Dall’insalata fresca al risotto caldo il passo è breve, basta una notte di pioggia ed il gioco è fatto, i desideri cambiano in un attimo! Poco male, perché il risotto al limone è un piatto che io adoro e d’estate purtroppo malgrado gli ingredienti siano stagionalmente perfetti, lo preparo molto raramente, così, sempre a causa della temperatura perdo l’occasione di gustare anche il risotto di peperoni e quello di zucchine, che sono tra i miei preferiti.
Ma l’occasione arriva prima o poi, basta farsi trovare preparati; e per portare in tavola quello di oggi tra l’altro bastano davvero pochi ingredienti, che di solito non mancano mai.
Oggi è il giorno perfetto per gustare un risottino! Il basilico d’estate la fa da padrone e anche il limone non può mancare in dispensa.
Anche se lo uso poco, stavolta ho optato per un riso Carnaroli, dal sapore più delicato per esaltare tutti i profumi di questo piatto, ma se preferite potete sostituirlo con un riso integrale.
Il procedimento è il classico per preparare il risotto, con la mantecatura finale di anacardi a dare morbidezza al piatto. Tutto qua. E se volete esaltare il sapore del risotto, aggiungete a fine cottura un paio di cucchiaini di pesto vegan al basilico. Un piatto semplice, ma ricco di sapore e profumi d'estate, in attesa che torni a splendere il sole :)
La ricetta di oggi è velocissima, ma buonissima. Una pasta profumata alle erbe aromatiche che porta in tavola tutto il profumo dell’estate, del basilico, dell’origano, del peperoncino.
Gli ingredienti sono erbe aromatiche, un mazzetto di rucola, peperoncino fresco, olio buono e pasta di ottima qualità. Non servirà nient’altro. Io la faccio e la rifaccio e la trovo sempre deliziosa. Ogni tanto vario un po’, aggiungendo qualche datterino, ma niente più.
Se vi serve una ricetta veloce, vegana, semplice e che metta d’accordo tutti questa può fare al caso vostro. Un'altra idea veloce e deliziosa la trovate qui
Ogni stagione di ogni anno decreta il cibo preferito. Qualche volta cambia, qualche volta è lo stesso che si ripete per un tempo indefinito. In questa primavera 2016, il mio piatto preferito è senz’altro questo: tagliolini di farro integrale con pesto di agretti agli agrumi.
Tipo che me lo sogno di notte da quanto mi piace. Come farò quando gli agretti scompariranno fino alla prossima primavera? La soluzione sarebbe mangiarne molti ora finchè si può, ma proprio molti eh! E sperare in una nausea liberatoria
Invece non posso nemmeno mangiarne così tanti impegnata a preparare cose per lavoro spesso non mangio quello che vorrei, è triste lo so, ma così è. Quindi non resta che approfittarne quando possibile e rassegnarsi al fatto che non sarà un piacere infinito
A voi piacciono gli agretti, o barba di frate che dir si voglia? Prima di farci il pesto li mangiavo semplicemente come contorno, buoni anche così, ma niente a che vedere che abbinati ad un piatto di tagliolini. Sarà che qui sembra tornato l’autunno, e la voglia di un piatto caldo si fa sentire più che delle coloratissime insalate estive. Quindi approfittiamone prima che arrivi qualche altro cibo feticcio ad occupare i nostri pensieri. La ricetta è semplice, come per tutti i pesti. Ed essendo vegan, come faccio di solito, spazio alle erbe aromatiche per insaporire. Qui ho usato il finocchietto selvatico e le bucce tritate degli agrumi e qualche cappero! Una vera delizia
Primavera, tempo di erbette. E si sa che le erbette sono un’ottima scusa per andarsene a zonzo per i prati in campagna. Certo magari la ricetta vi sembrerà un po’ impegnativa, ma ogni tanto mi concedo qualche piatto più laborioso, d’altra parte a me piace stare in cucina, e spero che anche chi mi legge condivida la mia passione o possa rimanerne contagiato, il che mi farebbe veramente piacere.
Quindi niente, oggi vi beccate i tortelli di patate con crema alle ortiche. La brutta notizia è che raccogliere le ortiche potrebbe non essere agevole per molte persone. Quella bella è che si può sostituire la crema di ortiche anche con un delizioso e classico pesto alla genovese, o qualche altro pesto alle erbe, come per esempio quello alla salvia, o la crema di peperoni e mandorle , che stanno benissimo con le patate. Oppure potete preparare una crema di erbette che non siano necessariamente solo ortiche, ma magari miste, spinacini, ortiche, silene, germogli di luppolo (cioè i bruscandoli per intenderci) ecc, quello che più vi piace o avete in casa insomma, perché i tortelli di patate sono molto versatili e il sapore neutro si sposa benissimo con tanti condimenti a base di verdure.
Detto ciò non resta che mettersi all'opera, recuperare tutti gli ingredienti e mettersi al lavoro, per prepararli magari domenica, il giorno perfetto per i tortelli. Se volete potete completare il piatto con dei pinoli tostati, o delle mandorle tritate per una nota croccante. Io li ho lasciati nature, sono deliziosi, morbidi, cremosi e vellutati.
Primavera, tempo di erbe selvatiche. Parola d’ordine detox, non lo dico io, lo dicono le erbe, è per questo che spuntano in questa stagione, per detossinare il nostro organismo dopo il lungo inverno durante il quale abbiamo mangiato, mangiato e mangiato. La voglia di leggerezza si fa sentire, anche a tavola. Per stare bene non dobbiamo fare altro che seguire la stagionalità degli ingredienti. Mangiamo secondo quelli che sono i cicli naturali.
Un sacco di persone ormai soffrono di tantissimi disturbi,. Molti sono legati alla qualità del cibo che mangiamo, altri al fatto che mangiamo troppo e male, altri al fatto che non variamo abbastanza; molti al fatto che per tanto tempo la parola stagionalità è stata dimenticata, a causa dell’offerta ormai abnorme di qualunque cosa in qualunque momento dell’anno, si mangiano prodotti privi di nutrienti e anche di sapore. Sono sicura che molti non si ricordano nemmeno qual è la stagione delle melanzane o dei peperoni, dei pomodori o delle onnipresenti zucchine.
Non voglio fare una lezione di alimentazione, ma mi viene spontaneo ormai fare delle riflessioni dato che queste cose le studio tutti i giorni, magari possono diventare occasione di riflessione per qualcuno.
Comunque, per tornare all'argomento di oggi, l’altro giorno nel mio trascurato (per mancanza di tempo) ortogiardino sono spuntati i carletti, li conoscete? Più noti con il nome di silene o strigoli, o mille altri nomi a seconda della zona. Comunque li vogliate chiamare, i carletti sono delle deliziose erbette spontanee con cui si possono preparare tanti piatti deliziosi, come il risotto, per esempio. Oggi invece vi propongo questa deliziosa vellutata con spinaci e finocchietto, profumata allo zenzero. Buona, gustosa, e light. Avevo voglia di qualcosa di leggero, ma leggero non vuol dire senza sapore! Il finocchietto e lo zenzero hanno trasformato questa semplice vellutata in un piatto dal sapore particolare che mi è piaciuto moltissimo. Lo zenzero poi per le sue innumerevoli proprietà non può proprio mancare. Delizioso anche per preparare delle profumatissime e leggermente piccanti tisane, a casa mia non manca mai, e per chi non lo conoscesse consiglio solo di cominciare a sperimentare, non potrà che fare bene alla salute :)
Il riso integrale è buono in tutti i modi, a me piace tantissimo asciutto con la salsa di pomodoro, roba da bambini insomma. In effetti mi piace anche il semolino, ci sarebbe da rifletterci, ma sorvolo invece e mi focalizzo sulla ricetta di oggi.
Qual è il vostri tipo di riso preferito? Ormai l’ho scritto e riscritto, a me piace soprattutto il riso integrale condito in modo punitivo, con qualche verdura bollita e olio evo buono. Solo a scriverne ho l’acquolina, ma voglio rassicurare tutti dicendo che non lo vedrete mai tra queste pagine, prometto ;)
Quello di oggi invece è molto diverso: con verdure si, quelle sempre ma molto profumato, con tante spezie, uvetta e pistacchi, colorato e gustoso. Un po’ un’anticipazione della stagione che tutti stiamo aspettando con trepidazione (io almeno si): la primavera, il sole, la luce.
Vivo sempre con molta fatica l’inverno, mi pesa sulle spalle come certi pensieri, mi sembra sempre di dovermelo scrollare di dosso. Sbagliato lo so, perché non bisognerebbe vivere nell’attesa di qualcos’altro, ma a me l’inverno fa proprio un brutto effetto.
Quindi dai, diciamo che è un riso per tutte le stagioni, va bene d'estate ma anche d’inverno perché le spezie hanno il potere di riscaldarci con i loro profumi intensi, basta una sniffatina e siamo già li, in India, in Medioriente, in Marocco, dovunque vogliamo andare! eh si, la magia delle spezie! Io le uso tanto, qualche volta ne abuso, qualche volta le annuso soltanto, l’importante è in un modo o nell’altro non farsele mai mancare :)
Purtroppo non è sempre l’ora dell’aperitivo, quindi niente, oggi non stiamo a pensare alle bollicine ma torniamo alla realtà e affrontiamo la settimana che inizia. Lo so, avrei potuto postare una dolce, mettono sempre allegria, invece vorrei continuare con qualcosa di leggero, e lasciare lo spazio al dolce verso la fine della settimana, quando la mente è più predisposta alle trasgressioni caloriche :)
Quindi per oggi ancora qualcosa di leggero, morbido e vellutato magari, un comfort food, ci sta sempre no? E dato che tra queste pagine scarseggiano, perché io non sono una irriducibile di zuppe e vellutate, ne posto una semplice semplice ma con tutto il buono dei carciofi. Poi ci ho aggiunto anche i topinambur per renderla più vellutata e perchè con i carciofi ci stanno bene ed ecco un piatto per riscaldarci in attesa di questo grande freddo annunciato che a me sinceramente pare arrivato già da un pezzo.
Ma sono solo io ad avere freddo? No perché sinceramente mi chiedo com’è che tutti sentono tanto caldo. Io esco la mattina e la macchina è coperta di ghiaccio! Che sia per il troppo caldo? Boh, non riesco bene a capire, comunque, per non sbagliare una vellutata di carciofi e topinambur va sempre bene, se avete caldo fatela raffreddare e mangiatela tiepida; se avete freddo mangiatela bollente. In ogni caso farà contenti tutti.
Questo è uno dei mille pesti che ho preparato in questo periodo, perché oltre che con il basilico lo sappiamo tutti che si possono preparare anche con tantissime altre erbe aromatiche e verdure. Forse non è proprio appropriato chiamarli pesti, non in tutti i casi comunque, forse andrebbe bene salsa, o crema, non lo so, fatto sta che sono buonissimi comunque li chiamiate. Questo è uno dei tanti che ho provato, finiscono talmente in fretta che qualche volta non riesco nemmeno a fotografarli, ma questo l’ho messo in salvo per un paio di giorni ed eccolo qui, immortalato in tutto il suo bellissimo verde salvia.
Non c’è molto da spiegare, quindi non mi dilungherò sulla ricetta, magari spendo due parole sulle alghe, così che anche chi non le usa o non le conosce magari incuriosito corre a comperarle. Le alghe come abbiamo già detto hanno tante proprietà e fanno molto bene, a patto che non soffriate di disturbi alla tiroide, in quel caso è meglio consultare un medico o nutrizionista. In tutti gli altri casi, le alghe sono un alimento molto importante, ricche di iodio, ferro, e in misura minore di magnesio, fosforo e potassio. Per questo sono considerate degli ottimi integratori che agiscono anche rafforzando il sistema immunitario. L’uso cosigliato è due volte alla settimana. Ogni alga ha le sue proprietà e quindi è bene usarle un po’ tutte. Le Arame che ho utilizzato in questa ricetta sono tra le mie preferite perché hanno un sapore molto delicato, che può piacere un po’ a tutti senza essere invasivo, ma ovviamente dipende anche dalle quantità utilizzate. Sono ottime nelle insalate, saltate con la pasta o con le verdure, o nei pesti come quello di oggi. Prossimamente vi darò qualche altro suggerimento per utilizzare le alghe in modo semplice così da poterle introdurre nella dieta settimanale senza troppe difficoltà nel caso foste in cerca di suggerimenti in merito.
Questa di cavolo nero è una delle zuppe invernali che mi piacciono di più. Magari è un po’ lunga da preparare, ma nemmeno tanto se partite da fagioli che avete cotto il giorno prima. Io di solito quando decido di cucinarli ne faccio sempre un po’ di più per farne in seguito una zuppa, o dei burgers. Così anche per questo piatto invernale basta solo un minimo di organizzazione, ma ne vale senz'altro la pena. Non è la classica ribollita, adoro anche quella ma questa è una zuppa più semplice, con meno verdure e perfetta anche per riciclare qualche legume rimasto.
Il cavolo nero a casa mia d’inverno non manca mai, lo trovo favoloso in mille preparazioni, questa, insieme ovviamente a ribollita e simili è decisamente una delle mie preferite.
Certe volte rifletto sull'indice di gradimento delle ricette di questo blog, ma le dinamiche mi sono ancora abbastanza oscure. A parte i dolci che riscuotono sempre molto successo, ci sono ricette che io adoro che magari non vengono visitate più di tanto, altre di una semplicità estrema che diventano le più visitate. Io ne ho due sul mio blog che si contendono il primato, una è la torta millefoglie che ho postato credo appena aperto il blog o giù di li, non vado nemmeno a controllare per non guardare la foto!
L’altra è la zuppa di ceci e cavolo nero, e di questo sono molto orgogliosa perché è una ricetta vegan, datata pure quella ma è sempre piaciuta molto e continua a piacere. Anche quella foto non la voglio vedere, e prometto a tutti che prima o poi la sostituirò! malgrado questo, pare che nessuno si sia spaventato troppo e tutti continuano tranquillamente a guardarla.
Ora vediamo se questa riuscirà a guadagnarsi il primato rispetto alla cugina più vecchia. Io voto decisamente per la novità sarà che sento ancora il sapore del cavolo nero e del pane ammorbidito! e poi ci sono anche le mie amate alghe, non posso non preferirla. Che bontà, devo rifarla prima di subito. Un'altra idea con i legumi? leggete qui
Oggi una ricetta super facile; più che una ricetta è un’idea su come si possono utilizzare le alghe in cucina. A me le alghe piacciono molto, le uso spesso, ma non quanto vorrei, con la scusa di provare sempre tutto talvolta si trascura quello che è più collaudato e che ci piace davvero. La ricetta che preferisco, sono gli spaghetti aglio, olio, peperoncino fresco e alghe che devo assolutamente postare, spero quanto prima di riuscire a fotografarla prima di avventarmi sul piatto :)
Comunque, a parte questo, anche l’abbinamento con i funghi non è niente male. In questo caso ho preparato questi deliziosi crostoni ai funghi usando le alghe Arame, ma vanno bene anche le Hijiki, e le Wakame, potete comunque sperimentare. Io sono dell’idea che una ricetta si può quasi sempre reinterpretare a seconda di quello che si ha a disposizione, se avete un’alga invece che un’altra non resta altro da fare che provare.
Come si usano le alghe? Dipende, normalmente basta un ammollo di 15/20 minuti in acqua, poi si possono mangiare così, oppure dopo l’ammollo, possono essere saltate o cotte più a lungo. Io normalmente le salto brevemente, quando preparo la zuppa invece le lascio sobbollire lentamente così insaporiscono bene il brodo.
Le alghe sono ricche di iodio e ferro, alcune di più altre di meno, ognuna poi ha caratteristiche nutrizionali diverse, quindi è bene variarle e non abusarne in caso di ipertiroidismo.
Vi lascio il procedimento per preparare questi crostoni ai funghi, qualche volta una ricetta semplice, veloce e buona ci può salvare una cena, quindi diamogli il giusto spazio :) se invece volete proprio complicarvi la vita, usate questo condimento per condire delle ottime tagliatelle, (purchè le facciate voi però, sennò che complicazione sarebbe! una ricetta per preparare le tagliatelle la trovate qui) o da servire con dell'ottima polenta.
Questa è una ricetta per chi come me si entusiasma all’idea di riciclare gli avanzi e soprattutto le parti di scarto degli alimenti, vi ho già contagiati vero? :) (ognuno si entusiasma come può )
Prima che l’estate ci saluti, oltre che alle solite passate, ai sott’olii, e a conserve varie di pomodori, perché non trovare un modo per riciclarne anche le bucce? Per esempio, quando preparate sughi o pesti che prevedono l’eliminazione della buccia esterna, non buttatela. Potrete essiccarla in forno o nell’essiccatore e poi frullarla fino ad ottenere una polvere sottile da utilizzare per aromatizzare risotti ( basta spolverizzarne un po’ a fine cottura)o nei lievitati come per esempio pane o brioches salate, o in biscottini da aperitivo a base di pasta sfoglia o quello che più vi piace. Oppure come ho fatto io, potrete preparare degli sfizziosissimi taralli integrali gusto pizza! Vi assicuro che tutto ciò vi darà grande soddisfazione.
Solitamente mi chiedete consigli su come essiccare se non si ha l’essiccatore. Io prima di acquistarlo usavo il forno alla minima temperatura, con lo sportello leggermente aperto per far uscire l’umidità, per il tempo necessario che valutavo a seconda degli ingredienti e in modalità ventilato se non volava tutto! Ora che ho l’essiccatore non so più darvi i tempi precisi con il forno dato che non lo uso più a questo scopo, ma posso dirvi che le bucce, che sono molto sottili, non dovrebbero impiegare molto ad essiccare, quindi non è troppo dispendioso in termini di costi e di energie.
Io come vi ho già detto ho preparato dei taralli leggermente piccanti, aromatizzati con bucce di pomodoro e origano, Ma potete essiccare tante cose, largo alla fantasia. Sulla quantità di polvere di
pomodoro dipende da quanta ne avete a disposizione e dal gusto personale, dosandola si può ottenere un spore più o meno accentuato, sempre buono comunque, e questo è l’importante purchè non esageriate, ovvio.
E dato che accendere il forno ora non fa più così paura, mi raccomando, prima di buttare qualsiasi cosa pensateci, e ricordatevi che molto può essere riciclato e rendere deliziosi e originali i vostri piatti.
Per mia fortuna sono una di quelle persone che adora i legumi,
quindi per me sostituire le proteine animali diventa facile, basta abbinarli a dei cereali, variare il più possibile ed il gioco è fatto, semplice no? Di contro però, per non
annoiarsi a tavola di tanto in tanto bisogna
inventare qualche ricetta nuova. Ora, quella di oggi non è certo la ricetta più
originale che possiate trovare su questo blog,
ma mi serviva un pretesto per provare la mia pasta di peperoncini
piccanti, ed ecco svelata la genesi di questo piatto! per altre ricette a base di legumi alcune ricette le trovatequi,qui, qui,qui e qui
Avevo appunto dei peperoncini piccanti in esubero, e mi è
venuta questa idea: una pasta di peperoncini da utilizzare per rendere piccanti
piatti tipo sughi o stufati. Da preparare è semplicissima, e per conservarla l’ho
divisa in piccolissimi barattolini di vetro (quelli da marmellatine
monoporzione per intenderci) messi poi in congelatore. Non amo particolarmente fare conserve sott’olio
e cose del genere in casa, e congelare è un ottimo sistema per conservare senza
problemi.
Questo è il primo uso della pasta di peperoncini: i fagioli
neri, ovviamente piccanti!
Un piatto delizioso da abbinare a del riso per
esempio, o a delle sfoglie di mais, o delle tortillas se le avete, ma ottimo
anche con del semplice pane casereccio tostato. Piatto semplice ma di carattere.
Se
volete replicarlo ma non avete la pasta di peperoncini, usate tranquillamente
dei peperoncini freschi tritati se siamo in stagione, oppure essiccati in quantità piacere.
Oggi un post molto veloce, una ricetta facile e versatile, di quelle rapide che con una buona insalata possono essere una cena o un pranzo leggero. Come sempre le verdure all’interno possono essere variate a seconda della disponibilità.
Io ho molta borragine in questo momento che cresce ovunque, quindi quale miglior modo se non farci delle polpettine? Ma andranno bene anche spinaci, foglie di barbabietola, o ravanelli, peperoni, e tutto quello che vi può venire in mente. Le polpette sono belle da fare anche per questo, ci si può mettere qualsiasi cosa e sono sempre sfiziose.
A me piace accompagnarle con dello yogurt, ma andrà bene anche un’altra salsina, magari della maionese vegetale, o quello che vi piace di più.
Lavoro lavoro lavoro…ecco fatto il riassunto dell’ultimo periodo. Stanchezza tanta, di quella che non vi fa venire nemmeno delle buone idee, avete presente? Anzi in realtà di idee ne ho moltissime, ma fatico a realizzare anche la cosa più semplice. Frigo vuoto, dispensa in stato di abbandono, giardino lasciato allo stato naturale con tante erbacce che a guardarle mi assale un senso di rassegnazione tale che mi impedisce di cominciare il lavoro di ripulitura: e quando mai potrò finirlo? Meglio non cominciare nemmeno!
Cose da fare troppe e di vacanze nemmeno l’ombra. Ecco, il momento dedicato allo sfogo è finito spero sia utile a qualcuno che altrettanto stanco si possa sentire meno solo. Caso mai per ulteriore supporto scrivetemi in privato ;)
Comunque, mi piace la cucina per tanti motivi, ma anche perché malgrado il frigo vuoto, se si hanno passione e idee qualcosa si rimedia sempre. Allora, ieri in frigorifero avevo: 1 avocado 1 peperone e due pomodori. Mmmm, mi ero fatta tentare da una crema di peperoni e mandorle da spalmare sul pane che comunque farò a breve, ma volevo provare con un procedimento non proprio veloce, quindi progetto rimandato. Così ho optato per una vellutata fredda di patate (anche quelle stranamente le avevo) e avocado profumata all’aneto (da qualche parte tra le erbacce in giardino c’era pure quello) Ed ecco spiegata la genesi del piatto, del tutto casuale e mai sperimentata prima. Buona, mi è piaciuta, una versione estiva della vellutata di patate, resa vellutata e ricca dall’avocado. Io se dovessi prepararla per qualche ospite ne servirei un bicchierino ad inizio pasto, lo trovo un’ottimo apri cena, sfizioso, leggero, profumato e fresco. Avrei voluto aggiungere una nota croccante, ma la mia idea era troppo lunga: fiocchi di patate soffiati, sono deliziosi e magari ve li racconterò presto. Comunque un crostino andrà benissimo, magari di pane nero, o un grissino infilato nel bicchierino. Io non ho fatto nulla di tutto questo, ma data la stanchezza è già tanto che abbia fatto foto e post, per stavolta va così, ma mi farò perdonare. Vi lascio la ricetta semplicissima e veloce. E se siete alla ricerca di una ricetta anti calura estiva, guardate anche questa
Eccoci ad un altro inizio di settimana. Essendo moolto stanca sono anche a corto di argomenti, nel senso che quando la stanchezza è troppa, non riesco a mettere in fila due frasi sensate. Perciò rimando ad un futuro prossimo, spero vicino, un’ argomentazione minimamente interessante e per oggi lascio parlare solo la ricetta. Nemmeno le foto mi vengono un gran che bene in questo periodo, e avrei anche un obiettivo nuovo da studiare e sperimentare! Che ci possiamo fare, bisogna solo lasciarlo passare senza pretendere troppo da sé stessi. E in attesa di tempi più rilassati vi lascio questa pasta che per fortuna malgrado tutto sono riuscita a fare per benino. Non sono una grande consumatrice di fave fresche, più che altro perché di solito arrivo a comperarle troppo tardi, quando la stagione è già finita, ma quelle secche per esempio a casa mia non mancano mai, adoro il purè con la cicoria! Stavolta però con quelle fresche mi sono preparata una pasta deliziosa, leggermente profumata al finocchietto e bella cremosa. Io ho usato dei pici che mi sono stati regalati perché in casa avevo solo quelli, ovviamente faccio fatica anche a trovare il tempo per la spesa, ma sul formato e tipo di pasta vi potete sbizzarrire. Lo spaghetto però a me piace sempre tanto e quando la pasta è bella cremosa mi sembra che ci stia una meraviglia.
Se cercate delle ricette primaverili, questa lo è di sicuro. La cosa bella è che non avevo niente in frigorifero (forse non ci crederete ma mi capita spesso), però ho la fortuna di avere un giardino, dove so che qualche cosa trovo sempre, soprattutto in questo periodo. Ed essendo appassionata di erbe spontanee ed erbette aromatiche, mi piace molto farmi una passeggiata alla ricerca di qualcosa di buono da cucinare. In un angolo nascosto ancora incolto, crescono molte ortiche, e li so di trovare sempre qualcosa. Riempita mezza busta, di quelle della spesa per intenderci, (usando sempre i guanti) le ho mondate e lavate bene, e poi sbollentate 10 minuti, erano foglioline giovani e molto tenere.
Poi il dilemma: che ci faccio? Vabbè, non sto a dirvi di zuppe e zuppette perché ne ho già postate per esempio qui, stavolta ci ho fatto delle fantastiche tagliatelle. E per il condimento non ho avuto dubbi: se primavera deve essere, che primavera sia, quindi largo a tutti i profumi possibili ed immaginabili, erbette aromatiche a volontà. Negli anni ho creato un piccolo giardinetto di piante spontanee e aromatiche, così le ho sempre pronte e sono sicura che siano sane e pulite. Mi da una grande soddisfazione, persino l’aglio orsino portato a casa dai boschi ci si trova benissimo! Bello, non c’è niente che dia più soddisfazione che vedere le proprie piantine crescere belle, sane e fresche. La primavera ormai è sbocciata, ognuno la celebra a modo suo, io cucino erbette a volontà, poi invece c’è chi decide di creare un e-book tutto sulla primavera, come ha fatto Dalani, non solo con ricette, ma con tante altre idee, perché quando arriva la primavera a tutti, viene voglia di rinnovamento. E ci sono tanti modi per celebrare la stagione più bella che ci sia: io come sempre scelgo la cucina e voi a cosa proprio non sapete resistere a primavera?
La ricetta di oggi a me è piaciuta moltissimo, quindi spero che la proverete! Forse a qualcuno il cibo vegano, in particolare, seitan e affini, potrà sembrare poco allettante, non sempre gustoso. In realtà la cucina vegana se preparata bene è anche molto sfiziosa, e ricca di sapori inusuali, e questo a me personalmente piace molto. Il seitan per esempio lo preparo in tantissimi modi gustosi, anche se non lo mangio molto spesso essendo un concentrato di glutine preferisco mangiarlo solo ogni tanto, di solito a Natale lo preparo sempre perchè si presta ad essere accompagnato con salse più elaborate, come quello di oggi.
Il problema che riscontro quando mi capita di mangiare in giro piatti vegani, in qualche ristorante intendo, è che spesso non sono presentati benissimo, e questo non è mai un buon inizio, soprattutto per chi si avvicina a questo genere di cucina per la prima volta, e tante volte si riduce a preparare o finte frittate o polpette, o tortini, e anche questo genere a me non piace tantissimo, mi dà l'idea di mettere insieme le cose un pò per mangiarle in qualche modo :)
Quando invece si ha la fortuna di imbattersi in qualche piatto ben preparato, diventa spesso un occasione per conoscere qualche ingrediente diverso, spezie inusuali, cereali spesso troppo trascurati e via dicendo, allora il piatto vegano diventa veramente un piacere.
Certo mangiare vegano richiede un po’ di organizzazione, questo si, non basta aprire il frigo e accontentarsi di qualcosa di già pronto, questo non farà apprezzare particolarmente il genere. Ci vuole un po’ di tempo, dedizione e curiosità. La ricetta di oggi non è niente di complicato, ma questa salsina sfiziosa e profumata vi farà venire la voglia di raccoglierla tutta con della polenta grigliata. E' un piatto perfetto per le feste, o per qualche occasione speciale. Provatelo, sono sicura che piacerà a tutti, vegani e non.
Come possiamo rallegrare questo primo giorno di ottobre,
grigio e piovoso? Si potrebbe preparare un dolce di quelli super golosi, magari
al cioccolato di quelli che scaldano anima e cuore, ma c’è ancora qualche fiore
in giardino, a colorare queste giornate autunnali, e allora perché non portarli
in tavola? La borragine continua a crescere rigogliosa, e prima che anche per
quest’anno il freddo la faccia capitolare, ho
preparato una torta, ovviamente salata. La borragine ha un sapore molto
particolare, ha una nota di freschezza che fa pensare alla primavera. Mi piace
mescolarla ad altre verdure, prepararci i tortelli o qualche contorno sfizioso.
Non sono un’amante delle torte salate, soprattutto perché in genere si usano
paste troppo grasse per prepararle. Ma la pasta matta è un’altra cosa, è come
una sfoglia di pane, leggerissima e croccante, un guscio ideale per racchiuderci
quello che più vi piace. Provatela, sono sicura che diventerà anche per voi un
sostituto ideale quando siete alla ricerca di un piatto leggero, sano e
soprattutto vegetariano. Se non avete la borragine potete tranquillamente usare
altre verdure, spinaci, cicoria, bieta, quello che più vi piace insomma. Le torte
salate non mettono limiti alla fantasia. Io un po’ di borragine l’ho messa nel
ripieno, sennò non avrei saputo giustificare la presenza dei suoi fiori! E se
dovevo rallegrare questa giornata grigia, come avrei fatto senza questo celeste
meraviglioso?
Una ricetta sana, gustosa e leggera? Ma questa naturalmente.
Solo verdure, erbe aromatiche fresche che danno un sapore unico al piatto, e l’uso
del miglio nel ripieno. Il miglio è ricco di proprietà, è più proteico di altri
cereali come il frumento o il riso, quindi è adatto a chi non mangia carne.Ed è ricco di vitamine e sali minerali. Inoltre ormai sappiamo quanto sia importante variare gli alimenti, e ce ne sono
tanti di buoni che non abbiamo l’abitudine di inserire nella nostra dieta di
tutti i giorni.
Quindi qualche suggerimento potrebbe far venir voglia di
provare, e chissà, potrebbe essere amore al primo assaggio!
Il miglio si può
usare in tanti modi, oggi vi propongo questo piatto, ma è solo l’inizio di quella che potrebbe essere una lunga serie.
Qualche
consiglio su come cucinarlo: è bene non prepararlo come facciamo solitamente
con la pasta o il riso, ma aggiungere il doppio di acqua rispetto al peso del
cereale e lasciarla assorbire durante la cottura. Non si scola in poche parole e
può esserci una tostatura iniziale, ma
anche no! E’ veloce da cuocere e poi come sempre si può declinare in mille
versioni. Cominciamo intanto con quella di oggi, che può diventare un piatto
unico se aggiungete un contorno di legumi, come piselli o fagioli, così che le
proteine del piatto risulti nutrizionalmente più complete.
Anche oggi vi lascio una delle ricette che prepareremo al
prossimoOpen day firmato Lagostina. Stavolta saremo a Parma, io e la chef
Paola Cattabriga. Cucineremo tanti piatti belli, veloci, e sani con la pentola
a pressione. E’ incredibile quante persone incontro che mi dicono di non usarla
perché hanno paura! Non avrei mai pensato che una pentola potesse terrorizzare.
Il bello però è che alla fine degli show cooking tutti se ne vanno con un’idea
tutta nuova della pentola a pressione, quella
giusta, cioè di uno strumento che in cucina ci è di enorme aiuto, sicurissimo perché
dotato di diversi sistemi di sicurezza, pratico perché rinnovato anche nel modo
di utilizzarlo, insomma, si imparano un sacco di cose.
Quello che stupisce di più tutti è che con la pap si
preparano anche ottimi dessert, nessuno se lo aspetta, ma noi siamo li a farvi vedere come si fa, velocemente e con
successo garantito!
Oggi però niente dolci, ma degli gnocchetti, anche questi
preparati con la pap, molto velocemente. Ricordo che mia nonna quando faceva
gli gnocchi cominciava la mattina prestissimo…diceva che per gli gnocchi ci
vuole tempo. Beh ecco, io li ho preparati in 20 minuti, tra cui 12 di cottura
delle patate e della barbabietola. Eh si…non sono più i tempi di una volta, e
se parliamo di pentole a pressione e tecnologia in cucina potremmo dire anche “meno
male” :D
La ricetta è di Paola Cattabriga, io l’ho solo
reinterpretata semplificandola un po’, tanto per fare prima insomma :)
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