Le verdure ripiene sono la mia passione, uno dei piatti
estivi che preferisco, e la versione vegana non ha niente da invidiare a quella
vegetariana, la presenza delle uova non è indispensabile per ottenere un
risultato super.
La versione di oggi è con le noci, potete anche ometterle e
il piatto sarà comunque delizioso, l’importante come dico sempre è la qualità
degli ingredienti, quindi il pane deve essere buono! naturalmente anche il resto, ma il pane è
fondamentale che lo sia. Così come importantissimo è non ridurlo ad una crema
liscia usando il mixer, manteniamo sempre la sua struttura, tagliandolo a coltello,
io faccio così ed il risultato mi piace.
Potete preparare insieme alle vostre verdure ripiene vegane anche
la melanzana se vi piace, io stavolta non le avevo, però le ho usate nel
ripieno.
Detto ciò, non c’è molto altro da aggiungere, se non che
questo piatto è più buono il giorno dopo, e non so per voi, ma per me questa è
sempre una buona notizia. Ed è delizioso sia appena tiepido che a temperatura
ambiente, e che in questo periodo è di 40°, è un po’ come riscaldarle leggermente
;)
Io comincio a mettere da parte il pane, non vedo l’ora di
prepararle. L’estate non è veramente estate senza le verdure ripiene!
E se le verdure ripiene dopo questa ricetta diventassero la vostra passione :) potete provare anche queste
Spesso, a parità di prodotto, la presentazione può fare la
differenza. Volete mettere portare in tavola un piatto con dei pomodori
tritati, un po’ di crema di avocado vicino e dei crackers a parte al posto di
una tartare vegana come questa?
Certamente il piatto sarà delizioso lo stesso, ma la
presentazione fa indubbiamente la differenza. Attenzione però, qui ci sono anche
altre cose che fanno la differenza, perché questa Tartare vegana è
semplicissima si, ma non banale, mette insieme diversi elementi che la rendono
un piatto semplice ma particolare.
Innanzitutto l’uso di tre tipi di pomodori con caratteristiche
molto diverse tra loro e che quindi coinvolge in maniera molto più intrigante
le nostre papille: ci sono infatti la salinità del pomodoro Camone, la dolcezza
del Datterino, e il gusto morbido e pulito del Cuore di bue, il mio pomodoro
preferito J Messi
insieme rendono il piatto un’ insieme davvero interessante, aggiungiamoci la
crema di Avocado che non ve la sto nemmeno a spiegare, la sferzata di sapore
della cipolla di Tropea (se non vi piace potete ometterla) ed infine, il gusto particolare delle sfoglie di
Amaranto che adoro.
Ecco qua, abbiamo fatto di un piatto semplice, un piatto di
carattere, ricco di sapori, consistenze e contrasti.
La stagione si presta alla sperimentazione, possiamo provare
a mettere insieme altri tipi di pomodori e trovare quello che più ci piace.
Questa tartare vegana si prepara velocemente, (le sfoglie potete prepararle
anche qualche giorno prima e conservarle ben chiuse in una scatola di latta) può
essere un antipasto leggero con cui fare felici i vostri invitati, ma anche un
secondo piatto se la porzione sarà un po’ più abbondante. Una proposta versatile
insomma, di quelli che piacciono a me, adatta a tante occasioni, sta a voi
creare quella perfetta, Io la ricetta ve l’ho data e la trovate anche sul sito Amatigotà
Procedimento
Per le sfoglie di amaranto
1)Impastate tutti gli ingredienti, lavorate per
15 minuti e fate riposare per 30 minuti coperto.
2)Stendete la pasta in sfoglie molto sottili, tagliate a
losanghe con la rotella dentata ed
infornate a 180° per circa 15 minuti finché le sfoglie saranno leggermente
dorate.
Per la tartare di pomodori
1)Lavate i pomodori, incideteli alla base con un
taglio a croce e immergeteli per 30 secondi in acqua bollente. Prelevateli con
la schiumarola e spellateli. Fate raffreddare, eliminate acqua e semi e
tagliateli a filetti che poi triterete grossolanamente al coltello. Metteteli a
perdere l’acqua in eccesso in un colino.
2)Eliminate dall’avocado la buccia ed il nocciolo,
frullate ad intermittenza la polpa con due cucchiai di succo di lime, sale,
pepe e due cucchiai di olio evo senza scaldare il composto. Ponete in
frigorifero.
3)Condite il trito di pomodori con sale, pepe e
l’erba cipollina tritata. Riempite un coppapasta rotondo con la tartare di
pomodori, togliete l’anello, aggiungete sopra una quenelle di crema di avocado,
qualche anello di cipolla rossa tagliata molto sottile e servite con le sfoglie
di amaranto.
Con questa ricetta auguro a tutti un bellissimo weekend. Un bacio e al prossimo post
Riprendo la sana (si fa per dire) abitudine di postare la
ricetta del venerdì sera, quella che si può mangiare stando comodamente distesi
sul divano ricordate? Con una bottiglia di birra e il gatto seduto di fianco J Il gatto è
fondamentale direi, per tutti i giorni della settimana però!
Comunque, tornando alle vecchie sane abitudini, oggi è la
volta della Tortilla spagnola, la conoscete? La tortilla anche se potrebbe
sembrare, non è una frittata, è una Tortilla e deve essere alta.
Per diversi anni ho assistito alla preparazione della
Tortilla dato che conoscevo dei veri appassionati che in Spagna avevano vissuto
per molo tempo, e quindi insieme alla degustazione, toccava anche sentire tutto
quello che c’è da sapere per fare una Tortilla perfetta. Riassumo qui i
concetti fondamentali il primo, come ho già scritto sopra è che deve essere
alta, parecchio alta, in Spagna nei bar si trova anche farcita con le verdure
come un panino, giusto per non farsi mancare niente J
Il secondo concetto, è che le patate e le cipolle vanno
fritte. Eh lo so, starete già dicendo no, ma allora lasciamo stare, ci sarà una
versione light, ecce cc.
Certo si può fare anche la versione light e sono sicura che
sarà pure buona, sta di fatto che lo sapete anche voi che quello che è fritto
ha un altro sapore, quindi non aggiungerò altro, il concetto è chiaro.
Ragion per cui, se decidete di assaggiare la Tortilla
vegana, io vi consiglio di seguire queste due semplici regole. Se eliminiamo le
uova e non friggiamo le verdure diventa proprio un’altra cosa, buona
sicuramente, ma un’altra cosa. Quindi, se vi siete convinti a friggere,
l’ultimo consiglio riguarda proprio la frittura, dovete assolutamente evitare
di far scurire le patate e le cipolle, vanno fritte si ma devono rimanere
morbide, quindi la temperatura dell’olio deve essere giusta, non troppo
elevata.
Detto ciò, la nostra Tortilla vegana non ha più segreti, non
resta che mettersi all’opera seguendo la ricetta qui sotto. Io ho usato la
farina di miglio, se volete potete sperimentare altre farine, ma questa rimane più morbida delle altre. Qualche altra idea da venerdì sera sul divano? Guardate quiqui o qui , oppure fate un giro tra queste pagine che di venerdì ne sono trascorsi tanti :)
Si avvicina l’ennesima festa, non
facciamo in tempo a riprenderci da una che abbiamo già l’ansia per quella che
deve venire, beh, almeno per me è così, ma immagino che non tutti vivano le
festività con la mia apprensione J
Quindi sono sicura che sarete
entusiasti all’idea dei preparativi che vi aspettano, dalla scelta del menù,
alla preparazione della tavola eccetera eccetera. Cosa preparerò io a Pasqua? Sicuramente
qualcosa a base di asparagi perché gli asparagi per me sono la primavera, posterò
la ricetta nei prossimi giorni, e vi svelo già che saranno delle deliziose
lasagne. E per secondo piatto?
Sapete che a me il seitan piace
tanto ma che cerco di limitarne il consumo. E l’ ho limitato talmente tanto che
lo preparo solo due volte l’anno, a Natale e a Pasqua. Quindi oggi la ricetta
sarà quella del seitan al vino rosso, (è veramente buonissimo!) una ricetta che
preparo da anni ma che per motivi vari non sono mai riuscita a postare, ma oggi
è giunto il momento!
Se invece vi alletta di più l’
idea di provare la versione più fresca, vi lascio il link a quello che ho
preparato a Natale, seitan con una salsa di mela, delizioso pure questo, a voi
la scelta. Se opterete per il seitan al vino rosso, preparate anche un po’ di
polenta, morbida o grigliata, ci sta benissimo, anzi, non può proprio mancare.
E per contorno? Che ne dite delle
cipolline in agrodolce? Vi lascio entrambe le ricette qui sottoo.
Ho cambiato pc, anzi meglio, ho
abbandonato il Pc per il Mac, questo è il mio primo post. Le foto mi
sembrano tutte strane, mi sa che mi ci vorrà un po’ per adattare il lavoro al
nuovo sistema. Spero di non combinare troppi disastri, in ogni caso, le
ricette funzionano eh, quelle non le fa il Mac, ma le mie mani, insieme a pentole e fornelli J
In una padella antiaderente
scaldare quattro cucchiai d’olio evo con una foglia di alloro. Aggiungere le
cipolline e farle rosolare bene rigirandole aggiungendo anche un po’ di sale
finché saranno ben dorate. Aggiungere lo zucchero di canna chiaro e fare
caramellare le cipolline, rigirandole con un mestolo. Aggiungere il vino rosso
e farle cuocere finché saranno tenere (circa 25 minuti) aggiustando di sale e
pepe e se necessario e aggiungendo ancora un pizzico di zucchero.
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