Prima che sia troppo freddo, che ne dite preparare qualcosa che ci ricorda l’estate? Dei crostoni con guacamole e germogli per esempio! Quest’estate li ho adorati, velocissimi da preparare e di sicuro effetto, sono molto buoni, sono belli, e non lasciano indifferente nessuno, ve lo assicuro. Ricetta semplicissima lo so, niente di pretenzioso, ma anche la semplicità ha le sue regole e non è detto che tutto quello che è semplice risulti poi anche buono.
Comunque, se volete rallegrare la tavola con qualcosa di colorato questa è un’ottima proposta. Troverete in rete tante ricette di guacamole, si può fare in mille modi e mille varianti. Io ho scelto di preparare questa salsa con gli ingredienti che piacciono a me, non ho voluto aggiungere il pomodoro perché ne mangio talmente tanti che se anche qualche volta li ometto va bene :)
Invece l’ho arricchita con dei germogli, sapete che che fanno molto bene vero? sono ricchissimi di proprietà, di vitamine ecc ecc, sono divertenti, buoni e sanno rendere anche il crostino più semplice davvero speciale. Non solo nell’insalata quindi, e potete scegliere quelli che preferite, io ho optato per la leggera piccantezza dei germogli di broccoli, accentuata poi anche dal peperoncino fresco, così, tanto per berci una buona birra ghiacciata d’accompagnamento, chi la beve ovviamente :)
Ecco, la ricetta è tutta qua, ci vuole più a scriverla che a prepararla, però è proprio buonissima!
Oggi una ricetta super facile; più che una ricetta è un’idea su come si possono utilizzare le alghe in cucina. A me le alghe piacciono molto, le uso spesso, ma non quanto vorrei, con la scusa di provare sempre tutto talvolta si trascura quello che è più collaudato e che ci piace davvero. La ricetta che preferisco, sono gli spaghetti aglio, olio, peperoncino fresco e alghe che devo assolutamente postare, spero quanto prima di riuscire a fotografarla prima di avventarmi sul piatto :)
Comunque, a parte questo, anche l’abbinamento con i funghi non è niente male. In questo caso ho preparato questi deliziosi crostoni ai funghi usando le alghe Arame, ma vanno bene anche le Hijiki, e le Wakame, potete comunque sperimentare. Io sono dell’idea che una ricetta si può quasi sempre reinterpretare a seconda di quello che si ha a disposizione, se avete un’alga invece che un’altra non resta altro da fare che provare.
Come si usano le alghe? Dipende, normalmente basta un ammollo di 15/20 minuti in acqua, poi si possono mangiare così, oppure dopo l’ammollo, possono essere saltate o cotte più a lungo. Io normalmente le salto brevemente, quando preparo la zuppa invece le lascio sobbollire lentamente così insaporiscono bene il brodo.
Le alghe sono ricche di iodio e ferro, alcune di più altre di meno, ognuna poi ha caratteristiche nutrizionali diverse, quindi è bene variarle e non abusarne in caso di ipertiroidismo.
Vi lascio il procedimento per preparare questi crostoni ai funghi, qualche volta una ricetta semplice, veloce e buona ci può salvare una cena, quindi diamogli il giusto spazio :) se invece volete proprio complicarvi la vita, usate questo condimento per condire delle ottime tagliatelle, (purchè le facciate voi però, sennò che complicazione sarebbe! una ricetta per preparare le tagliatelle la trovate qui) o da servire con dell'ottima polenta.
Ma perché mangiarli crudi? I chicchi dei cereali crudi, lasciati in ammollo hanno tutte le proprietà degli alimenti germinati che sono moltissime, quindi dal punto di vista nutrizionale sono ricchi di vitamine e minerali, inoltre con con l’ammollo ( ed eventualmente con la successiva fase di germogliazione) si eliminano i fitati e altre sostanze antinutrizionali.
Direi che visto che fanno benissimo e ci risparmiano anche la scocciatura della cottura, cosa possiamo volere di più da questi cereali? Io ho scelto l’avena perché mi piace molto, ma si possono utilizzare anche orzo, farro, quinoa ecc ecc, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Con cosa abbinarli? Beh, si va a gusto personale e a stagionalità. Si possono fare delle deliziose insalate crude e cotte insieme, o solo crude, magari tiepide, oppure fredde, insomma, le opzioni non mancano, e anche d’inverno ci si può sbizzarrire.
Cosa ci ho messo io? Le verdure ancora di stagione, quindi i pomodori, il peperone, un po’ di cavolo cappuccio, delle lenticchie bollite così da farne un piatto completo ed alcuni germogli di broccolo, ottimi, molto saporiti, un po’ piccanti, deliziosi ed infine qualche germoglio di semi di senape. Un pieno di gusto e di salute, provatela, prima che arrivi l’inverno e troviate mille scuse per non mangiare più l’insalata
Il tofu questo sconosciuto :) Certo non dai vegetariani, né tantomeno dai vegani, o da chi come pensano in molti, mangia cose strane! ma quanti sono convinti che il tofu sia qualcosa di immangiabile? Io credo in molti , o per lo meno, a me molte persone chiedono: "come fai a mangiare il tofu? Non sa di niente e ha una consistenza pari a quella del polistirolo".
Beh ecco, l’ho già detto più volte che non sono per niente d’accordo, perché a me il tofu piace, e il tofu strapazzato lo adoro! (preciso però che non ne abuso, pur piacendomi; ricordiamoci che deriva dalla soia, e per quanto si comperi quella bio priva di ogm, beh ecco, io la certezza non ce l'ho, la soia gialla rimane comunque tra gli ingredienti maggiormente geneticamente modificati)
Certo, se comperate quello confezionato, lo aprite, magari non lo asciugate nemmeno e lo mettete in tavola come fosse un formaggio, magari pensando di accompagnarlo ad un pezzo di pane, convengo con voi che non è certo il massimo della goduria, anzi, non mangiatelo assolutamente così, sennò non lo proverete mai più ! :)
Se invece lo trattate nei modi dovuti, diventa un alimento veramente interessante. A parte le consistenze che lo rendono più o meno cremoso, quindi va scelto in base all’uso che se ne deve fare, per quanto riguarda il gusto, ci sono tanti modi per renderlo appetibile. Marinato, fermentato, affumicato, e sono solo alcuni dei modi che io conosco; ma senza rendere le cose troppo complicate, oggi vi lascio la mia ricetta salvavita, ovviamente protagonista il tofu; è veloce da fare, quando capita che in frigorifero non ho niente di pronto, lo preparo in pochissimo tempo.
E’ buono, gustoso, sfizioso e facile da preparare, cosa si può chiedere di più ad un pezzo di tofu?
Non ci sono accortezze particolari, se non quella di utilizzare un tofu abbastanza solido, meglio se autoprodotto, sennò andrà benissimo quello acquistato, asciugarlo bene e utilizzare uno schiacciapatate a fori larghi (io uso l’attrezzo per i passatelli)
Per il resto, largo alla fantasia e al gusto personale. Io lo aromatizzo con i miei amati capperi (li adoro e li metterei ovunque) un po’ di origano, la polvere di peperoni (giusto perché ce l’ho, ma non è indispensabile) ed il gioco è fatto. Potete aggiungere anche delle olive per farlo proprio alla mediterranea. Provatelo, sono certa che vi piacerà moltissimo. E se poi vi venisse voglia di provare qualche altra ricetta col tofu, guardate qui, e qui, giusto per qualche idea.
Questa è una ricetta per chi come me si entusiasma all’idea di riciclare gli avanzi e soprattutto le parti di scarto degli alimenti, vi ho già contagiati vero? :) (ognuno si entusiasma come può )
Prima che l’estate ci saluti, oltre che alle solite passate, ai sott’olii, e a conserve varie di pomodori, perché non trovare un modo per riciclarne anche le bucce? Per esempio, quando preparate sughi o pesti che prevedono l’eliminazione della buccia esterna, non buttatela. Potrete essiccarla in forno o nell’essiccatore e poi frullarla fino ad ottenere una polvere sottile da utilizzare per aromatizzare risotti ( basta spolverizzarne un po’ a fine cottura)o nei lievitati come per esempio pane o brioches salate, o in biscottini da aperitivo a base di pasta sfoglia o quello che più vi piace. Oppure come ho fatto io, potrete preparare degli sfizziosissimi taralli integrali gusto pizza! Vi assicuro che tutto ciò vi darà grande soddisfazione.
Solitamente mi chiedete consigli su come essiccare se non si ha l’essiccatore. Io prima di acquistarlo usavo il forno alla minima temperatura, con lo sportello leggermente aperto per far uscire l’umidità, per il tempo necessario che valutavo a seconda degli ingredienti e in modalità ventilato se non volava tutto! Ora che ho l’essiccatore non so più darvi i tempi precisi con il forno dato che non lo uso più a questo scopo, ma posso dirvi che le bucce, che sono molto sottili, non dovrebbero impiegare molto ad essiccare, quindi non è troppo dispendioso in termini di costi e di energie.
Io come vi ho già detto ho preparato dei taralli leggermente piccanti, aromatizzati con bucce di pomodoro e origano, Ma potete essiccare tante cose, largo alla fantasia. Sulla quantità di polvere di
pomodoro dipende da quanta ne avete a disposizione e dal gusto personale, dosandola si può ottenere un spore più o meno accentuato, sempre buono comunque, e questo è l’importante purchè non esageriate, ovvio.
E dato che accendere il forno ora non fa più così paura, mi raccomando, prima di buttare qualsiasi cosa pensateci, e ricordatevi che molto può essere riciclato e rendere deliziosi e originali i vostri piatti.
A corto di idee per un’insalata leggera ma molto saporita? Sono certa che quest’estate le avrete già provate tutte e forse non sarà facile darvi un’idea originale. Però chissà, magari con le verdure grigliate non l’avete ancora preparata; d’altra parte è vero che bisogna aver voglia di mettersi d’impegno a grigliare melanzane, zucchine e peperoni ma che vi devo dire? Solo che il risultato finale vi ripagherà della fatica. E poi questa insalata di farro è anche un’ottima idea per riciclare qualche verdura grigliata. Non so a voi, ma a me ne rimangono sempre quando le preparo. Quindi, magari siete fortunati ed in frigo avete qualche avanzo. Dopodichè vi basta qualche erba aromatica, un po’ di farro, del succo di limone, qualche cappero ed il gioco è fatto. Il procedimento è talmente intuitivo che potrei omettere la spiegazione, ma lascio anche quella che spesso do' per scontate tante cose e poi scopro che per qualcuno non sono poi così scontate. Io l'ho servita con del purè di fave (ricetta qui) senza cicoria ma con della cipolla rossa tagliata molto sottile così da avere un piatto completo.
In linea con la tendenza di quest’estate anche questo breve post è giunto al termine, quindi vi lascio la ricetta e ci ritroviamo alla prossima.
Estate e voglia di viaggi. Non so a voi ma a me d’estate piace portare in tavola sapori d’altre cucine. Adoro la Grecia e questo non è un segreto, se vi piace l’idea di preparare una cena in perfetto stile greco qualche idea potete tovarlaqui, qui,qui e qui
Ma adoro anche i profumi delle spezie dell’India, coriandolo, cardamomo, curry. Un buon riso speziato, con verdure servito con yogurt è una vera delizia. Ci ho abbinato dei friggiteli dolci e la cena è stata davvero deliziosa. Il riso è semplice da preparare, abbastanza veloce. Se non avete voglie di friggere i peperoni, potete servirlo con un curry di altre verdure o con un dhal di lenticchie (ricetta qui) Insomma, fate voi secondo il vostro gusto. Ho già finito il post, questo è il massimo che riesco a fare in questo periodo, quindi spero vi accontenterete di un post così breve! ma la ricetta è deliziosa, e questo è quello che conta. E spero che piacerà anche a voi e che vi venga la curiosità di provarla, sono certa che l'adorerete :)
Basta un po’ di fresco ed ecco riapparire le polpette! Dopo il caldo soffocante e qualche problemino di salute che mi hanno costretta ad abbandonare ogni progetto culinario, l’aria fresca di ieri mattina mi ha portata dritta dritta in cucina. Non avevo bene idea di cosa preparare, ma dato che avevo appena fatto la spesa, mi sono ritrovata con qualche ingrediente in più del solito. Per esempio delle melanzane perline, sapete quelle piccole, lunghe e sottili? Troppo poche per farne solo un contorno, così ho optato per delle polpettine di verdure miste e sorgo. Dopo aver passato l’ultimo mese a mangiare solo cose fredde o quasi, un piatto poco più elaborato ci sta. Tanto più che se avete del sugo di pomodoro già pronto, o della passata diventa abbastanza veloce da fare. Le verdure in questo momento di certo non mancano, quindi che dire, grazie alla pioggia, e mica solo per le polpette!
Ho bisogno di una vacanza, sono stanchissima, quindi non so quanto e cosa posterò in questo periodo, ma magari qualche insalata un po’ diversa, o qualche piatto quando le temperature lo permetteranno non mancheranno. Troppo caldo per fare foto, preparare set, accendere fornelli…Sogno mare e spiaggia…mancano concentrazione ed energie. Ma voi care colleghe, come fate???
E dopo l’immancabile sfogo estivo vi lascio le mie polpettine vegan di verdure. Sono un’ottimo modo anche per riciclare qualche cereale avanzato, tipo riso bollito, orzo, o farro, insomma quel che avete, e le verdure possono essere anche che so, la parte interna delle zucchine, o i ritagli di altre verdure, la polpa interna del pomodoro, insomma, ci siamo capiti, le ricette di riciclo a me piacciono sempre tanto, e le idee non sono mai troppe.
Altre idee per le polpette? in questo blog ce ne sono parecchie, vi lascio questa e questa, per trovarne altre...sbirciate qua e la :)
Oggi ricetta super veloce. Ho utilizzato dei peperoni corno, molto dolci e un ripieno molto semplice, preparato con del pane casereccio raffermo, parmigiano, erbe aromatiche, capperi e olio evo. Mi piace molto utilizzare il pane raffermo, è sempre utile avere qualche idea di recupero. Questa ricetta ha tutti i sapori dell’estate e delle erbe aromatiche, leggera ma molto gustosa, l’ho pensata per il contest 4cooking a cui sono stata invitata. Questa è la mia idea di ricetta, pochi ingredienti, per un piatto pieno di sapore.
#PRChef2015
Oggi un post molto veloce, una ricetta facile e versatile, di quelle rapide che con una buona insalata possono essere una cena o un pranzo leggero. Come sempre le verdure all’interno possono essere variate a seconda della disponibilità.
Io ho molta borragine in questo momento che cresce ovunque, quindi quale miglior modo se non farci delle polpettine? Ma andranno bene anche spinaci, foglie di barbabietola, o ravanelli, peperoni, e tutto quello che vi può venire in mente. Le polpette sono belle da fare anche per questo, ci si può mettere qualsiasi cosa e sono sempre sfiziose.
A me piace accompagnarle con dello yogurt, ma andrà bene anche un’altra salsina, magari della maionese vegetale, o quello che vi piace di più.
Avevo in mente questa crema di peperoni e mandorle già da un po’. Mi hanno regalato dei buonissimi peperoni rossi, e non ho trovato migliore impiego che questo, per assaporarli al meglio in tutta la loro bontà. Una crema crudista, visto che i peperoni non li ho cotti, ma parzialmente essiccati a 40°. Poi è vero che io l' ho spalmata sul pane, ma questa è un’altra storia, non seguo un’alimentazione crudista perciò fin qua tutto bene. Per chi lo fosse invece sono certa troverà il modo di gustare questa crema di peperoni: io per esempio la userei per condire degli ottimi spaghetti di zucchine per esempio, aggiungendo magari qualche cappero o quello che vi suggerisce il vostro gusto. Una volta pronta la crema l’ho messa in un barattolo di vetro, coperta d’olio evo leggero e tenuta in frigo. Credo durerà molto poco, quindi non m i sono posta la questione della conservazione, la prossima volta che la farò opterò per la conservazione di piccole porzioni in freezer, così sono sicura e posso utilizzarla tranquillamente quando mi serve.
Essiccare parzialmente i peperoni consente di ridurre l'acqua ed evitare la cottura, così i principi nutritivi rimangono inalterati. Olio se ne può usare veramente poco, quindi, chi lo desidera può ottenere una deliziosa crema light. Non sto nemmeno a dire che è deliziosa, l'ingrediente principale parla da solo. Ho aggiunto qualche fogliolina di coriandolo fresco spezzettato perchè a me piace molto, ma anche semplice senza aggiunte è favolosa.
Lavoro lavoro lavoro…ecco fatto il riassunto dell’ultimo periodo. Stanchezza tanta, di quella che non vi fa venire nemmeno delle buone idee, avete presente? Anzi in realtà di idee ne ho moltissime, ma fatico a realizzare anche la cosa più semplice. Frigo vuoto, dispensa in stato di abbandono, giardino lasciato allo stato naturale con tante erbacce che a guardarle mi assale un senso di rassegnazione tale che mi impedisce di cominciare il lavoro di ripulitura: e quando mai potrò finirlo? Meglio non cominciare nemmeno!
Cose da fare troppe e di vacanze nemmeno l’ombra. Ecco, il momento dedicato allo sfogo è finito spero sia utile a qualcuno che altrettanto stanco si possa sentire meno solo. Caso mai per ulteriore supporto scrivetemi in privato ;)
Comunque, mi piace la cucina per tanti motivi, ma anche perché malgrado il frigo vuoto, se si hanno passione e idee qualcosa si rimedia sempre. Allora, ieri in frigorifero avevo: 1 avocado 1 peperone e due pomodori. Mmmm, mi ero fatta tentare da una crema di peperoni e mandorle da spalmare sul pane che comunque farò a breve, ma volevo provare con un procedimento non proprio veloce, quindi progetto rimandato. Così ho optato per una vellutata fredda di patate (anche quelle stranamente le avevo) e avocado profumata all’aneto (da qualche parte tra le erbacce in giardino c’era pure quello) Ed ecco spiegata la genesi del piatto, del tutto casuale e mai sperimentata prima. Buona, mi è piaciuta, una versione estiva della vellutata di patate, resa vellutata e ricca dall’avocado. Io se dovessi prepararla per qualche ospite ne servirei un bicchierino ad inizio pasto, lo trovo un’ottimo apri cena, sfizioso, leggero, profumato e fresco. Avrei voluto aggiungere una nota croccante, ma la mia idea era troppo lunga: fiocchi di patate soffiati, sono deliziosi e magari ve li racconterò presto. Comunque un crostino andrà benissimo, magari di pane nero, o un grissino infilato nel bicchierino. Io non ho fatto nulla di tutto questo, ma data la stanchezza è già tanto che abbia fatto foto e post, per stavolta va così, ma mi farò perdonare. Vi lascio la ricetta semplicissima e veloce. E se siete alla ricerca di una ricetta anti calura estiva, guardate anche questa
Anche oggi un post velocissimo, spero di avere presto il tempo per postare con più calma e di passare anche a vedere cosa c’è di buono nelle vostra cucine. Comunque, ieri dovevo preparare qualcosa da poter portare via, in gita diciamo! Però non avevo il tempo di fare torte salate o roba simile e nulla in casa per fare dei panini. Praticamente una tragedia. Finchè non mi è venuto in mente di preparare una bella frittata di pasta, ovviamente vegan perché le uova è un bel pezzo che a casa mia non entrano! E benedetta quella volta che ho comperato il macina caffè elettrico perché ora non saprei più farne a meno, in tre secondi mi ha preparato la farina di ceci che ovviamente non avevo! Bene, il resto c’era, pasta, sugo, lievito secco, e poco altro.
La ricetta è semplicissima, spero che le dosi siano abbastanza veritiere perché data la fretta ho fatto tutto ad occhio, ma prometto che non appena la rifarò verificherò. Comunque tranquilli perché è una di quelle ricette che è difficile sbagliare, e si può anche aggiustare strada facendo. Ovviamente non avevo nemmeno il tempo di fare la foto, così metto questa versione finger food che avevo preparato diverso tempo fa e mai postato.
Ovviamente si può fare una frittata grande in padella e tagliarla poi a fette.
Ho avuto il piacere di essere stata invitata ad un press tour promosso da OPO Veneto, dalconsorzio dell’Asparago di Badoere, e da Zetagroup. Protagonisti due prodotti d’eccellenza del nostro territorio, l’asparago bianco e l’asparago verde di Badoere appunto. Potrei raccontarvi di come si è svolto il tutto, in due giornate, partite da Villa Giustinian a Marocco di Treviso, proseguite nella splendida piazza di Badoere diventata per qualche giorno la meravigliosa cornice dei “germogli di primavera”, l’asparago bianco e verde di Badoere. Fino alla raffinata cena al ristorante San Martino, dove lo chef stellato Raffaele Ros ha deliziato i nostri palati con dei piatti da sogno. Il giorno dopo, è stata la volta della visita ad una delle aziende di produzione degli asparagi, e alla sede di OPO Veneto,
Di tutto quello che è stato questo tour però, dato che qui si parla di cibo e di prodotti, vorrei porre l’accento su alcune questioni fondamentali, cui io tengo molto, che riguardano i metodi di produzione di questa eccellenza e l’impegno delconsorzio dell'Asparago di Badoere e di OPO Veneto verso la sensibilizzazione dei produttori e dei consumatori sul fronte della qualità certificata. Perché è qui che oggi si fa la grande differenza tra i prodotti che ci troviamo a scegliere.
Chi mi legge forse rischia di rileggere spesso le stesse cose, ma oggi più mai, credo che la consapevolezza verso quello che acquistiamo e mangiamo sia fondamentale. Si possono fare scelte etiche anche a tavola, anzi, dobbiamo farle, ed è un impegno che deve coinvolgere tutti. Qualunque sia il prodotto che acquistiamo, cerchiamo di acquistarlo sapendo da dove viene, come è stato prodotto, eventualmente confezionato e distribuito. OPO Veneto è un’organizzazione di produttori ortofrutticoli che sostiene e valorizza le Produzioni ortofrutticole di qualità, in buona parte marchi igp e dop, tipiche del territorio veneto. La sensibilizzazione verso i prodotti di qualità è fondamentale per indirizzare il consumatore nell’acquisto e nel consumo di prodotti che rispettano il valore ambientale del territorio e valorizzano le tradizioni e la vocazione del territorio stesso. Per questo la sinergia con i Consorzi di tutela dei prodotti igp e dop è fondamentale. Un consumatore informato è in grado di dare il giusto valore al prodotto: molti non sanno come viene prodotto l’asparago bianco, quanto lavoro c’è dietro alla raccolta di questi preziosi germogli. Tradizioni antiche che si tramandano e che garantiscono un prodotto eccezionale e di grande qualità. Una cura che abbiamo potuto vedere sul campo, dove ogni germoglio viene raccolto a mano, con un attrezzo particolare; ci vuole sapienza e conoscenza per raccogliere gli asparagi, per non danneggiare le radici di una pianta che arriva al massimo della sua produttività dopo 4 anni. Poi segue il confezionamento, i germogli vengono tagliati a mano tutti della stessa lunghezza e chiusi a mazzetto con filo di rafia. Una lavorazione manuale, che richiede sapienza, pazienza, cura e amore per il proprio territorio.
Ma c’è un altro aspetto che fa diOPO Veneto una realtà all’avanguardia, attenta ai valori ambientali e alla qualità dei prodotti: i soci produttori seguono il principio che maggiore è la qualità ambientale, migliore è la qualità nutrizionale e salutistica dei prodotti coltivati e quindi puntano moltissimo sulla biodiversità naturale presente nelle aree rurali. Si parla tanto di questi temi oggi, di sostenibilità, di biodiversità, di biologico. Tanta strada è stata fatta e molta ce n’è ancora da fare, e questa realtà ha dimostrato che le sinergie sono fondamentali, Mercato, Innovazione, Comunicazione, Ricerca , Programmazione, Sviluppo e Strategia perché fare sistema tra chi crede nel valore del comparto Agroalimentare è la strada giusta per sensibilizzare produttori e consumatori.
Non posso fare altro che lasciarvi una ricetta, come sempre, perché questo è quello che so fare meglio. Ho voluto unire in un unico piatto questi due meravigliosi prodotti. Vi lascio due versioni, quella vegana e quella vegetariana, a voi la scelta.
Eccoci ad un altro inizio di settimana. Essendo moolto stanca sono anche a corto di argomenti, nel senso che quando la stanchezza è troppa, non riesco a mettere in fila due frasi sensate. Perciò rimando ad un futuro prossimo, spero vicino, un’ argomentazione minimamente interessante e per oggi lascio parlare solo la ricetta. Nemmeno le foto mi vengono un gran che bene in questo periodo, e avrei anche un obiettivo nuovo da studiare e sperimentare! Che ci possiamo fare, bisogna solo lasciarlo passare senza pretendere troppo da sé stessi. E in attesa di tempi più rilassati vi lascio questa pasta che per fortuna malgrado tutto sono riuscita a fare per benino. Non sono una grande consumatrice di fave fresche, più che altro perché di solito arrivo a comperarle troppo tardi, quando la stagione è già finita, ma quelle secche per esempio a casa mia non mancano mai, adoro il purè con la cicoria! Stavolta però con quelle fresche mi sono preparata una pasta deliziosa, leggermente profumata al finocchietto e bella cremosa. Io ho usato dei pici che mi sono stati regalati perché in casa avevo solo quelli, ovviamente faccio fatica anche a trovare il tempo per la spesa, ma sul formato e tipo di pasta vi potete sbizzarrire. Lo spaghetto però a me piace sempre tanto e quando la pasta è bella cremosa mi sembra che ci stia una meraviglia.
Sarebbe bello poter vivere con la stessa semplicità con cui ci si prepara qualcosa di buono da mangiare. Invece la vita è talmente complicata...
Io ancora non ci ho capito molto, se non che non varrebbe la pena stare male per niente e per nessuno. Certo a parole potrebbe sembrare possibile, nei fatti tutto è molto complicato, da relazioni che si instaurano anche contro la nostra volontà, rapporti imprescindibili, dai quali è molto difficile separarsi. Certo ad un certo punto bisognerebbe lasciare quello che fa stare male, indipendentemente da chi o cosa sia, perché se non si ha la capacità di accettare e di non soffrire il rischio è quello di impegnare tutta la vita in un tentativo che potrebbe essere solo un fallimento e per di più distruttivo, e per far felici chi? Questa è la grande domanda! La vita passa in fretta e le uniche persone che dovremmo cercare di rendere felici siamo noi stesse, già impresa ardua, perché se non ci riusciremo non ci sarà nessuno a risarcirci.
Mah, che sia stato il verde speranza di questi piselli ad ispirare questi pensieri? Forse, ma è un periodo un pò così, e normalmente in questi momenti cucino cose talmente semplici che mi domando se in futuro mi verrà mai una nuova idea per un piatto più importante, chissà, per ora vado avanti a cose semplici, il resto non ho voglia di affrontarlo, ma semplice è anche sinonimo di buono, sano, pulito, almeno per me. Proprio come questa ricetta, fatta di pochi ingredienti, poco impegno, ma di quelle che sanno conquistare, come solo la sincerità sa fare.
Se cercate delle ricette primaverili, questa lo è di sicuro. La cosa bella è che non avevo niente in frigorifero (forse non ci crederete ma mi capita spesso), però ho la fortuna di avere un giardino, dove so che qualche cosa trovo sempre, soprattutto in questo periodo. Ed essendo appassionata di erbe spontanee ed erbette aromatiche, mi piace molto farmi una passeggiata alla ricerca di qualcosa di buono da cucinare. In un angolo nascosto ancora incolto, crescono molte ortiche, e li so di trovare sempre qualcosa. Riempita mezza busta, di quelle della spesa per intenderci, (usando sempre i guanti) le ho mondate e lavate bene, e poi sbollentate 10 minuti, erano foglioline giovani e molto tenere.
Poi il dilemma: che ci faccio? Vabbè, non sto a dirvi di zuppe e zuppette perché ne ho già postate per esempio qui, stavolta ci ho fatto delle fantastiche tagliatelle. E per il condimento non ho avuto dubbi: se primavera deve essere, che primavera sia, quindi largo a tutti i profumi possibili ed immaginabili, erbette aromatiche a volontà. Negli anni ho creato un piccolo giardinetto di piante spontanee e aromatiche, così le ho sempre pronte e sono sicura che siano sane e pulite. Mi da una grande soddisfazione, persino l’aglio orsino portato a casa dai boschi ci si trova benissimo! Bello, non c’è niente che dia più soddisfazione che vedere le proprie piantine crescere belle, sane e fresche. La primavera ormai è sbocciata, ognuno la celebra a modo suo, io cucino erbette a volontà, poi invece c’è chi decide di creare un e-book tutto sulla primavera, come ha fatto Dalani, non solo con ricette, ma con tante altre idee, perché quando arriva la primavera a tutti, viene voglia di rinnovamento. E ci sono tanti modi per celebrare la stagione più bella che ci sia: io come sempre scelgo la cucina e voi a cosa proprio non sapete resistere a primavera?
Una ricetta semplice che potrebbe andare benissimo per chi lunedì partirà attrezzato di cestini, plaid, magari un libro (la radio no vi prego!) e l’immancabile bottiglia (non entro nel merito del contenuto) Pensando a voi vacanzieri ho preparato queste mini pies salate, con farina di grano saraceno e ripiene di verdure. Io ho scelto la cicoria ripassata con le olive condite perché è un abbinamento che mi piace moltissimo, ma andrà bene anche una verdura diversa, per esempio i classici spinaci o le erbette selvatiche. O magari se avete altro che è rimasto nel frigo dal pranzo di Pasqua questo è un ottimo modo per riciclarlo. Però cicoria e olive è un abbinamento perfetto perché è molto saporito e non richiede l’aggiunta di nient’altro. La pasta è molto friabile e il grano saraceno darà un tocco più rustico alle vostre tortine. Comode perché non serve tagliarle, e vi dirò che vanno bene anche per chi non farà la gita fuori porta! Perfette per una merenda, o per una cena se accompagnate ad una buona insalata o a delle verdure saltate con del tofu, insomma, come sempre versatili, pensate voi all’abbinamento più giusto.
Vi lascio la ricetta così ho l’occasione per farvi gli auguri, quindi felice e serena Pasqua a tutti, mangiate bene e scegliete consapevolmente.
Oggi una ricetta che non è proprio una ricetta, nel senso che è solo un’idea di dressing alternativa per condire le puntarelle facendone una versione vegana. Niente acciughe quindi, ma dei capperi di ottima qualità, e qualche alga. Le utilizzo sempre quando voglio un sentore di mare, quindi in pratica le utilizzo insieme ai capperi e al miso chiaro in sostituzione alle acciughe. Ecco, la ricetta è tutta qua. Poi ovviamente c’è la parte su come tagliare le puntarelle, ma niente di complicato. Unica accortezza tenetele a bagno almeno un’oretta così si arricceranno bene, io ovviamente le ho tolte prima per ragioni di tempo, ma quando si deve fotografare, sistemare le foto, mangiare ecc ecc il tempo è sempre poco, comunque le puntarelle erano tenerissime e per niente amare anche se sono state a bagno un po’ meno, ma voi non fatelo ok? Non è detto che vada sempre bene, soprattutto se le volete ben arricciate. Ecco, finita la ricetta, ma la primavera e l’estate sono belle anche per questo, perché per preparare un bel piatto serve veramente poco. Del buon pane ai cereali tostato, del patè di pomodori secchi e qualche oliva e avrete preparato un ottimo secondo piatto, leggero ma veramente saporito e fresco.
E’ talmente un periodaccio che non ho nemmeno voglia di uscire a fare la spesa, complice la pioggia ovviamente, ma questo presumo sia un pensiero condiviso. Ma siccome tocca lavorare, ecco che per produrre qualcosa in questi casi bisogna aguzzare l’ingegno. Credo che questa crostata salata non sarebbe mai nata se non fosse stato per la pigrizia di affrontare vento e pioggia. Avevo deciso che qualcosa dovevo cucinare, apro il frigo e niente, unica verdura superstite sopravvissuta alla spesa precedente: un mazzetto di cipollotti. In un cassettino della memoria c’era il ricordo, molto lontano di una torta salata con cipollotti che avevo visto in qualche rivista, ma chissà quale e chissà quando, ma l’immagine nella mia testa esisteva. E così ho pensato di inventarne una. Certo non è bella come la foto che avevo in mente, ma non avevo nemmeno abbastanza cipollotti per riprodurla come la ricordavo. E poi la mia è vegan e quella del ricordo senz’ altro non lo era, quindi in poche parole, tutta un’altra cosa ;) ma questo è il bello della cucina. Il risultato è stato fenomenale, ve lo assicuro! Mi avete mai sentito sbilanciarmi più di tanto? Ma stavolta lo faccio. Sapete cosa? Ho solo una torta salata su questo blog, perché detesto la pasta brisè, la pasta sfoglia, e tutte quelle paste che solitamente si usano per le torte salate. Mi piace la pasta matta, quella si, ed è infatti l’unica ricetta (vegetariana a meno che non eliminiate il formaggio dal ripieno ), che trovatequi.Ma questa è veramente fantastica, credo che diventerà il mio alimento base per la prossima primavera/estate, pensate a quante verdure posso sperimentare. Comunque anche la versione con cipollotti è davvero buonissima. La proverò in versione monoporzione, per antipasti e finger food, e con creme diverse, ne ho già alcune in mente. Vabbè, diciamo che di torte salate sentirete ancora parlare ecco, diciamo così. Intanto gustatevi questa, ne vale veramente la pena. E grazie alla pioggia e al periodaccio no, perché comunque qualcosa di buono ha fatto venir fuori :)
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