Pesti e creme a base di verdure, legumi ed erbe credo di averli provati con tutto il possibile o quasi, ma le fave mi mancavano, non perché non mi piacciano eh, piuttosto perché richiedono più di tempo, per via sia dei baccelli da eliminare che delle pellicine poi. Così per prepararla ho dovuto aspettare il mal di schiena, dato che mi obbliga a stare ferma almeno ogni tanto nell'arco della giornata. Ma mica me ne sto con le mani in mano, ne approfitto invece per fare i lavori noiosi tipo pulire i piselli o le fave appunto. Quindi oggi pesto vegan di fave al finocchietto con asparagi grigliati su crostoni di pane integrale. Ma a questo punto aspettatevi a breve anche quello di piselli.
Il colore è sempre il verde speranza, che fa sempre tanto primavera. Le speranze poi invece aumentano ad ogni ricetta, ora si aggiunge la speranza che il mal di schiena se ne vada e che torni a splendere il sole in tutti i sensi.
A parte questo, voi grigliate mai gli asparagi? Io si, ogni tanto li preparo anche così, acquistano un sapore molto intenso, restano belli croccanti come piacciono a me, e diventano un abbinamento interessante per molti piatti, ma anche un contorno sfizioso, conditi con olio evo, sale, pepe, limone e menta per esempio, sono buonissimi. Se non li avete mai provati, assaggiateli, sono semplicissimi e veloci, l'unica accortezza scegliete asparagi verdi freschissimi ma non troppo grossi, sennò rischiate che restino crudi. Scaldate bene la griglia ma non alla massima temperatura sennò bruceranno senza cuocere, ponete sopra un piatto che li tenga aderenti alla griglia, rigirateli ed il gioco è fatto. Tre minuti e sono pronti. Vi lascio la ricetta completa, e spero che a voi pulire le fave piaccia più che a me :)
Se il verde speranza l’abbiamo postato da poco, oggi è la volta del rosso passione. Di che passioni potremmo parlare? Beh, io una vita senza passioni non saprei nemmeno immaginarla, ognuno con le proprie rendono la vita intensa, qualche volta difficile, ma caricano sempre di entusiasmo, malgrado la stanchezza, malgrado le difficoltà, malgrado tutto, la passione è sempre lì pronta a salvarci in ogni circostanza. Quindi il rosso rappresenta qualunque passione voi abbiate. La mia è per quello che faccio, e quindi la celebro ogni giorno con il mio lavoro.
Ma dato che parliamo di cibo, oggi potremmo celebrare la passione per i dolci con queste deliziose crostatine vegan alle fragole. Ormai mi sono quasi abituata al fatto che quando faccio assaggiare qualcosa di vegano a chi vegano non è la risposta è sempre la stessa : è buonissimo, non sembra vegano! Come se le ricette vegane dovessero somigliare tutte a qualcosa di strano, non buono, poco consono al gusto comune. Non so a chi attribuire la responsabilità di aver creato queste basse aspettative delle persone nei confronti del cibo vegano che invece è buonissimo, ricco, vario, volendo originale e diverso ma non necessariamente.
Io stessa però riconosco che mangiare vegano in giro è impresa ardua, almeno qui da noi. Poche proposte, spesso fatte da chi si improvvisa, senza nessuna competenza e cognizione di causa. Come in tutte le cose non ci si improvvisa, se non facendo danni. Quindi se il cibo vegano vi sembra cattivo, forse chi l’ha preparato non era bravo o abbastanza informato, punto. Detto ciò torniamo a queste crostatine che invece sono deliziose, ve le lascio come dessert per il week end. Non so darvi le quantità precise perché le ho preparate con pasta frolla e la crema che avevo avanzato da un’altra preparazione. Comunque direi che con questi quantitativi verranno sicuramente almeno 10 crostatine. E per un'altra deliziosa ricette con le fragole, guardatequi
Se non ora quando? Se non dopo il ricco pranzo Pasquale intendo, e dopo la pioggia di questi giorni quando mai potrei postare questa delicata vellutata vegan di bacelli? Nessuno si risentirà se dopo tanto mangiare scelgo qualcosa di light. Più per voi che per me, io per la verità non è che abbia mangiato molto, potrei dire meno del solito dato che con la scusa che sono vegana nessuno sa cosa prepararmi da mangiare. Eh si, siamo ancora a fare questi discorsi, abbastanza insopportabili per la verità, preferirei non dover presenziare a nessun pranzo o cena di famiglia per poi dover sentire sempre le stessa storia. Comunque, dai, ormai è fatta, anche questa è andata, l’anno prossimo mi inventerò una gita inesistente, una vacanza fantasma, un giro nell'isola che non c’è insomma, qualunque cosa anche la più improbabile, ma niente pranzo obbligato.
Torniamo alla vellutata vegan di baccelli, beh qui si usano solo i baccelli dei piselli l’avete capito, con il resto ci prepariamo qualcos'altro, per esempio un dip, una crema da spalmare che posterò nei prossimi giorni, o il sempre tanto apprezzato hummus. Quindi, ricetta del riciclo a patto che i baccelli siano non trattati, mi raccomando.
Approfitto della temperatura fresca per proporvi questa vellutata che probabilmente sarà l'ultima... Non ha niente di difficile, solo la scocciatura di passare i baccelli al passaverdure perché sono molto fibrosi, almeno i miei lo erano, ecco tutto qua, non si tratta d’altro che di una semplice vellutata, ma verde speranza.
Ormai lo sapete che ho una vera passione per creme spalmabili, patè, hummus ecc. ecc. Così ogni tanto ve ne propongo qualcuno di nuovo, dato che ad ogni cambio di stagione ne nascono almeno tre :)
Oggi però la scelta non è stata del tutto casuale, perché mi sto preparando a Cibus, dove con tanti buoni e colorati patè preparerò golosi snacks per i visitatori dello stand di Morato pane. Ci sarete vero?
Quindi niente, sto ripassando le mie ricette di patè e scegliendo quelle più belle e golose, una scelta veramente difficile :)
Spulciando tra le varie, ho trovato questa di cannellini e avocado che non avevo ancora postato: non è bellissima con questo suo colore verde pastello? Io sono sempre estasiata davanti ai colori delle verdure. Certo voi penserete che estasiata magari è un po’ esagerato; mah, sarà che mi sono fatta contagiare dallo chef Germidi Soia ? :)
Comunque, no, non esagero, estasiata è proprio la parola giusta. E se a me fanno questo effetto, ho pensato che anche altri potrebbero entusiasmarsi davanti a dei colori così energizzanti, sani, belli, vivaci e soprattutto buoni, perché è anche questo che devono essere! belli si, ma soprattutto buoni, anzi, irresistibili!
Quindi per chi volesse cominciare a sperimentare se ancora non si fosse fatto prendere dalla febbre dei patè, o per chi ne è già stato contagiato ed è alla ricerca di combinazioni sempre diverse, ecco, magari questo vi manca! A me (ma non solo! ) è piaciuto molto. Unica accortezza, l’avocado deve essere perfettamente maturo, diversamente sconsiglio vivamente qualunque utilizzo dell’ingrediente in questione :)
Ancora cavolfiore! e anche se la stagione suggerirebbe decisamente altro, io continuo con questo ortaggio che adoro. D’altra parte la sera siamo ancora nelle condizioni di gustarci una vellutata calda, o tiepida, almeno qui la temperatura serale direi che è proprio da vellutata. In ogni caso non ho voglia di lasciare questa ricetta in attesa fino al prossimo inverno, quindi niente, oggi vi tocca ancora il cavolfiore, ma prometto a breve qualcosa di più primaverile :)
Ho preparato questa vellutata con le parti di scarto del cavolfiore, avendo utilizzato le cimette per una deliziosa pasta che prometto, stavolta non posterò (non a breve quanto meno)
Quindi un’ottima ricetta anche di riciclo, oltre che comfort food. Ovviamente del cavolfiore potete usate anche la parte nobile, questo direi che è ovvio. Ma sapete che a me piace recuperare le parti di scarto, e questa vellutata chi lo direbbe mai che è un riciclo?
L’ho resa più morbida aggiungendo un po’ di latte vegetale, e più gustosa con briciole di pane di segale croccanti, qualche nocciola per una nota di sapore inaspettata e l’immancabile peperoncino. E dulcis in fundo qualche goccia di olio al mandarino che l’ha resa veramente spettacolare, ma se non l’avete gustate questo piatto delizioso con del semplice olio evo, sono certa che vi piacerà. Qualche altra idea se anche voi come me non riuscite a rinunciare al fiore più bello dell'inverno? :) guardate qui e qui
Ormai la mia passione per creme, pesti, patè e simili è quasi incontenibile. Dev’essere legata al fatto che così sembra sempre di mangiare poco: tanto, penso sempre, che farà mai un po’ di patè di verdure!
Il problema che non si vuole cosiderare però è la tonnellata di pane che ci si mangia appresso, mica tanto il patè, oppure di polenta, perché la polenta è l’altra mia grande fissazione dell’ultimo periodo. Fortunatamente tra un po’ inizierà la stagione sbagliata per la polenta perché davvero, ultimamente pare che se non c’è la polenta non va bene niente :)
Va bene, fissazioni gastronomiche a parte, i patè di verdure sono una delizia riconosciuta quasi da tutti.
L’unico che forse è ancora difficile da convincere è mio padre che oggi di fronte ad un pesto verdissimo di piselli (delizioso vi assicuro!) era convinto di mangiare kiwi!
Ora io ho sempre pensato di avere gusti strani, ormai lo sapete, ma anche gli altri però! Ma che cavolo di palato bisogna avere per mangiare piselli e scambiarli per kiwi?
No comment! ormai ho abbandonato l’idea di fare un minimo di educazione alimentare ai familiari, perché proprio non sono predisposti a nessun tipo di cambiamento. Ormai non mi invitano nemmeno più a pranzo perché secondo loro dare da mangiare a me è impossibile! Io dico sempre che una pasta al pomodoro va sempre bene eh! ma niente, pare uno scoglio insormontabile ;)
Di fatto l’unica pecora nera sono e rimarrò sempre io. E sono ben felice di esserlo, ecco, questo ci tengo a sottolinearlo!
Tornando al nostro patè di broccoli, l'ho già fatto e rifatto, con qualche variante come sempre, ma comunque lo si modifichi esce sempre buonissimo.
Ovviamente è deliziosa sia con fette di pane tostato, sia con queste sfoglie di quinoa gluten free, ma anche con l’ormai immancabile polenta grigliata. Il segreto per la riuscita di questo per me iresistibile patè, è cuocere pochissimo il broccolo, meno che potete, perché il sapore di un broccolo stracotto non ha nulla a che vedere con quello di uno appena sbollentato. Tutto qua, per il resto, trovate voi il momento giusto per proporlo: un delizioso apetizer, una merenda, un antipasto, insomma, va bene sempre e comunque, e ci si può condire anche la pasta ovviamente, per quanto io ritengo che spalmato su qualche supporto commestibile sia la perfetta vocazione!
Ecco un piatto semplice semplice, perché cosa c’è di più semplice del purè di patate? Questo quello che si ritiene, in realtà il purè di patate potrebbe anche essere un piatto insidioso per chi non abbia una minima dimestichezza con la cucina.
Comunque, a parte questo, ovviamente io vi do la mia versione del purè di patate, cioè quella vegan, ed oltre a ciò, l’ho pure addizionato con del sedano rapa e se non bastasse l ho anche profumato all’aneto.
Non potevo fare un purè di patate normale ? E’ quello che mi dicono sempre tutti! Ma scusate, perché fare un purè di patate normale quando posso prepararne uno più sfizioso, gustoso e con qualcosa in più? Certe volte basta poco per trasformare un piatto semplice in un piatto speciale, anche solo un umilissimo sedano rapa e un po’ di aneto. E’ così che un semplice purè di patate vegan diventa un piatto golosissimo da poter abbinare a tante cose buone: che so, uno spezzatino veg, del seitan con riduzione al vino rosso…tra l’altro mi sono ricordata di non averlo ancora postato il seitan con riduzione al vino rosso, però ce l’ho solo in versione natalizia e ormai il natale per quest’anno è bello che archiviato. Va bene, nell’attesa di fotografarlo con altre ambientazioni, sono certa che saprete benissimo con cosa abbinarlo. E comunque, per togliervi dall’impiccio, il purè di patate e sedano rapa e’ buonissimo anche da solo :)
Tartine per Capodanno ne avete in programma? Mah, io quasi quasi farei una cena solo a base di creme, salsine, crostini croccantissimi e milioni di bollicine per mandarle giù :) Vabbè, non posso sperare in una cena così, però qualche patè irresistibile da spalmare su dei crostini tiepidi non mancherà di certo.
Se fate un giro sul blog troverete diverse preparazioni sul genere, vi lascio il link aquestache mi sembra in tema con il Capodanno, caso mai non sappiate come cucinare le lenticchie quest’anno vi do un’idea diversa, sempre spalmabile ovviamente.
Mentre la new entry di quest’anno è questo delizioso patè di carciofi. Non può che essere buono perché cosa c’è di più buono dei carciofi?
Il procedimento forse non è proprio immediato, si potrebbe velocizzare passando tutto al passaverdura, ma per la consistenza che avevo in mente io qualche passaggio in più è stato d’obbligo: non volevo un patè di carciofi troppo liscio, ma un po’ grossolano, che si sentissero i pezzetti di verdura, ovviamente morbidi e senza fibre mi raccomando! Sennò sarebbe immangiabile.
Quindi niente, se lo volete a tutti i costi, c’è solo da armarsi di un po’ di pazienza, ma ne vale decisamente la pena. Ora mi pento di averlo dato via per paura di finire tutto il barattolo da sola, ma spero di aver fatto felice qualcuno; anche qualche carciofo, se preparato bene può dare la felicità, credetemi! provate e vedrete.
Avevo in mente questa crema di peperoni e mandorle già da un po’. Mi hanno regalato dei buonissimi peperoni rossi, e non ho trovato migliore impiego che questo, per assaporarli al meglio in tutta la loro bontà. Una crema crudista, visto che i peperoni non li ho cotti, ma parzialmente essiccati a 40°. Poi è vero che io l' ho spalmata sul pane, ma questa è un’altra storia, non seguo un’alimentazione crudista perciò fin qua tutto bene. Per chi lo fosse invece sono certa troverà il modo di gustare questa crema di peperoni: io per esempio la userei per condire degli ottimi spaghetti di zucchine per esempio, aggiungendo magari qualche cappero o quello che vi suggerisce il vostro gusto. Una volta pronta la crema l’ho messa in un barattolo di vetro, coperta d’olio evo leggero e tenuta in frigo. Credo durerà molto poco, quindi non m i sono posta la questione della conservazione, la prossima volta che la farò opterò per la conservazione di piccole porzioni in freezer, così sono sicura e posso utilizzarla tranquillamente quando mi serve.
Essiccare parzialmente i peperoni consente di ridurre l'acqua ed evitare la cottura, così i principi nutritivi rimangono inalterati. Olio se ne può usare veramente poco, quindi, chi lo desidera può ottenere una deliziosa crema light. Non sto nemmeno a dire che è deliziosa, l'ingrediente principale parla da solo. Ho aggiunto qualche fogliolina di coriandolo fresco spezzettato perchè a me piace molto, ma anche semplice senza aggiunte è favolosa.
Sarebbe bello poter vivere con la stessa semplicità con cui ci si prepara qualcosa di buono da mangiare. Invece la vita è talmente complicata...
Io ancora non ci ho capito molto, se non che non varrebbe la pena stare male per niente e per nessuno. Certo a parole potrebbe sembrare possibile, nei fatti tutto è molto complicato, da relazioni che si instaurano anche contro la nostra volontà, rapporti imprescindibili, dai quali è molto difficile separarsi. Certo ad un certo punto bisognerebbe lasciare quello che fa stare male, indipendentemente da chi o cosa sia, perché se non si ha la capacità di accettare e di non soffrire il rischio è quello di impegnare tutta la vita in un tentativo che potrebbe essere solo un fallimento e per di più distruttivo, e per far felici chi? Questa è la grande domanda! La vita passa in fretta e le uniche persone che dovremmo cercare di rendere felici siamo noi stesse, già impresa ardua, perché se non ci riusciremo non ci sarà nessuno a risarcirci.
Mah, che sia stato il verde speranza di questi piselli ad ispirare questi pensieri? Forse, ma è un periodo un pò così, e normalmente in questi momenti cucino cose talmente semplici che mi domando se in futuro mi verrà mai una nuova idea per un piatto più importante, chissà, per ora vado avanti a cose semplici, il resto non ho voglia di affrontarlo, ma semplice è anche sinonimo di buono, sano, pulito, almeno per me. Proprio come questa ricetta, fatta di pochi ingredienti, poco impegno, ma di quelle che sanno conquistare, come solo la sincerità sa fare.
Adoro tutto quello che si può spalmare sul pane. Quindi sperimento creme, cremine, pesti e intrugli vari con grande soddisfazione. Dall’hummus di ceci, al pesto di foglie di sedano, non mancano occasioni per deliziare il palato. Oggi vi lascio un’altra creazione, il patè di lenticchie. Le dosi sono indicative perché dipende molto dai gusti personali, quindi aglio e limone per esempio consiglio di aggiungerli poco alla volta fino a raggiungere il sapore che fa per voi, così come anche la nota piccante ovviamente. Per il resto non c’è molto da aggiungere se non che con una buona insalata e qualche oliva potete portare in tavola una cena informale e sfiziosa, di quelle conviviali che piacciono a me, che si comincia a spalmare e a chiacchierare e non si finisce più! Pericolosa si, solo un po’, si corre forse il rischio di mangiare troppo! Questa è l’unica controindicazione! Ma vale sempre la pena rischiare no? Sennò come facciamo a sorprenderci?
Una ricetta semplice semplice, ma che mi piace moltissimo.
Non c’è molto da raccontare, di un pesto si tratta, niente di più niente di
meno, però è delizioso. E ho pensato che forse non a tutti verrebbe in mente di
recuperare le foglie del sedano, ma perché buttarle! A parte che ci sono vari
modi per utilizzarle...comunque, questo è proprio sfizioso!
Insomma, non lo so, forse è la
scoperta dell’acqua calda, forse non vi dico niente di nuovo, ma se qualcuno
non lo conoscesse, consiglio vivamente di provarlo. Delicatissimo ma saporito e
se vi viene in mente qualche variante perché no? si può sperimentare. Io vi
lascio la mia versione, che ho accompagnato a fette di pane nero e ad un’altra
salsa ai peperoni. E’ bastato poco per mettere insieme una cena: pane buono, qualche salsina, contorni di verdure, magari un formaggio vegan, un bicchiere di vino e un po’ di chiacchiere.
Con le foglie del sedano poi ci ho fatto anche una minestra di porcini, ma sarà oggetto di un altro post...
Questo sito utilizza cookie tecnici propri e dei cookie di profilazione di terze parti.
Se continui nella navigazione accetti il loro uso. OK | Per +Info sui cookie