare sempre molta attenzione.
Anche se la notte di Halloween si avvicina, a me non me ne importa niente, avevate dubbi? Però dai, una ricetta con la zucca la posto pure io, anche se con la notte dei fantasmi e delle lanterne in realtà non c’entra niente, ma pur sempre di zucca si tratta. Potremmo dire che è una ricetta mostruosamente buona ecco, giusto per riprendere il tema, ma non spetterebbe a me dirlo ;)
Ricetta facilissima, veloce e veramente golosa. La zucca si cuoce velocemente sulla griglia, prendetene una biologica così non serve nemmeno togliere la buccia. Il pesto è buonissimo e potete anche condirci la pasta o spalmarlo sul pane, ma provatelo almeno una volta abbinato alla zucca grigliata, è delizioso.
Tutto qua, facile e veloce. Io sono un po’ di fretta perché sto partendo per Firenze dove al Word vegan day farò un laboratorio sui patè. Se avete voglia ci vediamo li. Vi lascio il link all'evento World Vegan Day Firenze 2017. Io ci sarò con un laboratorio sui paté, in vista di un’altra festa da me tanto amata, non la nomino nemmeno, vediamo se indovinate ;)
Secondo me poi, a pensarci bene, la zucca grigliata sarebbe deliziosa anche con questo pesto
Ogni tanto anche rispolverare i classici da soddisfazione, voi che ne dite? Io sono abbastanza legata alla cucina tradizionale, nel senso che mi piace. Ovviamente mi interessa molto anche quella innovativa, ma il piacere che mi da gustare un piatto di quelli che preparava la nonna non ha eguali. Ovviamente i miei sono rivisti in chiave vegana, e li trovo ancora più buoni.
Per oggi ho preparato un piatto molto semplice, ma delizioso: l’insalata di patate novelle al pesto, con fagiolini e pomodori. Non è che vi devo stare a spiegare come si prepara vero? E’ abbastanza intuitivo. Solo forse potrei spendere due parole sul pesto, che ovviamente essendo vegan non prevede l’uso di parmigiano. Quindi come lo preparo? Io semplicemente ometto il formaggio e per il resto lo preparo al solito modo, con o senza aglio a seconda dell’uso che devo farne. Aggiungo qualche volta un cucchiaino di lievito alimentare, ma non è indispensabile, quindi se non l’avete andrà benissimo lo stesso. Non c’è altro da spiegare. L’insalata di patate si può preparare in tanti modi diversi, credo che ogni famiglia del mondo abbia la propria versione, e secondo me sono tutte buone ovviamente se vegan. Questa è solo una delle tante, e se volete vedere anche un’altra delle mie insalate di patate, anche questa golosissima, guardatequi.
D’estate c’è voglia di piatti semplici e veloci, ma non per questo devono essere meno buoni giusto? E con l’insalata di patate non si sbaglia mai! Le patate sono buone anche solo bollite con un filo d’olio, ma non posso mica farci un post no? Appena un poco più d’impegno ci vuole, diciamo che quella di oggi è un' evoluzione dell’insalata base di patate
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