So di essere un po’ in ritardo per le fragole, in realtà ho
fatto questa confettura quindici giorni fa ma non ho avuto il tempo di postarla
e avevo deciso di non farlo considerando il ritardo. Quando però ho aperto il
barattolo e ho sentito il profumo mi son detta che non avrei mai dovuto
dimenticare la ricetta, l’anno prossimo ne farò il doppio perché è veramente
fantastica.
Non avevo mai fatto la marmellata di fragole senza zucchero,
temevo che restasse troppo liquida e troppo aspra, invece alla fine è venuta
perfetta, per i miei gusti almeno, e niente, all’ultimo ho deciso di pubblicare
la ricetta.
E’ da un po’ che sperimento confetture senza zucchero e con
pectina naturale. Ultimamente mi sono appassionata tantissimo alla confettura
di fragole, sarà anche perché ogni tanto si ha voglia di cambiare. Io la
mattina faccio colazione con fette biscottate e confettura, sempre! Sono antica
vero? Eh si, lo so, adesso va di moda mangiare ciotole giganti di frutta super
colorate con 1 kg di frutta che solo a prepararle uno si deve svegliate tre ore
prima di andare a lavorare J
O il famoso porridge che confesso non ho mai assaggiato e
mai provato a preparare, e anche se non amo particolarmente le pappette dolci
(mentre salate le adoro) so che verrà anche il suo momento, sono molto curiosa
di assaggiarlo! Invece sono antica, e faccio colazione con fette biscottate,
marmellata e caffè, a cui d’estate unisco bevanda vegetale e cereali. Mi piace
tutto quello che scrocchia sotto i denti ecco.
Quindi di confettura ne consumo parecchia e cerco sempre di
farla da me, ma ogni tanto mi viene voglia di assaggiare cose diverse così ho
comprato una confettura bio di fragole che mi è piaciuta tantissimo, ragion per
cui me la sono fatta appena la stagione me lo ha permesso. E ora mi godo per un
po’ il profumo meraviglioso che solo la confettura fatta in casa può avere.
Se volete provarla, la ricetta è perfetta (per me eh!)
Adesso si trovano ancora le fragole e costano poco. Le mie erano bio, ma fate
voi, l’importante è che siano dolci e gustose.
L’anno scorso invece ho preparato questa, buonissima e sempre
senza zucchero, e con le albicocche abbiamo ancora tempo J
E per la pectina naturale invece, trovate la ricetta sempre qui.
Questa confettura è buonissima. Non è per portare l’acqua al
mio mulino che lo dico eh! Ma perché vorrei che chi è abituato a farsi le
confetture in casa provasse una volta a prepararle senza zucchero. Sono una
vera bontà, certo non dovete aspettarvi la stessa consistenza di quelle con lo zucchero, sarebbe impossibile, ma sono morbide e vellutate, con un sapore di frutta che non ha niente a che vedere con le confetture tradizionali.
Devo dire che questa confettura di albicocche senza zucchero mi ha dato molta soddisfazione, non perché avessi dubbi sul fatto che fosse buona
dolcificata solo con il succo di mela concentrato, ma perché le albicocche
che avevo a disposizione non erano proprio buonissime, seppur biologiche. Erano
molto pastose e sembravano senza succo, avete presente? Ecco, da mangiare al
naturale secondo me sarebbero state terribili. Io le avevo comperate
appositamente per la confettura (eh si, ahimè, non ho l’albero in giardino) ma
sono partita un po’ demoralizzata pensando che non sarebbe venuta buona.
Invece è fantastica, mi piace un sacco, tanto che sabato
torno a prendere le albicocche e la rifaccio! Non posso pensare di non averne abbastanza
per passare l’inverno, che è già così triste…figuriamoci senza confettura di
albicocche senza zucchero :)
Il mio impegno verso le materie prime sane e di qualità è diventato a 360°
(o quasi dai, qualche piccola eccezione non mi/ci ucciderà e qualche volta
rende la vita più semplice) La maggior parte di quello che acquisto cerco
che sia il più possibile senza conservanti, additivi, pesticidi ecc. ecc. Quindi, per questa confettura mi sono preparata anche la pectina
naturale, con una mela e un limone bio si prepara in fretta. Vi lascio
entrambi i procedimenti, per la confettura e per la pectina. Provatela, ne vale
davvero la pena. E per conservare la confettura dato che è senza zucchero, per evitare problemi tipo botulino, muffe ecc quella che non consumo a breve, la tengo in congelatore, così sono sicura.
Il weekend è arrivato, l’ultimo di settembre ahimè, con un po’ di tristezza lo saluto con una torta vegana alle pesche. Sono al limite del consentito per le pesche lo so, ma si possono usare oltre che le ultime pesche anche tavola, quelle sciroppate che avete preparato con l’esubero della vostra raccolta, o perché no? Sostituirle magari con dei fichi. E’ una torta vegana alle pesche rustica che si presta ad essere interpretata a seconda della stagione. Il dolce è molto semplice da preparare e non necessita di grandi spiegazioni.
Vorrei invece parlare un po’ di zucchero. Tra chi si occupa di alimentazione, medici, nutrizionisti, società di ricerca scientifiche ecc ecc, la convinzione è unanime: lo zucchero fa male. E per zucchero intendo sia lo zucchero comune, quello che si tiene dentro al barattolo per dolcificare il caffè per intenderci (il saccarosio), sia tutti gli altri zuccheri semplici: tra cui il glucosio e soprattutto il fruttosio (elenco solo quelli più utilizzati perché la lista sarebbe lunga)
Non mi metto a spiegare le dinamiche del perché e come lo zucchero fa male, per quello potete approfondire da soli. Dato che io parlo di ricette, vorrei solo darvi qualche indicazione utile per scegliere lo zucchero per dolcificare dolci, bevande ecc. Innanzitutto va detto che Il corpo ha bisogno di zuccheri, ma non di zucchero (tipo saccarosio, glucosio e fruttosio) e sono due cose molto diverse. La cosa migliore sarebbe evitarlo, ma lo so che per molte persone è difficile. Io per esempio non uso più lo zucchero bianco da molto tempo, e comunque di regola non dolcifico niente, ne tè né caffè né succhi di frutta ecc.
Mangio raramente dolci, e quando li preparo uso normalmente zucchero di canna integrale o malto. Lo zucchero di canna integrale però non è la panacea di tutti i mali, perché sempre di zucchero semplice stiamo parlando, ha solo un indice glicemico un po’ più basso dello zucchero bianco e contiene più sostanze tipo sali minerali e vitamine, ma niente che possa giustificare un grande utilizzo perché è sempre uno zucchero semplice, con tutte le problematiche connesse. Quando lo usate, accertatevi che sia zucchero di canna integrale, quello vero che si presenta scuro e umido. Molti zuccheri di canna in commercio non sono realmente zucchero integrale di canna! Il saccarosio è formato dal 50% di glucosio e dal 50% di fruttosio
Il fruttosio è uno zucchero metabolizzato quasi totalmente dal fegato. Quello che vedeiamo nei barattoli al supermercato è assolutamente da evitare, perché non ha nulla di naturale. Quello invece presente naturalmente nella frutta è tutta un’altra storia e andrebbe assunto mangiando la frutta e basta, che contenendo anche altre sostanze ci fa assimilare e metabolizzare il fruttosio in maniera diversa. Quindi si alla frutta, no al fruttosio del supermercato.
E lo Sciroppo d’agave? È formato da 70-90% di fruttosio e 30 % di glucosio, quindi sarebbe meglio evitarlo, o nel caso, usatelo con moderazione e meglio raw.
Il malto non contiene fruttosio ma solo glucosio, si ottiene dalla germinazione e fermentazione di cereali. Contiene glutine, quindi non è adatto ai celiaci. Ha un indice glicemico più basso del saccarosio, ed ha un sapore gradevole.
La stevia è anch’essa sottoposta a processi di raffinazione, quindi non può essere considerato un dolcificante naturale. A me personalmente non piace assolutamente come sapore quindi non la utilizzo mai.
Per dolcificare i dolci possiamo usare anche purea di frutta come per esempio di datteri o uvetta. In questo caso ci sarebbe da fare una riflessione sulla sostenibilità, ma lo affronterò in un altro post.
Tornando a noi quindi, io nei dolci uso zucchero di canna o malto o le due cose insieme. Spesso al posto della marmellata uso purea di frutta essiccata, come per esempio di albicocche o prugne, sono molto più sane delle marmellate contenenti zucchero.
La cosa importante che vorrei aggiungere è che non dobbiamo demonizzare troppo gli ingredienti che sappiamo non essere troppo salutari, si possono consumare saltuariamente, facendole diventare piacevoli eccezioni. Mentre per la quotidianità è meglio orientarsi verso i cibi il più possibile sani e vari.
Periodo di sperimentazioni, tante, diverse e fogli volati ovunque in casa. Spesso li perdo e poi li ritrovo, ma non è detto che ciò avvenga nella medesima stagione, ragion per cui, prima di perdere anche la ricetta di questa torta per ritrovarla magari quando le prugne sarebbero solo un lontano ricordo, meglio postarla subito anche se altre attendono da più tempo.
Comunque, un dolce veramente buonissimo, che ho apprezzato ancor di più il giorno dopo. Le prugne lasciate intere sono favolose e lo rendono golosissimo.
Velocissimo da preparare, l’ho fatto con le farine che avevo in casa, fermo restando che se avete farine diverse potete sperimentare.
Due parole sulla margarina: io non la compero mai, quindi o me la faccio in casa, o uso l’olio di semi di ottima qualità, quindi spremuto a freddo e bio; tenete conto che l’olio conferisce sapore all’impasto, quindi se vorrete provare anche un olio d’oliva leggero, sempre ottimo perché resiste bene alle alte temperature, sappiate che il sapore sarà più deciso, e non tutti lo gradiscono nei dolci quindi che dire, non resta che provare per trovare quello che più si avvicina al vostro gusto. L'olio di semi di girasole, tra gli olii di semi, resiste meglio alle alte temperature, quindi magari è da preferire ad altri per le cotture.
Comunque a parte il tipo di olio, il dolce è super buono, facile da preparare e bello da vedere, e si sa, anche questo ha la sua importanza. In poche parole se lo servite ai vostri ospiti farete un figurone.
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